Challenge: “Spighe - challenge del
weekend” - organizzata dal gruppo Facebook “Non solo Sherlock - gruppo eventi
multifandom”
Prompt: Strategia di Elena Altamura
Genere: romantico
Tipo: flash-fic
Raccolta: Come spighe nel blu
Personaggi: Tobio Kageyama, Shoyo
Hinata
Coppia: yaoi
Pairing: HinataXKageyama
Rating: PG-17, arancione
Avvertimenti: slice of
life, fluff, lime
PoV: terza persona
Spoiler: sì, post time skip
Disclaimers: i personaggi non sono
miei, ma di Haruichi Furudate.
I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.
Casa nostra
“Posso aprire gli occhi?”
“No!”
“Eddai!!”
“No, e vedi di non sbirciare che se non la
prossima volta ti bendo”
Hinata ridacchio divertito “Lo sai quanto mi
piace quando lo fai” e nonostante avesse gli occhi chiusi era certo che Tobio
fosse arrossito, perché nonostante fossero quasi vent’anni che stavano insieme,
Kageyama per certe cose arrossiva come una ragazzina alla sua prima cotta.
“Boke!” lo insultò mentre la stretta alla sua
mano si fece più forte.
“Scalino” lo avvertì guidandolo ancora.
“Vuoi dirmi dove mi stai portando?” domandò
sospirando, lo aveva costretto a tenere gli occhi chiusi per tutto il tragitto
in macchina e poi lo aveva guidato per un tratto a piedi.
“Altro scalino” ripeté e Hinata seguiva pedissequamente
le istruzioni del compagno.
“Togliti le scarpe” lo invitò ancora e Shoyo obbedì
stringendo di più la mano che lo guidava, non sapeva perché ma il suo cuore
aveva cominciato a battere all’impazzata.
“Apri gli occhi” sussurrò Kageyama in un
sussurro e lo schiacciatore comprese che era parecchio emozionato.
Hinata aprì gli occhi trovandosi, in un
appartamento completamente spoglio, con a terra una coperta da picnic, una
torta e una bottiglia di vino.
“Tobio…” bisbigliò muovendosi per le stanze
vuote, avevano parlato di quello tante volte, dei loro sogni, dei loro
progetti, di come sarebbe stata casa loro, dove, con quante stanze e Kageyama
aveva fatto tesoro di tutte le sue richieste unite alle sue esigenze.
“Ti piace?” domandò accostandoglisi da
dietro, cingendogli la vita con i fianchi.
“È perfetta” rispose posandogli il capo sulla
spalla.
“Buon compleanno” gli sussurrò all’orecchio,
baciandogli il collo.
“Wow casa nostra, nello stesso continente,
dopo tanto tempo, non ci posso ancora credere” mormorò con voce sognante.
“Tecnicamente non è ancora casa nostra,
dobbiamo andare in agenzia a firmare i documenti”
Hinata si volse nell’abbraccio del compagno “Volevo
che la vedessi, prima, non volevo decidere solo io…” spiegò.
Hinata sorrise posando le labbra sulle sue in
un bacio dolcissimo “Te l’ho detto: è perfetta”
Tobio sorrise stringendo il corpo caldo del
compagno.
“Mangiamo la torta?” chiese quando sentì le
mani di Hinata scivolare sotto la sua camicia.
“Dopo…” sussurrò spingendolo sul pavimento
fresco, nella penombra del salotto, salendogli cavalcioni, sfilandosi con un
gesto la maglietta.
Tobio gli posò i pollici sui capezzoli
muovendoli in modo circolare facendolo gemere e ansimare in un momento, sentiva
già il suo menbro duro cozzare contro il proprio, conosceva ogni strategia per
farlo infiammare in pochi istanti, perché Hinata era proprio così una fiamma
che ardeva prepotente e ti rubava il cuore ed il respiro.
I loro vestiti si ammucchiarono in un angolo,
i loro gemiti e i loro ansiti, rimbombavano sulle pareti vuote dell’appartamento,
quale modo migliore di inaugurare la loro nuova casa se non fare l’amore.
Hinata gli sorrise mentre si muoveva nel
corpo accogliente di Kageyama che si mordeva le labbra e chiedeva di più perché
Shoyo dava tutto sé stesso, ma si prendeva anche tutto senza sconti.
E mentre la torta poco distante si scioglieva,
i due amanti si disfacevano in un orgasmo potente, sussurrandosi promesse di
amore eterno.
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Note dell’Autrice:
Piccola flash per il compleanno del
nostro meraviglioso Hinata!
Grazie a chi è giunto fino a qui ed ha
voglia di dire la sua!
A presto.
Bombay