TOTAL POWER

di The Lone Soldier
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A bordo di una nave a forma romboide vi stava, nella cabina di pilotaggio JimiJengo, un uomo dai capelli lunghi e neri, setosi, occhiali da sole Ray Ban, baffi e pizzetto, abito di colore blu con ricami sul tronco e sui polsi di colore oro, pantaloni neri e una cintura di pelle che teneva in mano la sua chitarra dorata, intento ad accordarla.
Il pilota, dotato di elmetto nero, rallentò il trasporto.
-Comandante, il pianeta Ozymandias è lì davanti a noi. Avvio le procedure per l’atterraggio! –
JimiJengo smise di accordare il suo strumento musicale, s’alzò dal sedile e uscì dalla cabina di pilotaggio raggiungendo la stiva.
Una volta aperta la porta stavano i suoi uomini, gli Iron Shield: Alpha, Beta, Gamma, Delta ed Espsilon, quest’ultima l’unico membro femminile della squadra. Tenevano respiratori alla bocca, giubbotti antiproiettili, cappucci alzati e fucili d’assalto.
-Signori, ci avviciniamo al pianeta. Da qualche parte si è rifugiato il fuggiasco Deka il quale, secondo i rapporti che mi ha consegnato il nostro Signore, conosce l’ubicazione de La Porta Proibita. Esiste un solo luogo d’interesse, un’antica fortezza ormai abbandonata da tempo. Lì lo cercheremo! Preparate le armi, si scende all’inferno! –
JimiJengo ripose la chitarra sulla schiena, fece stretching e mise le mani ai fianchi, mostrando due coltelli a lama lunga posti in due foderi sulle cosce.
 
Il trasporto atterrò e una volta che il portello s’aprì i sei si ritrovarono in un paesaggio tipico del pianeta: pianura vaste e brulle, buio totale, vento freddo e gelido e pioggia battente.
Il Comandante prese un cannocchiale ad infrarossi e lo utilizzò per capire quanta distanza ci fosse alla fortezza.
-È poco più avanti di noi e sono accesi dei fuochi. Incredibile resistano al vento incessante. Venite! – pronunciò JimiJengo, tenendo un tono della voce alto.
Camminarono in linea retta per circa cinquanta metri.
All’improvviso un fulmine cadde accanto alla loro posizione, spaventando i sei, costringendoli a serrarsi.
-Ozymandias sembra non voglia farci entrare nella sua antica fortezza. Noi lo faremo lo stesso! Se incontrasse The Blind Eye, probabilmente lo distruggerebbe! –
Quelle parole esaltarono gli ex mercenari, portandoli a lasciarsi andare ad una grossa risata.
-Proseguiamo! –
A passo spedito si trovarono di fronte a quello che una volta era l’ingresso, precedentemente in legno, ora coperto da erbacce.
Lo scavalcarono ed entrarono nel perimetro della fortezza ed essa stava lì: la pietra nera con cui era stata eretta aveva perso smalto ma restava maestosa, la torre principale presentava crepe evidenti e in alcuni punti era crollata.
A circa dieci metri dalla loro posizione stava l’ingresso del palazzo di Ozymandias ed era sbarrato da barre di ferro, di fattura futuristica.
Una volta avvicinatosi, JimiJengo la toccò con le dita e le annusò.
-Sento ancora il sudore di chi le ha messe e non sono qui da tanto. Una fortezza di migliaia di anni fa sbarrata da barre di oggi. Che furbizia! –
L’ilarità del Comandante era contagiosa e nel frattempo fece cenno a Gamma di venirgli accanto e costui, una volta raggiunto il superiore, appoggiò un detonatore alla porta d’ingresso.
S’allontanarono e dopo poco la porta venne distrutta.
Attesero che il fumo si diradasse e poi vi entrarono.
Accesero le torce, tenendo le armi puntate.
All’improvviso le luci s’accesero ed erano forti.
Qualcuno stava applaudendo e diminuì l’intensità delle luci.
I sei, storditi, cercarono di capire di chi avesse creato loro una trappola.
Si palesò un signore sulla sessantina, vestito bianco con macchie d’olio, stempiato, barba folta grigia.
-JimiJengo, il cane del padrone che riesce a venire qui, in questo luogo ricco di storia e dimenticato per cercare me. Come mi fa piacere essere al centro dell’attenzione! Non disperate, ho una sorpresa per voi. Ozymandias aveva dei trucchi che nemmeno io pensavo e ora ne sarete testimoni! –
All’improvviso il pavimento sotto i piedi dei sei intrusi sparì e caddero nel buio più totale, sparendo dalla vista di colui che stava dentro la fortezza.
-Se sopravvivrete ricordatevi che Deka vi ha portato nel Vandelhelm! –
CONTINUA
 




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