Viveva per combattere e trovare un avversario che lo avrebbe fatto sentire più vivo. Amava il suono delle armi che si scontravano tra di loro, l’odore del sangue proveniente dalle ferite aperte, gli ansimi e i respiri, tra i suoi e quelli dell’avversario.
Ma viveva anche per la sua famiglia. I bambini che giocavano con lui e Yoimiya ad Inazuma gli ricordavano i suoi fratelli minori. Yoimiya era già a conoscenza del ruolo di Childe, i bambini no. Questo però non le fece cambiare idea su di lui, non era cattivo e i bambini lo adoravano.
Lei non poteva che sentire lo stesso.