Due anime in un corpo

di No_Name24
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L’ho persa, persa per sempre.

Non so come sia successo, cosa abbia fatto, ma la situazione è sfuggita dal mio controllo, anzi dal nostro controllo, perché in quel mondo, il nostro mondo, eravamo in due.

E io continuo a sognare, vedere, vedere le nostre due anime che giocano in quel mondo, lontano da tutto, dalle pressioni, dai doveri, dagli obblighi imposti dall’alto.

L’ho conosciuta a scuola, quella meravigliosa scuola…

Alta, magra, capelli lunghi e occhi scuri, carattere forte, anzi fortissimo e una fiamma indomabile in un cuore di ghiaccio.

Passavamo tantissimo tempo insieme.

Giocavamo, cantavamo, ballavamo e, purtroppo, dovevamo anche studiare.

Tutto ciò, però, si interrompeva dall’inizio di giugno per poi finire all’inizio di agosto, era lontana, lontana da me, dai miei occhi, dal mio cuore.

Iniziava agosto e i nostri genitori, notando il nostro rapporto, prenotavano delle vacanze da trascorrere insieme.

Poi si tornava in classe.

Tre anni, tre anni e l’avrei trovata dietro un muro impenetrabile, un muro, che il nostro legame riuscì a varcare.

L’elementari le frequentammo in classi diverse ma nello stesso istituto, mangiavamo insieme, viaggiavamo insieme e studiavamo inglese privatamente. 

Iniziai a capire che qualcosa stava cambiando quando abbandonò il corso d’inglese senza dirmi nulla. 

Inutile dire che piansi tutto il giorno, fiumi e fiumi di lacrime…

Iniziarono le scuole medie… eravamo in classe insieme…

Se solo non fosse andata in quella classe, se solo non avesse trovato quelle persone che l’hanno portata via da me.

I ladri erano in quella classe…ma nessuno mi aveva avvisato.

Iniziò ad escludermi.

I viaggi sempre più monotoni, fino a smettere completamente di farli;

Frequentiamo lo stesso liceo e sì, la incontro spesso, ma non mi saluta più, mi guarda con degli occhi arresi, nostalgici, come se le mancasse qualcosa.

“Se un giorno non ti parlerò più, fammela pagare, per sempre…promettimelo”

Lo giurai, ma non ho mantenuto la promessa, non lo voglio fare, non lo posso fare…

Nelle nostre teste ci sono i nostri ricordi, quelle due bambine che camminano spensierate verso un burrone che, ormai, non c’è più…

Il suo cuore ora corre, corre, corre velocemente, ma nella direzione opposta, opposta alla mia…





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