Soliloquio

di lenovo2015
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Tutti ci guardano, Andrè.
Tutti si chiedono cosa ci sia, in realtà, fra di noi.
Alcuni ci pensano amanti, altri sorella e fratello, messi insieme dal caso. Qualcuno, addirittura, ritenendomi caparbiamente un uomo poco virile, vede ancora più colpa nella nostra comunanza di intenti.
Quanti sussurri alle nostre spalle, Andrè!
Eppure non esistono cuori più limpidi dei nostri.
Non posso certo negare la stranezza di ciò che ci troviamo a vivere ogni giorno. Io, donna votata al mestiere delle armi, tu… uomo fra i più nobili, in spirito e di modi, ma condannato dal destino alla condizione servile. Entrambi perennemente estranei ad ogni canone di questa nostra civiltà, che già non brilla per coerenza.
Le nostre sono esistenze in bilico, figlie di una decisione singolare, raggiunta in una notte di tempesta, però oneste e nobili, votate alla giustizia più pura e più bella. Ogni giornata noi ci battiamo per essa!
Eppure, Andrè, tanto nostro impegno e tutto ciò che, costantemente, conseguiamo non arrivano mai ad appagare, a chetare, tutto quel sussurrare.
Avrà mai fine questa nostra condanna?!
Quanto durerà questo nostro mondo? Questa nostra vita, segnata da guai e pericoli di ogni genere?
Ecco, una nuova alba già ci reclama…




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