Era stanco

di LaReginaDiCuori
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Era stanco.

La sua vita ormai, non aveva più senso di esistere.

Da quando lui non c’era più, tutto era diventato grigio, non riusciva a vedere più i colori che vedeva prima, non riusciva a fare più nulla.

Sembrava un fantasma, uno zombie che camminava e andava avanti senza avere una meta precisa, che andava avanti senza avere alcun obbiettivo da raggiungere.

Era stanco.

Era così stanco che si sarebbe messo volentieri a letto e non si sarebbe mai più, mosso da lì.

Voleva fondersi con il letto.

Voleva diventare un tutt’uno, con lui.

E lo avrebbe fatto se solo le persone che erano attorno a lui, non lo obbligavano ogni volta a scendere e a fare quei piccoli e pesanti passi, che gli toglievano ogni giorno le energie.

Era stanco.

Lo si poteva notare dallo sguardo privo di qualsivoglia emozione; lo si poteva notare dalla sua camminata che non era più energica, come una volta; lo si poteva notare dalla sua voce, che non era più allegra e spensierata, come un tempo; lo si poteva notare dal suo viso, dove si mostravano in bella vista delle enormi occhiaie, dovute agli incubi che aveva ogni notte; lo si poteva notare dalla sua andatura, tutta curva su sé stessa e non più dritta.

Era stanco, il Dottor Watson.

Era stanco per il dolore che ogni giorno, provava.

Era stanco per il dolore che lo privava ogni volta, di ogni energia che aveva.

Era stanco di non poter riuscire ad addormentarsi perché ogni volta, vedeva quella dannata scena; perché ogni volta vedeva il suo amato Sherlock Holmes, cadere giù come se fosse stato un uccello colpito.

Era stanco, il dottore e voleva solo una cosa: mettersi a letto con la maglietta del suo amato Sherlock Holmes, per poterne sentire ancora una volta il ricordo del suo profumo ormai, svanito e poi … Poi John avrebbe raggiunto il suo Sherlock, ovunque lui era.




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