Quel che ricordo di te mi strugge le corde del cuore,
mi si incastra tra i brandelli della mente,
con prepotenza torna a squassarmi l'anima,
proprio come hai fatto tu la prima volta che ci siamo visti,
quando tutto sembrava così inspiegabilmente magico,
quando ti ho catalogato come il più bello dei miei sogni infranti;
ultimamente mi sembra di poterti vedere
anche senza guardarti, anche senza toccarti,
anche senza poterti vivere come realmente vorrei,
come si vive un'emozione che brucia violenta in gola.
Nel profondo ho bisogno di capire
qualcosa che tu non mi sai spiegare,
qualcosa che tu non conosci
e di cui a voce non è possibile parlare,
nel profondo ho bisogno di sapere
se anche per te è stato bello per davvero
quel poco che abbiamo vissuto insieme,
che senso ha continuare ad aspettarti qui,
all'alba delle tiepide coincidenze in cui rimbombi,
ad osservare il nostro illogico e contorto destino
mentre abilmente muove i fili dell'universo.
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