When We Crossed Our Ways

di waytotheend
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FINALMENTE L'HO FINITAAAAAAAAA!!!! GRAZIE A TUTTI PER AVER LETTO E RECENSITO. Cliccate su "last chapter" per ascoltare l'ultima canzone della storia =)

Capitolo 36 - Last Chapter

There are no guarantees in life
Not for the present,
Nor for the future.
All I know is
That I'm here;
Don't know for how long.
I love the way
You live so intensely
Enjoy every minute of life
With space to swing
Your arms around
Laughing loudly


Mentre fissavo il soffitto sopra di noi, la mano di Pierre si mosse pigramente sulla mia pancia. Il freddo della sua fede, mi faceva rabbrividire di tanto in tanto ma mi piaceva sentire l’anello quando mi sfiorava la pelle o quando stringevo la sua mano.

È passato un anno dal nostro matrimonio. Pierre voleva che ci sposassimo verso la fine di agosto, quando è ancora Estate e non fa tanto freddo in Canada, io volevo l’Autunno perché era la mia giornata preferita e così, ci siamo sposati il 21 Ottobre. Ricordo che la sera prima, ero nervosa, ma France era rimasta con me tutto il tempo parlando di quando lei e Jeff si erano sposati, di come era stato diventare poi genitori, scoprire che è difficile restare a casa con un marito girovago, ricordo che disse qualcosa a proposito del vederlo come se fosse un marinaio prima di scoppiare a ridere e rassicurarmi che non avrebbe cambiato nulla per tutto l’oro del mondo e di quanto fosse stata felice, una volta che le bambine era grandi abbastanza, di poter seguirlo in giro per il mondo e avere la possibilità di vistare posti dove altrimenti non sarebbe mai andata e soprattutto di averlo fatto con le persone a cui teneva di più al mondo. Restammo a parlare fino a tardi e restò con me fino a quando non fu ora di andare alla cerimonia.
Io e Pierre, volevamo entrambi un matrimonio semplice, così finimmo con lo sposarci nel Mont Royal Park. Chuck gli fece da testimone e France fu la mia e poi festeggiammo tutti assieme nella nostra nuova casa. Una piccola villa appena fuori da Montreal.

Brevemente, pensai di invitare anche i miei, poi Sam mi ricordò come erano andate le visite con loro quando nel primo anno a New York, li andavo ancora a trovare di tanto in tanto e così, decisi di lasciar perdere e di non rovinare quel giorno a tutti quanti.

The past, the present,
And the future,
Are all side by side,
Hand in hand.


Pierre afferrò la mia mano e la strinse nella sua intrecciando le nostre dita.
“Ci avresti mai pensato, quando mi ignoravi e battibbeccavamo, che saremmo finiti così?”
Risi voltandomi verso di lui per poterlo guardare negli occhi. “No. Neanche per un secondo però so che a un certo punto, tra le liti e le battutine, mi sono innamorata di te.”
Pierre sorrise avvicinandosi a me per un bacio per poi sussurrare contro le mie labbra, “Ti amo.”
Gli sorrisi e poggiai la mia testa sul suo petto.

You move and change,
Yet you go nowhere:
Everything stays the same.
You stare at me,
And ask me questions,
Makes me nervous,
This room it keeps a constant tone
While I'm on a roller coaster

“Hai deciso?” gli chiesi.
Pierre sospirò e poi disse “Andrea.”
“No.”
“Amelia.”
“Pierre, Amelia? Sul serio?”
“Amanda?”
“No.” poi risi, “Perché tutti quanti con la A?”
“Non lo so. Se non ti piacciano, dimmene uno tu.”
“Ah ah no. I patti erano, femmina scegli tu il nome, maschio scelgo io il nome. Stiamo avendo una femmina, quindi sta a te…”
“Cosa hai scelto per lui?”
“Damon.”
Pierre restò il silenzio per un secondo prima di dire, “Suona strano, vampiresco.”
Risi. “L’ho preso da uno dei miei libri preferiti. È la storia di due fratelli che muoiono per la donna che amano e poi vengono vampirizzati.”
“Ah ah… come si chiama l’altro?”
“Stefan. Il mio preferito.”
“Damon Bouvier. Stefan Bouvier.”
“Suonano bene tutti e due.”
“Quale dei due è il cattivo?”
“Damon.”
“Allora vada per Stefan.”
Risi e lo baciai. “Perfetto. Siamo a due settimane dalla fine, non potevamo continuare a chiamarli baby 1 e baby 2”
“Ci sono.” Disse all’improvviso. “Alexandra.”
“Pierre!”
“Madison.”
Sorrisi. “Mi piace. Sa di New York.”
“Scelto apposta.”
“Ho sempre voluto chiamare mia figlia America o Jersey.”
“Fai molto ragazza del jersey in effetti.”
“Oh è l’aria da cattiva ragazza di quando ci siamo conosciuti?” chiesi sarcastica.
“Ce l’hai ancora. Non preoccuparti…”
“E poi, io amo il Jersey per non parlare dei Jersey…”
“Fissata con il Football eh?”
Lo guardai per un secondo e poi risi. “Tu in un jersey ci staresti da schifo.”
“Ecco perché canto e non sono nella NFL.”
Ridemmo insieme e sospirai. “Allora, vada per Stefan e Madison?”
“Mi sembra perfetto.”
Chiusi per un secondo e sorrisi. “Si… perfetto. Tutto perfetto.”

There is no time
There is no time
There is no time
Time doesn't really exist


Pierre mi baciò sulla guancia prima di posare dolcemente il suo braccio sulla mia pancia. Ripensai agli ultimi due anni e mezzo e sorrisi. Non avvertii rimpianti, non avvertii desideri lasciati a metà. Sospirai e chiusi gli occhi stringendo la mano di Pierre nella mia. La vita era bella.





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