Insieme.
Ricordi?
Dobbiamo mangiare, dormire,soffrire, gioire(difficile con quel topo maledetto a
pochi metri da me, dannazione…>
Quanto pesano ora quelle parole…Davvero credevamo che fosse possibile?
Davvero lo crediamo ancora? O è solo l’irriducibile puerile speranza che ogni
persona serba nel suo cuore anche davanti alla tragica evidenza?
Non lo so.
Davvero non lo sai?
Odi i giorni di pioggia, almeno quanto la nira e Yuki.
Ti rendono così…Così…Lo vedete no?
Così cervellotico che stenti a riconoscerti, manco fossi quel viscido
calcolatore voltagabbana maniaco di Shigure o quel paranoico topastro. (per lui
ci vorrebbe un vocabolario intero d’insulti)
Ok, basta Kyo. Ti sei già pianto addosso abbastanza.
Abbi le palle per accettare che il tuo destino è ineluttabile, e che per quanto
sia bello cullarsi nell’eventualità che tu non sia rinchiuso, sai che questo
non è possibile.
Fai quello che devi fare. O finirai per incancrenire il tuo senso di colpa.
Ah, che la pioggia mi facesse anche sentire le voci tipo uno
spiritato…Questa proprio mi mancava!
Mi sa che mi dovrò abituare, quando sarò solo come il gatto ha da essere mi
ridurrò sul serio a parlare solamente con me stesso. E mi trovo già piuttosto
noioso! Siamo messi bene!
Non ti basta avere ucciso tua madre? Ora
vuoi compromettere anche la delicata posizione di Toru?
Non ti accontenti di sentirti eccitato come un vecchio maniaco all’idea di
rimanere solo con lei, fosse anche per andare a fare due compere al
supermarket?
No, perché tu sei un mostro.
Noioso e pure poco originale.
Ricicliamo le battute altrui, che fa sempre figo, eh?
Sarò egoista…Crudele…In fondo sono semplicemente umano.
“Si desidera restare vicini a chi si ama, no?” E’ stata lei a dirlo…E per una volta non come reminescenza della
madre, ma qualcosa che le scaturiva dal cuore, e si sentiva.
Ed aveva ragione. Cazzo se ce l’aveva.
Cosa c’è di sbagliato nel volerla?
C’è davvero qualcosa di peccaminoso nel desiderare amore?
“Chi è che la coinvolge più di tutti?”La voce di Akito
s’insinua nel tuo orecchio, raggelandoti all’istante. Perché sono state queste
le sue parole, nevvero?
Lo disprezzi, ma neanche tu puoi sottrarti al suo potere, quindi fa meno lo
spaccone…
Non puoi davvero voler rendere un inferno quei pochi giorni che vi rimangono
insieme...Sai bene di star camminando sull’orlo di un burrone, e che un passo
falso potrebbe costarti caro. Che potresti portarti anche lei in fondo
quell’abisso.
Infangare senza remora la memoria di Kyoko, vanificare così i suoi sforzi per
crescere sana e felice Toru…Per delle voglie adolescenziali, desideri perversi
per il suo corpo che farebbero meglio a
sparire anche a livello onirico…
No. Non ci stai azzeccando per
niente. Perfino quella yankee non si fa certe sparate completamente fuori
luogo.
Sì, non posso negare di…Insomma, che…Quando siamo soli…E NON MI FARE DIRE
QUESTE COSE, MALEDIZIONE >/////////////
Però non c’è solo quello…
“Se non fossi mai nato saremmo stati tutti più felici…”
Avrà sicuramente aggiunto il Capofamiglia Soma. O sbaglio?
Fa male, vero?
Perché sai che in fondo non è che la pura verità.
Non è così?
Poi mi spigherai come pensi di rinunciare a lei…Al suo sorriso, alle sue
labbra, ai suoi occhi, il suo corpo, il suo calore...
Come?
Eh Kyo?
Eh...?Eh...?Eh…?
“BASTA!” grido.
Allora?
Sto aspettando una risposta! Che mi vuoi fare aspettare in eterno?
Ed io non te la voglio dare ‘sta
risposta del cavolo!
“VATTENE! SPARISCI!” insisto, marcando bene le mie parole con uno tono
rabbioso.
Così ti è più chiaro il concetto?
“Scu…Scu…Scusami...” Una voce rotta dal pianto.
La
sua.
Ci ha proprio un talento
particolare per trovarmi sempre nel momento sbagliato. E per farmi fare queste
splendide figuracce! E pure si scusa perché io sono stato scortese!
Mi verrebbe da darle un bel pugno in testa, ma non voglio sembrare pure
violento oltre che insensibile.
Ma faccio molta, molta fatica a trattenermi.
Il mio pugno si dirige quindi verso il pavimento. Non riesco a nemmeno ad
alzare lo sguardo per osservarla.
E lei...Beh…Sapete com’è fatta, no?
Con mille scuse e salamecchi si defila, senza nemmeno lasciare in camera quelle
lenzuola e gli indumenti lavati che era venuta a portare, camminando
all’indietro come un gambero.
In quel modo finirà per rompersi l’osso del collo, dal momento che è pure
sbilanciata da quella pila di panni!
Stupida! Stupida! Mille volte stupida!
Pensa io sia la sua balia?
Guarda te se una deve rischiare la vita perché non può smollare quei quattro
stracci per terra e correre via in lacrime con tante bollicine e fiori sullo
sfondo. ( un’immagine che piace tanto alle ragazze, puah!)
La inseguo…Ma cosa…Non può…I miei occhi non stanno veramente vedendo lei che,
rossa come un pomodoro maturo, indietreggia perfino sulle scale.
“Fermati!” Tuono, autoritario.
E lei si blocca sul posto, impettita, come se l’avesse colpita una scarica
elettrica, sbilanciandosi e tendendosi pericolosamente all’indietro…
Cerco di afferrarla prima che cada, ma nella foga di “salvarla”, scivolo pure
io e ci ritroviamo entrambi spalmati sul pavimento, io su di lei.
Divisi da qualche strato di stoffa, tra vestiti e lenzuola. Le nostre mani,
senza che nemmeno io abbia il tempo di pensarci, s’intrecciano. Un gesto per
rassicurarci l’un l’altro che stiamo bene.
Penso.
Maledizione, ho già detto che oggi penso troppo >
Un vaccino mi serve! Sul serio!
Le accarezzo la testa, i capelli soffici completamente spettinati dalla caduta.
Nessuno dei due accenna ad
alzarsi.
Scostando i lenzuoli le bacio la fronte, quasi sperando di poter affievolire il
dolore fisico che starà provando in questo istante, di cui tanto per cambiare
sono io la causa.
Le dita sono ancora intrecciate fra di loro.
Nessuno dei due accenna ad alzarsi.
La mano libera si alza per accarezzarle il volto, e gli occhi osano finalmente
osservare il suo viso in fiamme.
Ah se sapesse che questa sua timidezza non fa che aumentare il mio desiderio…Di
sfiorarla come se fosse la cosa più preziosa a questo mondo…
Lascio la sua mano, per alzare quelle stoffe, in modo che scoprano interamente
il suo viso... Finalmente…Insieme.
Marcher
ensemble, sauter ensemble c'est parfait
Tomber ensemble, mourir ensemble c'est parfait
Marcher ensemble, sauter ensemble
Tomber ensemble, mourir ensemble
Ne plus attendre
In quest’attimo tutto è così
perfetto da sembrare irreale.
j'ai fermé les
yeux, j'ai appris à rêver
Infatti…
“ODDIO!” Shigure si finge
scandalizzato. “Amoreggiare così platealmente nel corridoio! Almeno abbiate la
decenza di chiudervi in camera per queste cose.”
La magia è rotta.
Aiuto Toru ad alzarsi, mentre vedo quello scrittore da strapazzo dirigersi
verso la mia camera.
La prendo per mano, e la trascino praticamente di forza al piano di sopra.
Non sapevo decidere tra il rimanere con lei e inseguire Shigure, così ho preso
due piccioni con una fava, qualche problema?
Ripenso a quella voce.
E a pochi secondi fa…Forse fare qualche passo avanti non porterà solo del male,
voltandomi a guardarla…Toru mi pare piuttosto felice, e quasi mi sento
orgoglioso di poter esserne io la ragione.
“SI PUO’ SAPERE CHE COSA CI VAI A FARE
NELLA MIA STANZA?!” La vene sulle tempie ormai pompano a mille.
“Controllo se è l’ambiente adatto ad una
fanciulla, naturalmente…Ogni particolare deve essere curatissimo per la prima
vol..”
“CHE STAI A DIRE!” arrossisco
dalla testa ai piedi, mentre lui fruga qua e là.
Da un angolo remoto tira fuori un registratore.
Mi ci vuole un momento a fare due più due.
Shigure. Un registratore. La voce.
“Sono o non sono una
coscienza perfetta?” mi domanda con quel sorriso sornione.
“Ricordami di scriverlo sulla tua TOMBA!” gridò, fuori di me dalla rabbia.
Toru ci osserva con mille punti interrogativi intorno alla sua testa.
Io lo uccido questo qui.
In fondo non sarebbe una grave perdita…
Si attacca alle sottane di Toru. “Piccola Toru…” mugola con le lacrime agli
occhi il cagnaccio “…salvami tu da questo bruto!”
Ok, è definitivo.
IO LO UCCIDO.
Akira14: Alla prossima
puntata<(???)
Con il funerale di Shigure XDDDD
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