Il profilo di una
magra donna si stagliava contro la Luna.
Ma dire che fosse
una donna, forse, è sbagliato. Era una Erinna.
Tesifone, infatti,
aveva la testa di cane, serpenti per capelli e ali di pipistrello, al posto
delle braccia. Il corpo era coperto da una lunga veste nera, come la sua
pelliccia. Attorno al collo un colletto di tessuto bianco. In piedi su una
colonna, aspettava il ritorno delle sue due sorelle: Aletto e Megera.
Nonostante fosse lei
la più piccola (aveva cinquecento anni), le toccava stare alzata fino a notte
tarda, in modo che se il loro ‘obiettivo’ fosse passato di lì avrebbero potuto
prenderlo di sorpresa.
La vita non era
facile neanche per un’Erinna: il compito delle tre sorelle era tormentare
l’animo delle persone che avevano commesso dei delitti. Erano molto temute,
tuttavia innocue per gli innocenti. Da quando erano state assoldate dalla Maga,
però, anche questi ultimi avevano di che preoccuparsi: chiunque sapesse qualcosa
di quel draghetto a cui davano la caccia, doveva riferirlo immediatamente a
loro. Le tre Erinni scovavano sempre chi cercava di ingannarle…
Un frullo d’ali
nell’aria: tre grosse figure si stavano dirigendo verso Tesifone. Stridettero,
prima di atterrare su altre due colonne vicine alla sorella. Si udirono parecchi
sibili, poi una di loro disse…
???: -Dunque,
sorella?-
Tesifone: -Niente di
sospetto, Aletto-
Aletto: -Io e Megera
abbiamo sorvolato tutti e quattro i Mondi, ma non abbiamo trovato nulla! Cosa
dirà la
Maga?-
Megera: -Quella
vecchia non può proprio nulla contro di noi! La odio…-
Tesifone: -Però noi
abbiamo accettato di aiutarla. Noi non rimangiamo mai la nostra parola.
MAI-
Aletto: -E’ vero. Il
nostro solo scopo è catturare quello Spyro e basta… Per ora-
Il mattino dopo, Spyro e Sparx erano
appena arrivati a Sunny Villa, una città molto simile all’antica Roma. Di
solito, quel posto brulicava di vita, gli abitanti sempre in giro per la città
con un compito assegnato, che veniva svolto con cura e attenzione. Invece,
adesso, si vedeva solo qualche passante che sembrava non avere tempo da perdere.
Alcuni erano perfino incappucciati, come a volersi nascondere.
Spyro: -Sta
succedendo qualcosa di molto strano qui, non credi anche tu, Sparx?-
La libellula emise
un ronzio di approvazione.
Si sentiva come
osservato, tutti quanti si erano voltati verso di lui, alcuni lo guardavano con
la coda di paglia. Lo sconosciuto mascherato, tuttavia, lo chiamò a sé.
???: -Psss… Tu. E’
poco prudente andare in giro, sai? Specialmente se si è te…-
Spyro: -Che vuoi
dire?-
???: -… Ooooh, ma
non devi temere, no… Le Tre Sorelle escono fuori solo di notte…-
Spyro: -Le Tre
Sorelle? Chi sono?-
???: -Strano che
proprio TU non sappia chi sono… Sono tre mostri che non vorresti mai
incontrare…-
Spyro: -Ah, davvero?
Senti, non ho tempo da perdere, quindi perché non arrivi direttamente al
nocciolo della questione?-
???: -Che piccolo
insolente! Non sta bene interrompere qualcuno che parla… Sta’ solo attento,
perché sai, se vedi Megera in gran faccenda, vedi le sue sorelle orribilmente
allegre, allora sicuro che…-
Soyro: -…
Che?-
???: -Che ti hanno
trovato!-
La creatura
incappucciata scomparve in un vortice di fiamme nere.
Spyro: -Quel
tipo era davvero inquietante, ma chiunque siano queste tre, non dovremo
preoccuparci fino alla notte, vero, amico?-
Chiese il draghetto,
rivolto a Sparx.
Ma chiunque fossero,
era meglio stare in guardia.
Salve! Questa è la
mia prima fanfic su Spyro, uno dei miei primi videogiochi. Mi piace tutt’ora, ma
sono una fan dei primi tre giochi, quelli ‘originali’. Nel corso della storia
introdurrò qualche personaggio di mia invenzione, come appunto Tesifone, Aletto
e Megera.
Ecco un mio disegno
di Tesifone:
http://fc01.deviantart.com/fs51/f/2009/271/a/2/Spyro_OC__Tesifone_the_Erinna_by_KyubiKonanOfAkatsuki.jpg
Le Erinni, della
mitologia greca e romana, erano tre sorelle che avevano appunto il compito di
punire gli esseri umani. Tesifone era incaricata di castigare i delitti di
assassinio, come patricidio, fratricidio, matricidio, omicidio. Megera invece
era associata all'invidia ed alla gelosia e induceva a commettere delitti, come
l’infedeltà matrimoniale. Aletto, infine, castigava i crimini commessi verso la
gente e gli dei. Quando tormentavano le anime delle vittime, diventavano mostri
con la testa canina, le ali di pipistrello e i capelli di serpenti. Sono
associate anche alle Furie.
Se la fanfic piace a
qualcuno, la continuerò >:3