cap
2:What a strange
boy!!!!!!!!!!!!!!!!!
Hannibal
inclinò la
testa di 45 gradi e incuriosito disse:
“Come ti chiami?”
L
a sua volta si portò
l'indice alle labbra e ribatté
“....Lawliet...”
Hannibal
rimase di
stucco. Quello non poteva essere il suo nome,al massimo poteva
trattarsi del cognome.
“Ma qual'è il tuo
nome?disse ancora lui
“Veramente nessuno mi
ha mai chiamato per nome”Si gratto i capelli spettinati.
“Ma se vuoi mi puoi
chiamare L”
Hannibal
fece uno strano
sorriso,come se fosse attirato da quello strano bambino. Poi
tornò
serio.
“Ok L. Adesso Wammy ti
porterà in camera tua e domani vedrai la
casa”Hannibal si girò e
mentre tornava nella sua camera pensò di nuovo a quel
bambino così
strano eppure così simile a lui.
Si
chiese se era pure
intelligente;magari poteva competere con lui. Già,
chissà cosa
sarebbe successo di lì in avanti?
L
ultimo pensiero prima
di addormentarsi fu: “domani chiederò a Wammy i
risultati dei
test”.
Questo
pensiero,lo
tormentò tutta la notte,finché non presero il
sopravvento le
tenebre,e con esse gli incubi.
La
sera dopo Hannibal
era sconvolto: come faceva un ragazzino così strano e
taciturno ad
avere preso il massimo agli esami di Wammy era inaccettabile ed
inconcepibile...
Però,
in effetti
Hannibal era come L quando Wammy l'aveva trovato:taciturno,apatico e
non parlava.
Si
ricordava ancora quel
giorno, la sensazione che Wammy gli aveva fatto provare,tutto quel
suo affetto,la sua premura,i suoi caldi gesti;ogni piccolo
particolare Hannibal se lo ricordava.
Da
quel giorno aveva
rincominciato a parlare,aveva ricominciato ad essere felice.
Wammy
l'aveva ritrovato
in una casa abbandonata dove a nessuno importava di lui.....
Inoltre,
come se non
bastasse Hannibal aveva sorpreso L mentre picchiava un ragazzo di 13
anni dicendo che aveva importunato uno più piccolo.
Gli
aveva rotto due
costole il naso e fatto saltare via due denti...a L non piaceva
nemmeno mangiare:infatti era stato proprio Hannibal a ingozzarlo con
un pezzo di torta. L all'inizio era rimasto sconvolto da quel
gesto(come al solito però era difficile riconoscere cosa
pensava
quel ragazzo)poi il suo viso si era addolcito come se il dolce gusto
delle fragole con panna gli ravvivasse le papille gustative.
Erano
le dieci di sera e
Hannibal stava accarezzando la copertina del libro di anatomia che
stava studiando.
Per
lui non era un
problema lo studio:si ricordava qualsiasi cosa ma quella sera non
riusciva a concentrarsi,la sua mente vagava ,rimuginava su quel
bambino così simile a lui eppure allo stesso tempo
così diverso.
Sarebbe
nata un'amicizia
tra loro, oppure sarebbero diventati rivali?
Erano
queste le domande
che lo tormentarono tutta la notte,assieme a squarci di sogni....di
incubi:un'ascia,un grido una latrina.....buio. Poi di nuovo L,Misha e
ancora lui. Due figure distinte che si sovrapponevano e nel cuore
della notte diventavano la stessa persona.
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