Quando gli aveva lasciato l'appartamento, Nellie non aveva chiesto che le cose proseguissero così.

L'aveva sperato, sì, ma non l'aveva chiesto.

Per questo, quando Mr. T scende nello scantinato la sera, spegne la lampada e, come sta diventando d'abitudine, si slaccia la cintura e i pantaloni, non protesta.

- Mr T, non è certo un posto appropriato per queste cose e non siamo nemmeno sposati, - sospira, mentre si cala i mutandoni.

- Sì, - risponde lui, mentre la spinge sul tavolo sui cui stava finendo di macellare l'ultimo dei clienti e le alza la gonna.

Sospira di nuovo, ma per poco perché, senza preamboli, Mr T è dentro di lei e spinge con forza, con violenza quasi, strappandole più di un gemito.

Il povero Albert non ci è mai riuscito per quanto ci abbia provato.

Così, mentre lei è appoggiata, a volte anche sopra, i pezzi di un morto, Mr T si prende la soddisfazione di ridurla un groviglio di frasi confuse su ciò che è proprio prima del matrimonio e ciò che è proprio dopo, su quello che il povero Toby penserà sentendoli e di quanto non vuole che smetta ciò che sta facendo e di farlo più velocemente. Lui non fa che rispondere "Va bene", continuando con il suo ritmo.

E quando raggiunge l'apice della passione, tutto le sembra caldo e perfetto, anche se sono in uno scantinato buio e sopra un morto, e vorrebbe che quel momento non finisse mai. Persino l'oscurità della stanza, appena rischiarata dalla luce delle fiamme che sfugge alla grata della fornace, non la inquieta anche se le impedisce di vedere Mr. T in viso e le sembra molto romantica perché fa sembrare tutto un incontro clandestino tra due innamorati.

Ma tutto termina anche troppo presto, perché Mr T, quando raggiunge il culmine, chiama sempre Lucy, rubandole ogni calore e lasciandola sola nell'oscurità.