Vincitore Best Song Fiction di Never Ending Story Award, Sesto turno.
You know you’re right
Un ultimo minuto, Kurt.
I will
never bother you
I will never promise to
I will never follow you
I will never bother you
Ho
provato a combattere, ho
provato ad alzarmi, ho provato a salire, ho tentato di fuggire, ma non
riesco a
fare niente.
Never
speak a word again
I will crawl away for good
Ho
provato a respirare, ho
provato ad aprire gli occhi, ho tentato di evadere, ma ho ancora queste
catene
ai polsi.
I
won't move away from here
You won't be afraid of fear
No thought was put into this
Always knew it would come to this
Things have never been so swell
I have never felt so well
Ho cerotti sul corpo, e
bende sulla bocca, ho un peso sul cuore e la musica nella testa, che mi
dice di
urlare, scappare, mordere, uccidere, non mi dice di salvarmi,
perché c’è troppa
nebbia, e le parole si confondono e non riescono a fare breccia.
Pain
Pain Pain
You know you're right
You
know you're right
You
know you're right
You
know you're right
Morirò da umano, anche se
non ho vissuto da uomo, morirò con le debolezze del mondo,
che ha visto in me
un dio, un sovrano, un immortale.
I'm so
warm and calm inside
I no longer have to hide
Let's talk about someone else
Steaming soup against her mouth
Nothin'
really bothers her
She just wants to love herself
Ma la merda è
ancora qui,
nella casa e nella testa, questa music ache sento sarà la
mia cara tomba, tomba
e culla di me, che sono feccia ai miei occhi e non posso risalire, non
vedo il
bene.
I
won't move away from here
You won't be afraid of fear
No thought was put into this
I always knew it'll come to this
Things have never been so swell
I have felt this well
Ho
provato, ho tentato, ho
cacciato i rimorsi, ma ho ancora queste catene ai polsi. E veleno nelle
vene.
Pain... Pain...
Pain... Pain... Pain... Pain...
You know you're right You
know you're
right You know you're right You know you're right
You know you're
right You know you're right You know
you're right You know you're right
You know you're
right You know you're right You know
you're right You know you're right
You know you're
right You know you're right You know
you're right You know you're right
You know you're
right
Pain...
"It's better to burn out than
to fade away"
NOTE: questa
flash-fiction ripassa gli ultimi minuti della vita di Kurt Cobain,
leader dei Nirvana
dal 1987 al 1994, morto suicida l'8 Aprile 1994, a causa
della sua
dipendenza da eroina e per la pressione dei media. Nella sua lettera di
addio,
indirizzata all’amico immaginario dell’infanzia
“Boddah”, riportò appunto
l’ultima
frase di questa fiction, "It's better to burn out than to fade away",
ovvero “è meglio bruciare in fretta che spegnersi
lentamente”, presa dalla
canzone di Neil Young, My My, Hey Hey (Out of the Blue).
Qui di seguito
voglio riportare la lettera in traduzione, alla memoria di un DIO della musica. Per
non
dimenticare i pilastri della nostra gioventù e di quella
passata.
A
Boddah
Vi parlo dal punto di vista di un
sempliciotto un po'
vissuto che preferirebbe essere uno snervante bimbo lamentoso. Questa
lettera
dovrebbe essere abbastanza semplice da capire. Tutti gli avvenimenti
della
scuola base del punk-rock che mi sono stati dati nel corso degli anni,
dai miei
esordi, intendo dire, l'etica dell'indipendenza e di abbracciare la
vostra
comunità si sono rivelati esatti. Io non provo
più emozioni nell'ascoltare
musica e nemmeno nel crearla nel leggere e nello scrivere da troppi
anni ormai.
Questo mi fa sentire terribilmente colpevole. Per esempio quando siamo
nel
backstage e le luci si spengono e sento il maniacale urlo della folla
cominciare, non ha nessun effetto su di me, non è come era
per Freddie Mercury, a lui la folla lo inebriava, ne ritraeva energia e
io l'ho sempre
invidiato per questo, ma per me non è così. Il
fatto è che io non posso
imbrogliarvi, nessuno di voi. Semplicemente non sarebbe giusto nei
vostri
confronti né nei miei. Il peggior crimine che mi possa
venire in mente e quello
di fingere e far credere che io mi stia divertendo al 100%. A volte mi
sento
come se dovessi timbrare il cartellino ogni volta che salgo sul palco.
Ho
provato tutto quello che è in mio potere per apprezzare
questo. Ho apprezzato
il fatto che io e gli altri abbiamo colpito e intrattenuto tutta questa
gente.
Ma devo essere uno di quei narcisisti che apprezzano le cose solo
quando non ci
sono più. Io sono troppo sensibile. Ho bisogno di essere un
po' stordito per
ritrovare l'entusiasmo che avevo da bambino. Durante gli ultimi tre
nostri tour
sono riuscito ad apprezzare molto di più le persone che
conoscevo personalmente
e i fans della nostra musica, ma ancora non riesco a superare la
frustrazione,
il senso di colpa e l'empatia che ho per tutti. C'è del
buono in ognuno di noi
e penso che io amo troppo la gente, così tanto che mi sento
troppo fottutamente
triste. Il piccolo triste, sensibile...! Perché non ti
diverti e basta? Non lo
so! Ho una moglie divina che trasuda ambizione e empatia e una figlia
che mi
ricorda troppo di quando ero come lei, pieno di amore e gioia, bacia
tutte le
persone che incontra perché tutti sono buoni e nessuno
può farle del male. E
questo mi terrorizza a tal punto che perdo le mie funzioni vitali. Non
posso
sopportare l'idea che Frances diventi una miserabile, autodistruttiva
rocker
come me. Mi è andata bene, molto bene durante questi anni, e
ne sono grato, ma
è dall'età di sette anni che sono avverso al
genere umano. Solo perché a tutti
sembra così facile tirare avanti ed essere empatici. Penso
sia solo perché io
amo troppo e mi rammarico troppo per la gente. Grazie a tutti voi dal
fondo del
mio bruciante, nauseato stomaco per le vostre lettere e il supporto che
mi
avete dato negli anni passati. Io sono troppo stravagante, lunatico,
bambino! E
non ho più nessuna emozione, e ricordate, è
meglio bruciare in fretta che
spegnersi lentamente.
Pace, Amore, Empatia. Kurt Cobain
Frances e Courtney, io sarò al vostro altare. Ti prego
Courtney continua così, per Frances. Per la sua vita, che
sarà molto più felice
senza di me. Vi amo. Vi amo! Kurt.
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