colori
Giallo
Il tuo sorriso come un sole
-Lucia? Lucia!-
Ti eri persa un solo attimo, signorina Nahashi, un sol attimo la tua
testa si era piegata di lato, pensosa. Quelle labbra sempre pronte al
falso sorriso avevano lasciato spazio ad una tristezza fin troppo nota.
Ma un istante non dura in eterno, e la coscienza riaffiora diretta come una coltellata al fianco.
-Sumire, non sono sorda! Cosa c’è?-
Se mai Sumire si fosse arresa, se mai avesse vacillato alla tua prima
scortesia, la solitudine che ti avvolge completamente avrebbe
continuato a perdurare senza soluzione di continuità nel tempo.
Lo sai, non è vero Lucia?
Allora perché continuare questa infinita prova estenuante?
La vedi sorridere, di nuovo, come se niente potesse scalfire la sua
volontà nel carpire ogni minima sensazione dietro quella
maschera che ergi tanto orgogliosamente. Ancora ti sorride, senza
cedere allo sfinimento.
-Mi stavo chiedendo a cosa stessi pensando con quell’aria tutta seria…-
Poggi sbuffando il mento al polso della tua mano, sperando forse che la
noia che si dipinge sul tuo volto sia un buon deterrente perché
Sumire se ne vada sconfitta.
Non sai che si dice che la speranza è l’ultima a morire?
Così che l’ottimismo colora ogni buona intenzione.
-Allora?-
La guardi, contrariata per qualche istante.
Poi la mente ti rimanda all’immagine che tanto ti aveva rapita.
-Stavo pensando solamente a quanto illumini ogni tuo sorriso, Sumire…-
*********
Arancione
Nel silenzio ci stanno mille parole
Una cosa che potevi dire certa di Sumire è che,
se anche fosse a corto di argomenti di cui parlare, avrebbe continuato
a emettere suono a oltranza.
Non importava l’argomento, era come una macchinetta che non
sapeva fermarsi in alcun modo. Poteva parlare della scuola, come di
progetti di vita difficilmente realizzabili, tempo libero e sport, o
ancora qualche vestito all’ultima moda o addirittura di cosa
aveva mangiato di colazione – dimenticando all’improvviso
come Lucia facesse necessariamente colazione assieme a lei.
Riempiva ogni secondo di silenzio statico con la sua voce allegra e
spensierata, quasi davvero avesse timore di sentire il nulla
avvilupparle il corpo.
Se per certi versi quell’ambiente tanto scuro s’era
rallegrato, per altri le povere orecchi di Lucia chiedevano
pietà.
Così la ragazza, baldanzosa della propria decisione, le si fece
avanti con ardore. Sumire, quando la vide avvicinarsi a lei,
l’accolse con un sorriso.
-Lucia! Posso fare qualcosa per te?-
Spiazzante, l’eccessiva gentilezza degli animi candidi annulla
qualsiasi tentativo di conquista nefasta, almeno se a pararsi di fronte
a loro non si scaglia un animo torbido.
Lucia vacillò prima di parlare. Ma alla fine si decise.
-Sumire, resti bella anche quando non dici una sola parola…-
Sumire sorrise appena, poi annuì.
La giovane, da quel momento, sostituì alle parole silenzi ben più pregni di significato.
*********
Rosso
Nell’incoscienza non si indossano maschere
Capita spesso che, posti di fronte ad uno specchio, le persone fragili si chiedano con stupore più o meno sincero:
-Sono proprio io, quello?-
Come se davanti a noi ci fosse solo un estraneo.
Nel guardare Sumire, le cui labbra gentilmente sono schiuse, il cui
corpo è mollemente adagiato su quello stesso materasso che ti fa
da letto, è inevitabile che tu ti chieda chi sia veramente lei.
Se sia quel bersek che affonda i propri artigli nei corpi caldi dei
virus – implacabile, spietata – o quella ragazzina che a
stento riusciva a balbettare di fronte a te – timida, quasi
ritrosa.
Non è forse una domanda che ti porgi da immemore tempo, Lucia?
Così come hai indugiato più volte alla vista dei suoi
grandi occhi, così come per fugaci istanti hai seguito i
movimenti delle sue mani, così come il tuo cuore ha accelerato
ogni volta sentiva troppo vicina la sua presenza, ora la ragione
pretende certezze per abbandonarsi completamente e scomparire ad ogni
suo sorriso.
Non concedi nulla in cambio di nulla, e questo – forse –
è il tuo unico problema. La ragione si addestra, il sentimento
no.
Ma ora hai sonno, sbadigli, è davvero troppo tardi per certe questioni.
Mentre il tuo capo si china placido fino a toccare la sua spalla, si fa
largo in te una sola consapevolezza: che sia bersek o una semplice
ragazza, Sumire avrà sempre – sempre – i capelli
rossi.
Ecco qua, l'ennesima raccolta.
perchè sia chiaro, spiegheròbrevemente il significato da me attribuito ad ogni colore.
Il giallo rappresenta l'ottimismo, l'arancio la vitalità e il rosso la passione.
Spero vi siano piaciute ^^
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