Christmas Eve Night
Coso Way, i fedeli e la Vigilia di Natale in compagnia. [La disperazione di Gates.]
Autore: Me
medesima.
Personaggi:
Synyster Gates; Jimmy 'The Rev' Sullivan, Matt Tuck, Ville Valo, Gerard Way, Bob Bryar, i MyChem in maniere poco ortodosse.
Disclaimers: Sì come no, e io sono la Babba Natale, vero? :D
Rating:
verde
Avvertimenti: Demenzialissima al massimo. Ma proprio tanto. Prendetelo come uno sfogo pre-Natalizio, che ci sta sempre.
Note: One Shot; Crossover; OOC.
Perchè ho una mente molto, molto... molto malata.
Enjoy!
Coso Way, i fedeli e la Vigilia di Natale.
[La disperazione di Gates.]
"Ma sei sicuro che il biglietto dica qui?"
"Abbiamo ricontrollato dieci volte. La via è questa, adesso
appena troveremo il numero indicato sulla cartina..." Si bloccò
in mezzo al marciapiede.
L' altro ragazzo fece altrettanto, guardandolo sorpreso.
"Cosa c'è?"
"E' strano, qui intorno non vedo niente che non sia una... Chiesa. Una chiesa?!"
Momento di silenzio in cui entrambi si misero a fissare la facciata
bianca della piccola chiesetta. Il rosone al centro era illuminato,
segno che all' interno le luci erano accese.
"Saranno anni che non entro in una chiesa..."
"Pure io... Che dici, andiamo?"
Il ragazzo più alto alzò le spalle e quindi si
avvicinarono al portone, lo spinsero e una musica prettamente clericale
li investì.
"Jimmy, non so te, ma a me 'sto posto fa un pò paura."
L' altro, per tutta risposta, iniziò a guardarsi in giro. "Ma non c'è nessuno? Siamo i primi?"
L' organo prese a suonare una musica più gioiosa, quasi natalizia.
"Non siete soli, ci sono io!" Disse una voce.
Videro una figura sporgersi dal parapetto e sorridere loro, i capelli scuri che gli coprivano parte del volto.
"Valo?!" Urlarono entrambi, sconvolti.
"Sì, salve ragazzi. Finalmente siete arrivati, pensavo che sarei dovuto rimanere qua da solo in eterno."
"Vuol dire che hanno chiamato anche te?"
"Sì. Mi è arrivata quella strana lettera a casa, dove
c'era scritto di ritrovarsi qui entro mezzanotte. Beh, siete arrivati
appena in tempo, manca solo un quarto d'ora." Li ammonì,
muovendo un dito inguantato. "Volevo portare anche Bam, ma mi ha
mollato qui davanti e poi se n'è andato. Sicuramente a
sbronzarsi in un locale malfamato."
Rimasero a guardarlo con la bocca aperta, il naso per aria.
"Solo voi? Nessun altro? Gates, mi aspettavo che ti saresti portato il fidanzato. Sullivan, tu no."
"Come 'Sullivan tu no'?" Ripetè Jimmy, piccato.
"Hai il fidanzato?" Ritorse Ville.
"Beh, che ne sai?"
"Se fai così, vuol dire che non ce l'hai e ho ragione io."
"Ma..."
"Piantatela voi due, ho sentito un rumore." Li interruppe Brian, che si riavvicinò al portone.
Quasi gli arrivò in faccia, quando venne spalancato in malo modo
da un tizio alto, con lunghi capelli scuri ben lisciati e che tirava
sul col naso.
"Che freddo!" Proruppe, mentre si levava il cappuccio dal capo.
"Ma sei cretino, quasi mi hai dato la porta in fa- Tuck?!"
"Brian? Ma... Cosa ci fai qui?"
"Potremmo chiederti la stessa cosa. E poi nessuno lo sa cosa ci
facciamo qui." Ripose Gates, che nel frattempo si era seduto sull'
ultima panca.
"Ah. Bene."
Rimasero in silenzio per qualche secondo; chi sbirciando in giro, chi
guardando le facce degli altri, e chi invece imprecando sottovoce
perchè stava spazientendosi.
"Io mi sto stancando, qui non succede niente. Adesso me ne vado." Esclamò Jimmy, muovendo passo verso l' uscita.
Quando provò ad aprire il portone, si accorse che rimaneva chiuso, come se fosse stato bloccato.
"Benvenuti e bentrovati, miei fedeli!" Urlò qualcuno, dal fondo della navata. Sembrava provenire dall' altare...
Tutti si voltarono in fretta e rimasero allibiti.
"Way!" Gridarono.
"Chiamatemi Padre."
Brian alzò gli occhi al cielo, Matt soffocò una risata in
un fintissimo colpo di tosse, Jimmy sospirò e si sedette. Solo
Ville si schiarì la voce.
"Padre Way -anche se avrei preferito continuare a chiamarti Gerard che
così mi fa un pò effetto ma vabbè- comincio?"
"Certo figliolo, comincia pure." Sentenziò 'Padre' Way spalancando le braccia con fare teatrale.
Dal fondo della navata dove continuavano a rimarere i tre ragazzi, si
sentirono chiaramente provenire delle domande del tipo: 'Incominciare
cosa?'; 'C'entra anche Valo in questa storia?'; 'Cerchiamo di buttare
giù il portone!', anche se l'ultima non era una domanda, ma una
richiesta d'aiuto.
Beh, senza tanti preamboli aggiunti, Ville iniziò a cantare
seguito dall' organo, che ogni tanto sembrava perdere il filo della
melodia ed iniziare a suonare per conto suo.
Jimmy, seduto sulla panca, decise che al massimo poteva farsi una
santissima dormita, tanto non si sarebbe perso nulla di così
speciale.
Matt smise di guardare Gerard che, dietro l'altare, maneggiava un libro e qualcosa che sembrava tanto vino, dal colore rosso.
Brian, già stanco, si avvicinò all' amico e compagno di band, con fare circospetto. "Cazzo ci facciamo qui?"
"Gates, siamo in chiesa, modera il tono. Non vorrai che Nostro Signore ti purghi."
"Mi... Purghi? Jim, che chiese frequentavi da bambino?"
"Non chiedermelo, non voglio ricordarlo."
"Sarà meglio, sembra che tu abbia avuto traumi pesanti. Forse è per quello che sei così."
"Sarai bello tu."
"E' una domanda?"
"No, so che sei egocentrico abbastanza da rispondermi di sì,
tranquillo. Comunque ho intenzione di dormire, tanto male che vada
farò qualche incubo in cui la Madonna mi rimprovera per non aver
ammesso che in quarta elementare ho mangiato io la merendina di Stacey
di nascosto."
Brian lo guardò stendersi con la schiena sul legno lucido e chiudere gli occhi, mentre sospirava.
"Ho capito, dovrò fare tutto da solo." Borbottò alzandosi di scatto e camminando verso il portone.
Valo stava ancora cantando, non sapeva nemmeno quale benedetta canzone
fosse, anche perchè ogni quattro secondi ci infilava un...
Sospiro o qualcosa come un mezzo rantolo e... Sembrava più un
round di sesso che una canzone adatta ad una chiesa, però decise
di non farci più caso ed iniziare invece a tirare con tutta la
forza che aveva in corpo la pesante porta. Finì col puntare un
piede per fare leva alla destra della maniglia, senza ottenere altri
risultati che strani suoni di fatica.
Riusciva a sentire Matt che, dietro le sue spalle, faceva scrosciare l' acqua nella santiera.
"Intoniamo tutti l' Hallelujah, miei fedeli!" Esclamò Way dall' altare, con fare professionale.
Brian voltò appena il viso per controllarlo. Poi, quando vide
che si era infilato dietro al leggio, riprese a tirare. Con più
urgenza.
"No. No. Valo, non è mica una canzone per una compilation di
Rocco Siffredi, limita i gemiti! Non vorrai mica far svenire tutte le
signore?" Lo sgridò Gerard.
Brian riuscì a sentire distintamente Jimmy mormorare 'Signore? Quali signore...?!' con tono sbalordito.
"-e tu Gates, smettila di cercare di tirare giù il portone
in fondo alla navata, ha tentato anche Jimmy ma non si apre se non
voglio io." Continuò, con tono che sembrava un misto tra
godimento e soddisfazione.
Brian ci mise un secondo in più per capire bene il significato
delle parole, poi lasciò andare la maniglia con uno sguardo
allucinato e si voltò verso Gerard, che sorrideva affabile.
"-e Tuck, piantala di bere l' acqua santa, che poi non ne rimane più per i fedeli..."
Brian si voltò schifato verso Matt, che si difese con un misero
'Non c'è la birra e non c'è il Jack Daniel's.'
Gerard li fissò. Uoh, non se n'era mai accorto ma... Way aveva
un nonsochè di inquietante quando ci si metteva. E... Beh, in
quel momento non aveva una bella faccia.
"Venite a sedervi qui davanti, o non uscirete fino alla fine dei giorni!" Gridò.
No, forse era meglio ubbidire. Perfino Jimmy si era rizzato a sedere, saltando su come se fosse stato scottato.
Bravi bravi e in fila indiana raggiunsero i primi posti, proprio davanti a Padre Way.
"Bene, rendiamo grazie a Dio." Aspettò che si facessero il segno
della croce ben poco convinti e poi proseguì. "In questa gelida
notte, è nato Gesù Cristo, figlio di..."
"Dobbiamo tirarla tanto lunga? No, perchè non ho mai retto bene le messe e..."
Jimmy non riuscì a terminare la frase, perchè Gerard gli
aveva tirato dietro la prima cosa che gli era capitata sottomano. E
cioè un... Libro sulle glasse per torte? Oookay, facciamo finta
di niente.
Brian rimase a fissare Gerard con gli occhi spalancati. Così
tanto che se non gli fossero usciti in quel momento, non sarebbe mai
successo. Jimmy aveva schivato l' arma, ma adesso era così
rigido che sembrava una statua.
Valo continuava a cantare ad intervalli regolari e... Tuck sembrava l' unico a non essere presente. Almeno non col pensiero.
Gerard li incenerì con lo sguardo ancora per qualche secondo,
poi unì le mani e riprese a discutere. "Visto che non la volete
fare tanto lunga, passiamo alle offerte."
"Pure?!" Gli scappò.
Se ne pentì quando il secondo libro venne scagliato dalle mani di Padre Way. Questo era sul giardinaggio in casa.
Si chiese quali altri libri possedeva Gerard e se tutti erano inquietanti come quelli.
"Zitti e sborsate." Disse, mentre usciva dal retro del leggio per posizionarsi sui gradini. "Vieni fuori, Bob, avanti."
Pure Bryar? Non mancava nessuno...
Vide la testa bionda di Bob sbucare da dietro l'angolo destro della
navata, diretto verso di loro con una scatola di legno. Quando gli fu
davanti potè scorgere una fessura in alto, in cui potevano
essere infilati i soldi delle offerte.
"Non so cosa gli sia capitato..." Sussurrò Bryar, appena fu a
portata d'orecchio, con un tono che sembrava piuttosto terrorizzato.
Brian annuì, Jimmy fece lo stesso.
"Però sapete com'è Gerard, sa essere... Convincente
quando vuole." Terminò, mentre scuoteva la cassetta, per
intimare loro di sganciare il danaro in fretta, prima che Padre Coso si
spazientisse.
Di sicuro sapeva essere convincente sì, appena aveva iniziato a
battere un piede, Bob aveva agitato con così tanta furia la
scatoletta che se fosse stato un drink, sarebbe stato uno shakeraggio
perfetto.
Sbuffando contrariato, Brian mise mano al portafogli, allungando una banconota da un dollaro.
"Eh, ma che braccino hai!" Urlò Bryar.
"Devo scialaquare tutti i miei averi così?!"
"Non un dollaro, sii comprensivo..."
Sbuffando ancora, tirò fuori dieci dollari. All' occhiataccia di
Bob, ne tirò fuori venti. Venticinque. Trenta. Cinquanta.
"Cento no, eh! Non sono mica una banca!"
La parte più inquietante fu la comunione.
Non sapeva perchè, ma sembrava che Gerard fosse convinto sul serio di essere un prete, quindi li obbligò a farla.
Cioè, se non sbagliava, l' ultima ostia che aveva mangiato
risaliva alla sua cresima, e si era augurato di non doverlo più
fare. Ed ecco che si trovava alla Vigilia di Natale a mangiare con una
faccia disgustata, quella cosa senza sapore e che si appiccicava al
palato e non veniva più via, spinto dal terrore provocato alla
vista del tomo che Gerard aveva tirato fuori minacciandoli di tirarlo
loro dietro.
Era il tomo di 'Cucina di Frate Tuck. Tredici volumi in un unico e
prezioso libro. Con sovraccopertina.' Sinceramente non gli andava di
assaggiare la cucina di Frate Tuck, per niente.
Almeno Coso Padre poteva sciacquarsi la bocca col 'sangue di Cristo',
che altro non era che vino. Lui stava ancora cercando di raschiare via
quella maledetta cosa con la lingua.
Però, quasi totalmente indenni, erano giunti alla conclusione di quella pagliacciata.
"La messa è quasi finita, figlioli."
"Hallelujah..." Si azzardò a dire a mezza voce.
Tuck era definitivamente deceduto con la testa appoggiata allo
schienale della panca e Jimmy non si era più mosso, anche se
ogni tanto la testa gli ciondolava.
"Adesso possiamo accogliere la venuta di Gesù bambino nella nostra vita..."
"Con estremo piacere, se questo può aiutare a farmi fuggire."
"Quindi... Accendete il presepe!" Urlò, con maggiore enfasi
sulla parte finale della frase. Così tanta che entrambi i
cadaveri che aveva accanto si ripresero e, chi con un pò di
disorientamento e chi con gli occhi spalancati come quando si vuol
fingere che 'No, ma io non stavo dormendo, cosa dici?!', guardarono
verso la direzione indicata dalle mani di Coso Way.
Si voltarono a sinistra a rallentatore e...
"No, Iero che fa Gesù bambino, no! E... Toro fa la Vergine
Maria?!" Gridò, balzando in piedi per poi coprirsi il viso,
orripilato.
Matt lo avvicinò, posò una mano sulla sua spalla e...
"Mikey fa l' Arcangelo Gabriele! Guarda!"
Questa shot la dedico al mio Bro SunsetDream, che c'era quando inconsciamente l'ho plottata su msn. Mi pare doveroso :°D
Orbene, mie care che siete giunte fin quaggù, il Natale ha
strani effetti sulla mia psiche, come pure Gates, Gerard, Tuck e Ville.
Ville un pò meno, se non per i gemiti nelle canzoni, ma quelli
si sanno.
Mi vien da dire povero Bri, Gee vai da Frank a scaricarti e... Jim, Matt, checcacchio ci siete andati a fare?
Bene, ringrazio tuttetuttetutte, vi amo immensamente, vi faccio gli
auguri perchè mi pare doveroso nel caso non si sentissimo prima
della vera Vigilia/Natale/Capodanno/Epifania/Whatelse.
E... Bon, vado.
XoXo GeeGates <3
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