It
looked like any
other day
Sembrava
un giorno come un altro.
Certo,
c'era la corsa, l'evento che ogni volta aspettavo con ansia e per il
quale ogni volta sgattaiolavo in città e mi intrufolavo
nella
folla per vedere il rush finale, covando la segreta, utopica, ma
sempre viva speranza di essere io, un giorno, a tagliare il traguardo
per primo con la mia squadra.
Ma
a parte questo, non c'era nulla di strano o particolare.
Nulla
che lasciasse presagire ciò che poi sarebbe successo.
Nulla
che lasciasse intendere che quel giorno mi sarei innamorato.
Me
ne stavo lì, ad aspettare l'arrivo della slitta vincitrice,
quando ad un tratto sentii una bambina chiamare un nome e,
istintivamente, mi girai.
E
ti vidi.
Tu,
la creatura più bella che mai avesse attraversato il mio
campo
visivo.
Al
tuo confronto, persino l'aurora boreale perdeva in splendore.
Bene,
quel nome non mi si è più cancellato dalla mente,
né
tantomeno dal cuore.
Jenna.
Un
nome destinato ad avere per me lo stesso effetto di un fuoco caldo
dopo il freddo pungente della neve.
Ammetto
che, quando mi sono lanciato sulla pista per recuperare il cappello
sfuggito alla tua padroncina, l'ho fatto anche per farmi notare da
te.
Che
ci vuoi fare, siamo esibizionisti, noi maschi, anche se è
difficile farcelo ammettere.
E
poi mi sono ritrovato davanti a te... caspita, quant'eri bella!
Mi
era già capitato di vederti, per strada, così
come tu
avevi visto me: del resto, Nome è una città
piccola, ci
si conosce tutti, almeno di vista.
Questa
volta, però, era diverso: mi avevi colpito come un fulmine e
io già sapevo che non avrei potuto mai dimenticarti.
Ma
proprio quando sembrava che avremmo potuto trascorrere un po' di
tempo insieme, ecco arrivare il padre della tua padroncina e
cacciarmi via con il solito pregiudizio.
“E'
mezzo lupo.”.
Ah
già, è vero, quasi me l'ero dimenticato... erano
quasi
ventiquattr'ore che nessuno me lo ripeteva.
A
completare il danno, a te si è avvicinato Steele... che
sarà
anche il cane più veloce della città e il
più
ammirato, ma è anche l'essere più borioso e
perfido che
io conosca e, sinceramente, solo pensarti con lui mi fa scendere nel
cuore una profonda tristezza e una rabbia cieca.
Non
sembravi affatto contenta delle sue attenzioni, ma non sono rimasto
lì a guardare, mi faceva troppo male.
Ma
ormai ero segnato, destinato a perdere la testa ogni volta che il tuo
ricordo mi avesse attraversato la mente, ogni volta che qualcuno o
qualcosa lo avesse evocato... com'è successo poco dopo,
quando
sono andato letteralmente a sbattere contro di te, che camminavi
tranquilla.
Ops.
Poi,
ovviamente, non sono riuscito a formulare una frase di senso
compiuto... del resto, non ha senso che qualcuno ti piombi addosso
mentre cammini, solo perché ha sentito fare il tuo nome e si
è
messo a correre come un forsennato pur di rivederti.
Per
completare l'opera, non appena ti sei girata io sono sparito.
Devi
aver pensato che sono completamente matto.
La
verità è che non ci capivo più nulla
nemmeno
io... sentivo questa forza nuova irrompere dentro di me, ma ne ero
anche spaventato... quante probabilità aveva di finire bene?
Tu
sei un husky purosangue, io un mezzo lupo che vive ai confini della
città, giudicato ed evitato da tutti, in bilico tra due
mondi.
A
dimostrarlo, mentre tornavo a casa ho litigato di nuovo con Steele e
la sua banda, che mi hanno provocato e, quando ormai ero fuori dal
paese, un branco di lupi ha ululato al mio passaggio, per richiamare
la mia attenzione, ma io li ho evitati.
I
cani mi evitano, quando io vorrei essere uno di loro, mentre i lupi
mi vorrebbero con loro, ma io non voglio unirmi a loro. Vivo in un
limbo, in precario equilibrio, da quando ho memoria.
In
definitiva, non so chi sono.
Come
potresti amare uno che non sa nemmeno chi è?
Così,
ho cercato di ripetermi che tu non fai per me, che ti rovinerei solo
la vita mostrandoti le mie attenzioni, che ne uscirei deluso un altra
volta, per aver osato, di nuovo, sfidare l'ordine delle cose.
Ci
ho provato, credimi.
Tuttavia,
non ci ho messo molto per rendermi conto che quando il cuore desidera
disperatamente qualcosa, quando ha trovato la sua strada, quando ha
deciso che la seguirà nonostante tutti i rischi, allora il
cervello può anche parlare all'infinito, ma non
riuscirà
a far cambiare idea al cuore.
Così,
anche grazie ad una lavata di testa di Boris, mi sono convinto.
Vengo
da te.
Sfido
di nuovo l'ordine delle cose, perchè ho capito che ognuno di
noi ha il diritto di lottare per qualcosa in cui crede davvero.
Se
non lottassimo, se non credessimo in nulla, vivremmo invano... ed
è
ora che io cominci a credere nei miei sogni e faccia qualcosa per
uscire dal limbo.
Questa
volta rischio tutto e lo faccio per quello che, in un giorno come un
altro, mi è apparso come la luce che avrebbe dato una svolta
alla mia vita.
Lo
faccio per te, che mi hai dato una scossa solo attraversando il mio
cammino... e io non sono nessuno per ignorare i dettami del mio
cuore.
Angolo
autrice
Sapete
com'è, no? Una pensa al capitolo che dovrebbe finire di
un'altra fanfiction e invece la sua ispirazione decide che quel
giorno ha voglia di cambiare aria... così prende in mano lei
il timone e porta la barca in altre acque...
Questa
one-shot è scaturita così, all'improvviso.
C'è
da dire che io amo il cartone di “Balto” sin da
quando ero
piccolina...quindi, forse, che prima o poi finissi per scriverci una
one-shot era destino.
Spero
che chi ha letto abbia gradito...
Kisses,
*
Stelly *
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