Capitolo 15
Maggio arrivò al suo termine e
con esso arrivarono i MAGO. I dormitori del settimo anno erano sottosopra, pochi
studenti avevano dormito quella notte.
“Enif! L’altro nome
dell’aconito?” gridò Mary uscendo dalla doccia in evidente stato di panico.
“Luparia… diavolo Mary è
programma del primo anno! Tra Luma, erbologia e Lily l’avrai sentito un migliaio
di volte!”
“Non me lo ricorderò mai…”
piagnucolò la bionda vestendosi.
“Io credo di essermi dimenticata
tutto…” esordì Alice fissando quasi in trance la finestra aperta “Tu come fai ad
essere così tranquilla, Enif?” chiese osservandola.
“Sai che Enif non è tranquilla,
finge fino a tre secondi prima quando esplode…” ridacchiò Lily sistemandosi i
capelli.
“Lily!” gridò l’amica.
“Andiamo a colazione…” disse la
rossa pensando che tutto ciò che potevano fare per l’esame di erbologia
l’avevano fatto.
“Mi si è chiuso lo stomaco…”
“Mary…muoviti…” la trascinò
Alice.
Ma le ragazze non erano le sole
ad essere in ansia, difatti in Sala Grande c’era qualcun altro che di mangiare
non aveva proprio voglia.
“Peter mangia qualcosa…” disse
piano Remus.
“Wormtail vuoi svenire durante
l’esame?” lo spronò Sirius, ma il ragazzo osservava, verdognolo in volto, il
piatto di porridge che aveva davanti.
“Non preoccuparti Peter, hai
studiato tantissimo, sono sicuro che erbologia andrà bene oggi…” cercò di
tranquillizzarlo James, finendo la terza porzione di colazione.
“Prongs, quella è la quarta
ciotola di budino?” chiese Sirius perplesso.
“Ho fame…”
“Non è fame… è nervosismo… forse
dovresti smettere di mangiare, non vorrei essere fidanzata con una pluffa…”
disse Lily rubando la ciotola di mano al ragazzo e stampandogli un bacio sulla
guancia. Sirius si sporse indietro afferrando Enif per un braccio e
trascinandola sulle sue ginocchia.
“Agitata?” chiese osservando le
mani tremanti della ragazza.
“No!”
“Non mi sembra…” la ragazza
sbuffò allungandosi sul tavolo a prendere un biscotto.
Tutti i ragazzi del settimo anno
che frequentavano erbologia erano riuniti fuori dalla Sala Grande.
“Non ce la farò mai…” erano le
prime parole che Peter pronunciava quel giorno.
“Pet…” Remus gli mise una mano
sulla spalla, il ragazzo scosse la testa nervoso.
Ad un tratto la porta di aprì e
la professoressa Pomona Sprite li guardò sorridendo.
“Venite ragazzi…”
Enif si aggrappò alla mano di
Sirius.
“Agitata?”
“Da morire!”
I ragazzi vennero chiamati
dentro in ordine alfabetico, venendo smistati nei posti a loro assegnati. Enif
guardò Lily dall’altra parte della sala, lesse il suo labiale.
“In bocca al lupo…” la bruna
annuì in risposta.
“Avete quattro ore… Cominciate…”
esclamò un esaminatore del ministero: un ometto basso con i baffi.
Lily osservò il foglio comparire
davanti a lei, sorrise leggendo la prima domanda.
“Quale vegetale può indurre
all’isteria? Quali sono le sue caratteristiche e dove si trova?”
Iniziò a scrivere.
Qualche banco più avanti Peter
muoveva frettolosamente la mano sul foglio che era permesso portare di brutta
copia. Quello che gli esaminatori non potevano sapere era che Peter dissimulava
il movimento della penna che avrebbe, in realtà, scritto tutto da sola. Non era
una penna autoscrivente e nemmeno una penna copiante, era per quello che aveva
superato i controlli degli esaminatori, era una semplice penna con qualche
optional… Per spiegare da dove essa venga dobbiamo tornare indietro agli esami
del quarto anno, quando i Malandrini cominciavano a credere che Peter venisse
davvero bocciato in qualche materia agli esami di fine anno. Alla fine sotto
l’insistenza di tutti Remus aveva escogitato un altro dei suoi, come li chiamava
Sirius, colpi di genio del male: aveva dotato la penna di Peter con un
incantesimo in modo che imitasse, guidando la mano di Peter, ciò che Remus
stesso stava scrivendo con la sua. L’incantesimo, abbastanza complicato a star
sentire James, funzionò a meraviglia e Peter passò gli esami, neanche a dirlo il
metodo fu utilizzato a turno durante i compiti in classe, per quanto Remus
continuasse a dire che doveva essere usato solo in momenti di emergenza,
sembrava ci fosse sempre un’emergenza al momento dei compiti. Al quinto anno
infine collegarono non due ma tutte e quattro le loro penne nell’incantesimo e
James diede il tocco finale trasfigurandole in penne anticopiatura. Era con
questo stesso metodo che si preparavano a passare gli scritti, o almeno ad
aiutarsi a vicenda nel passare gli scritti… in fondo un po’ di brutta copia
dell’uno, un po’ dell’altro e il testo diveniva un lavoro di gruppo in cui il
voto migliore lo prendeva sempre e comunque Remus che tendeva a non suggerire
più del necessario… ma torniamo ai MAGO del 1978.
“Dove viene usata la radice di
Pimpinella?” Peter alzò la penna dal foglio, osservando la domanda, Pimpinella?
Si chiese perplesso, ricordava il nome divertente che li aveva fatto
scompisciare durante l’ora di erbologia ma a cosa serviva? Scribacchiò sulla
brutta copia un Pimpinella = pozione pepata?, un paio di secondi dopo la mano di
Peter stava scrivendo un Sì.
Il ragazzo sospirò, allora tutto
quello studio non era stato inutile.
“E il Nuphar viene usato nelle
pozioni cicatrizzanti, perché aiuta a fermare le emorragie…” sorrise Peter
“E come lo riconosci?” chiese
Remus, il ragazzo sembrò pensarci su.
“Devo proprio riconoscerlo?”
“Cosa pensi che ti faranno fare
a parte trapiantare qualche vaso?” chiese ironico e nervoso Sirius, lui di
piante non ci capiva niente… era lì solo perché gli serviva il MAGO di erbologia
per fare l’Auror assieme a James.
“Mhmm… allora… è un pianta
acquatica…”
“E già qui abbiamo fatto un
passo avanti…” sorrise Enif incoraggiante, il ragazzo ci pensò ancora su.
“Giallo?”
“O porporino… comunque
sì…forma?”
“Tipo ninfea?” balbettò Peter.
“Esatto! Coraggio Peter che
andrà tutto bene!” esclamò Lily alzando un pollice nella sua direzione.
A fine giornata erano per
l’ennesima volta riuniti tutti assieme nel dormitorio maschile.
“Dovevate vedere la faccia
dell’esaminatore quando gli è esploso quel grosso bozzo di bobotubero addosso…”
stava ridendo James.
“La tua solita fortuna…”
borbottò Sirius punzecchiandolo con la penna.
“Domani tu hai Babbanologia, è
solo orale giusto?” chiese Peter a Sirius.
“Sì… così pomeriggio c’è
Babbanologia e la mattina c’è Aritmanzia che ha solo lo scritto…” disse
rapidamente Enif, sfogliando una tabella carica di numeri, lettere e
significati.
“Non capisco come ti fa a
piacere quella roba…” borbottò Sirius guardando la tabella.
“È interessante, per esempio
Sirius: S è 1: bellezza, ricchezza, impulsività; I è 9: giustizia e umanità,
irrascibilità e buona postura…”
“Buona postura?” la interruppe
Sirius sorpreso
“Sì… il suono della I fa pensare
alla stabilità…”rispose Enif piccata, Lily rise, la bruna continuò “…R è
anch’essa 9, la I l’abbiamo già vista, la U è il 3: l’accumolo… non è la prima
vocale del tuo nome quindi saltiamo la parte dell’amore…” ridacchiò continuando
“ può indicare qualcosa di oscuro, il superamento di una paura ancestrale. E poi
torniamo alla S… tuttto ciò saresti tu Sirius….”
Il ragazzo la guardò dubbioso…
nella prima parte ci aveva azzeccato…
“Dovevi vedere la mia faccia
quando il professore ha analizzato il mio di nome…” ridacchiò Remus al ricordo
“R della giustizia, E è la prima vocale quindi passione, M dello stacanovista, U
del lupo, S dello sconvolgimento. Signor Lupin, mi sembra una persona
tormentata…” disse il ragazzo imitando la voce del professore. I ragazzi si
misero a ridere.
♦♦♦
“Morgana! Ma da dove l’hanno
tirato fuori quel testo!” sbottò Enif gettandosi di mala grazia accanto a Sirius,
il ragazzo stava sfogliando un settimanale babbano.
“Non lo so… anche a voi usciva
una predizione sulla fine del mondo?” chiese Lily sedendosi in braccio a James,
lui la strinse a se dandole un leggero bacio sulla guancia.
“Sì… ma c’era o no una sorta di
rinascita alla fine?” disse dubbiosa Enif passando una mano tra i capelli di
Sirius, sbirciando l’articolo che stava leggendo, sembrava parlasse di macchine
mandate nello spazio.
“Oddio… non lo so… e la sequenza
di numeri?” continuò la rossa
“Presagiva il buon esito degli
esami… ironico l’esaminatore…” ridacchiò Remus.
“E io pensavo fosse uno
scherzo…” si lamentò Enif, Lily annuì.
“Tanto so che vi sarà andato
magnificamente…” esclamò James “insomma siete le persone più intelligenti qui
dentro, se non fate faville voi… noi restiamo qui un altro anno…” rise “anche
perché c’è qualcuno che oggi non ha neanche aperto libro…” disse infine
osservando Sirius. Il moro alzò svogliatamente gli occhi dalla rivista.
“Sto studiando per questo
pomeriggio…”
“Su una rivista?”
“Attualità babbana… il
professore ci ha riempito di mensili, settimanali e quant’altro nell’ultima
lezione…”
“Potete smetterla?” chiese
Peter, gli occhi arrossati dalla notte passata sul libro di trasfigurazione
“vorrei studiare per domani, o la McGrannit mi uccide… do solo cinque MAGO che
prenda almeno quelli…”
♦♦♦
Sirius era fuori dalla Sala
Grande, era l’ultimo perché l’esaminatore aveva deciso di cominciare da fine
lista.
Enif e i Malandrini erano
appoggiati al muro accanto a lui, tutti erano armati di libri, studiando per
l’esame di Trasfigurazione imminente.
“Black Sirius…” esclamò un voce
dall’interno della Sala.
“In bocca a me…” sussurrò Remus
scherzando.
“Crepa!” ridacchiò Sirius
entrando dopo aver ricevuto un bacio porta fortuna dalla sua ragazza.
Quando la porta si chiuse alle
sue spalle il ragazzo sorrise. Al centro della Sala Grande era stata fatta
apparire un casetta babbana… a Sirius ricordava la villetta della sorella di
Lily che lui e i Malandrini avevano addobbato per le feste. Poco più avanti a
lui c’erano un paio di scatoloni e quello che sembrava una cabina guardaroba.
“Signor Black è pregato di
abbigliarsi da babbano…” la voce dell’esaminatore veniva dalla casa, sorrise
cominciando a trafficare negli scatoloni. Individuò subito jeans, maglietta e
camicia scozzese; si vestì ridacchiando al pensiero di assomigliare allo
stereotipo del taglialegna.
“È pregato di entrare ora…”
disse di nuovo la voce.
Il ragazzo notò subito il
trabocchetto… un mago invitato in casa sarebbe entrato senza problemi, magari
dal camino… suonò il campanello attendendo che l’esaminatore gli aprisse la
porta.
L’uomo che gli si presentò
davanti era alto, portava abiti babbani ed aveva i capelli scuri striati di
grigio per quanto poche rughe incrinassero il volto duro.
“Bene, sempre meglio del suo
predeccesore che ha cercato di entrare dalla finestra…” rise il mago, Sirius si
disse dovesse avere più o meno cinquantanni, forse nemmeno.
“Benvenuto Signor Black, prego…”
disse lasciandolo entrare e guidandolo in cucina. “Sono Mattew McDenius, lavoro
nel dipartimento contatti con i babbani… reparto abbastanza desertico
purtroppo…” scherzò. “Prego, si sieda Signor Black…”.
Sirius si sedette al tavolo
della cucina e l’esaminatore fece lo stesso.
“Mi dica, Signor Black, come mai
il rampollo di una nobile famiglia purosangue ha seguito il corso di
babbanologia?” Sirius osservò il mago, il tono di compiacimento con cui l’aveva
detto gli dava l’impressione che McDenius avesse conosciuto suo padre… in fondo
anche l’età era quella.
“Beh… se devo essere sincero
all’inizio è stato per capriccio… non volevo essere un solito Black… e in
secondo luogo molti dei miei amici sono di origini babbane e non avrei voluto
fare brutta figura con loro…” l’esaminatore annuì soddisfatto, a questo punto
cominciò a chiedere a Sirius il programma del corso, cosa avevano trattato in
generale, come avrebbe potuto spostarsi nel mondo babbano se avesse dovuto
andare a trovare un parente in America, chi o cos’era un laringoiatra, e infine
gli chiese addirittura di preparare un the alla maniera babbana.
McDenius stava sorseggiando il
the quando si disse che il ragazzo aveva superato la prova.
“Bene, Signor Black, mi
congratulo.. il migliore della giornata…” sorrise il mago stringendogli la mano
“Un’ultima domanda, tanto per curiosità… qual è l’argomento babbano che più le
interessa?”
“Le motociclette…”
♦♦♦
“Ma dov’è finito?” chiese ad
alta voce Enif un po’ preoccupata. Sirius era in esame da un’ora e mezza… tutti
avevano finito in venti minuti… cosa poteva essere successo.
“Non è che l’esaminatore se l’è
mangiato?” scherzò James.
“Lo avrebbe già digerito a
quest’ora…”
I cinque osservarono la porta
sigillata della Sala Grande, quando all’improvviso si aprì. Ne uscirono sia
Sirius che l’esaminatore, stavano parlando tranquillamente.
“E così il sidecar appare a
comando…” stava dicendo Sirius
“Geniale, a dir poco geniale! In
effetti le leggi sull’uso improprio dei manufatti dei babbani dicono che non si
possono stregare oggetti babbani per usi babbani, ma a solo uso di un mago…
quindi le modifiche che ha fatto alla sua moto sono conformi alla legge… anche
perché con l’impianto di invisibilità ha ovviato anche al problema
dell’avvistamento…” il mago notò i ragazzi che osservavano Sirius. “Beh… buon
proseguimento Signor Black…se mai passasse in moto al ministero sarei curioso di
vedere questo gioiellino…”
“Si figuri, se passerò al
ministero non mancherò di avvertirla… arrivederci…” salutò il ragazzo mentre
McDanius se ne andava. Si voltò i ragazzi lo osservano.
“Beh?”
“Come beh? Ti sei comprato il
professore con la moto?”chiese Remus
“Remus, miscredente… non potrei
mai… a fine esame mi ha chiesto quale argomento babbano fosse il mio preferito…
semplicemente sembra sia anche il suo…”
♦♦♦
I giorni passarono lenti:
l’esame di trasfigurazione con la richiesta di trasfigurare la stessa McGrannit
in un oggetto e ritorno provocò il panico in gran parte degli studenti, fu
memorabile la tazza con gli occhiali e il cappello di Peter, mentre Minerva vide
rovinato il suo cappello preferito da dei eleganti fiorellini rosa un volta
ritornata se stessa dopo l’esame di Sirius.
“Ma non l’ho fatto apposta…” si
scusò Sirius con Enif convinta che il ragazzo avesse lasciato apposta le
decorazioni sul cappello, probabilmente nemmeno la McGrannit era convinta
dell’innocenza di Sirius infatti dopo l’esame prese il ragazzo in disparte.
“Terrò il cappello come ricordo
di uno dei più brillanti e indisciplinati studenti che mi siano capitati…”
disse, per poi andarsene com’era venuta, mentre la risata di Sirius eccheggiò
nel primo piano.
Degli altri ragazzi che dire?
Trasfigurazione fu l’apice della gloria di James che trasfigurò la McGrannit in
una coppa in vetro rosso con incisto in oro il blasone di Grifondoro, neanche a
dirlo Minerva oltre ad essere colpita dalla difficoltà dell’incantesimo - dovuto
non solo alla trasformazione di un essere umano, organico, in qualcosa di
inorganico ma addirittura usando più materiali assieme- fu quasi commossa dalla
scelta del soggetto. Enif, Lily e Remus se la cavarono egregiamente nonostante
la bruna fosse convinta che la sua teiera-McGrannit l’avesse guardata arcigna.
Il quarto giorno di esami fu
dedicato ad antiche rune, per la gioia di Enif che finì l’esame in un’ora delle
due previste, Remus a ciò commentò dicendo che Enif oramai pensava in rune.
E di divinazione, corso seguito
da pochissime persone, tempo che i malandrini usarono per prepararsi all’esame
di astronomia del giorno dopo.
Remus era, suo malgrado, un asso
in astronomia ma nonostante questo quasi esplose a ridere in faccia
all’esaminatore quando gli chiese, come domanda per assicurargli un Eccezionale
con lode, un argomento del terzo anno: come si svolgono e come influiscono le
fasi lunari.
L’ultimo giorno della prima
settimana fu dedicato a pozioni. Quello fu il giorno in cui Lily venne messa al
corrente delle “penne malandrine” e si trovò a suggerire metà compito a tutti
gli amici.
Di seguito ci furono
incantesimi, cura alle creature magiche, storia della magia e per ultimo difesa:
l’esame più aspettato e temuto dagli studenti.
I ragazzi stavano rileggendo gli
ultimi appunti prima dell’esame scritto, al pomeriggio si sarebbe tenuto la
prova orale… l’ultima….
“Cosa credete che ci chiederà?”
chiese in ansia Mary avvicinandosi ad Enif.
“Che ne so…” sbottò Sirius.
“Ehi non arrabbiarti, siete voi
quelli che di solito sanno sempre tutto…” sorrise incerta “beh… in bocca al lupo
ragazze…” disse poi alle amiche prima di allontanarsi.
“Ti sembra carino rispondere
così alla gente?” chiese Enif, pur capendo l’ansia in cui versava tutto il
corso.
“Scusa… è che il compito lo ha
scritto McSorar… non mi sorprenderei di qualche tiro mancino…”
“Ciò che mi preoccupa è il
colloquio…” disse leggermente Remus “McSorar mi odia dal giorno in cui mi ha
scoperto…”
“Remus! Per l’amore del cielo!”
esclamò Lily “Sei il migliore del nostro anno! Il migliore! Fagli vedere chi sei
a quell’Auror fallito!” la foga di Lily fece sorridere tutti, alleggerendo il
morale degli amici.
Peter sospirò pesantemente
cercando di darsi coraggio quando McSorar cominciò a chiamare gli studenti
all’interno dell’aula.
“Questo è l’ultimo… andiamo!”
spronò James con un sorriso.
♦♦♦
Remus entrò con il cuore in
gola, McSorar gli lanciò uno sguardo gelido, il ragazzo ringraziò il fatto che
fosse l’esaminatore a correggere i compiti e non il professore. Osservò il mago
del ministero: era alto e alquanto imponente, uno di quegli uomini che Sirius
definiva “armadi a due ante”, al petto aveva appuntata la spilla degli Auror.
McSorar gli si avvicinò, Remus fu certo che stessero guardando lui, il suo cuore
sprofondò capendo che non solo McSorar ce l’avesse con lui.
Enif osservò il testo che
appariva davanti ai suoi occhi, legge velocemente le cinque domande:
1.
Tra le creature oscure trattate ve ne sono due simili eppur diverse tra
loro, in grado di essere sconfitte da un solo incantesimo. Quali sono creature?
Quali caratteristiche hanno? Qual è questo incantesimo?
2.
Maledizioni senza perdono: tipologie, effetti, analisi e rimedi.
3.
Inferi, cosa sono e come combatterli.
4.
Attacchi di draghi? Come difendersi.
5.
Brutti incontri in Grecia. Spiega come il mago Bjorn Langmann sconfisse
un Ecantonichiri.
La ragazza ringraziò la sua
buona stella, gemma sul muso di Pegaso, che le aveva suggerito di ripassare il
passaggio sui draghi prima di entrare.
Si guardò attorno: Sirius si
grattava la testa poco convinto, Lily aveva già cominciato a scrivere, Peter era
in stato di panico da foglio bianco, James stava scribacchiando qualcosa mentre
Remus fissava la parete davanti a lui. Enif aggrottò le sopracciglia, non era
normale, non c’era stato giorno in cui Remus non fosse stato calmo, lo osservò
così intensamente che il ragazzo se ne accorse voltandosi verso di lei. Negli
occhi dorati c’era una tristezza che Enif aveva già visto, la ragazza mosse
leggermente il capo verso McSorar e l’esaminatore, Remus annuì appena. Enif
scosse la testa contrariata alzando gli occhi al cielo, gli mostrò un pollice
alzato pensando intensamente “Fagli vedere chi sei, Moony!”. Remus sorrise
appena un po’ confortato, guardò il foglio del compito, sorrise appena nello
scorrere le domande e si mise a scrivere.
♦♦♦
“Ma dove diavolo era scritta
quella cosa sui draghi?” chiese Peter affranto.
“Era in uno degli appendici…
della serie “Incantesimi semplici che ti possono salvare la vita…” per fortuna
ieri Remus me lo ha fatto ripassare a forza…” disse James contento. Il
licantropo non rispose, limitandosi a camminare affianco agli amici.
“Remus va tutto bene?” chiese
Enif avvicinandosi.
“Sì… non preoccuparti…”
“Sicuro? Avevi una faccia…”
Remus scosse appena la testa…
“Sono Auror…” disse
semplicemente.
♦♦♦
Il pomeriggio non fu
semplicemente lungo… di più… Sirius fu il primo ad uscire incolume, più o meno,
dall’esame che l’aveva visto combattere con un Ly Erg, un folletto gallese
vestito da soldato e con le mani sporche di sangue. Lily invece uscì trionfante
inveendo contro l’esaminatore che le aveva tirato un serie innumerevole di
trabocchetti. Seguì Enif che pur essendo entrata su gambe malferme era uscita
gioconda felice che il suo Patronus avesse deciso di prendere un forma definita
proprio quel giorno, confessò a Lily che per farlo si era immaginata sposata a
Sirius.
A questo punto venne il turno di
Remus.
“Ben arrivato Signor Lupin, la
stavamo aspettando…” esordì McSorar con un ghigno che non presagiva nulla si
buono, il ragazzo lo fissò negli occhi deciso a non abbassare lo sguardo per
nessun motivo. Se McSorar voleva cercare una belva l’avrebbe trovata solo dietro
ai suoi occhi, lontano dove nessuno riusciva a vederla.
“Salve Signor Lupin, sono
Benjamin Owlett… Tristan mi ha parlato di lei…” il ragazzo mantenne la calma.
“Piacere di conoscerla, Signor
Owlett…” disse fingendo di ignorare il significato delle parole dell'uomo.
♦♦♦
Erano passati quasi settanta
minuti da quando Remus era entrato.
“Lo staranno torchiando…”
borbottò Peter sconsolato.
“Non è giusto però… In questo
momento Remus è uno studente come tutti gli altri…” commentò tristemente Lily.
“Credo che McSorar abbia detto
al Signor Owlett di Rem…” disse appena Enif.
“Dici?” Peter era sorpreso,
Silente aveva fatto promettere ad ogni professore che fosse a conoscenza del
segreto di Remus di non rivelarlo mai fintanto il ragazzo era ad Hogwarts.
“Lo credo anche io… hai visto
che occhiate gli lanciavano durante lo scritto?” commentò James.
♦♦♦
Remus ansimò schivando
l’incantesimo di McSorar. Il signor Owlett dopo le domande teoriche aveva
chiesto a Remus se aveva voglia di fare un piccolo duello per saggiarne le
capacità pratiche, Tristan si era subito offerto come avversario, ed in quel
momento il duello era arrivato alla mezz’ora di durata. Remus parava, schivava
ma non si era azzardato ad attaccare una sola volta, Owlett lo fissava in
silenzio, mentre McSorar continuava il suo attacco furioso.
Remus vide l’attimo di
smarrimento del professore all’ennesimo incantesimo schivato, approfittò di
quella disattenzione per schiantarlo. Owlett sorrise appena avvicinandosi
all’ex-collega.
“Signor Lupin, mi può dire
perché non ha mai attaccato?”
“Non attaccherei un insegnante,
signore, ne un'altra persona se non fosse estremamente necessario…” Owlett fissò
Remus negli occhi, i due si osservarono per un attimo. Owlett sorrise.
“Per vivere da umano ci vuole
coraggio, ragazzo. Soprattutto per vivere da brava persona… Innerva…”
disse poi facendo rinvenire McSorar.
“Per me può andare signor Lupin…
e buona fortuna… per tutto…” sorrise appena l’uomo. Remus annuì appena.
“Grazie…” disse prima di uscire.
“Ma Benjamin… lui è…”
“Lo so Tristan… me l’hai detto…
ma è inutile combattere contro un mostro che non esiste, quel ragazzo è il primo
a combattere contro quella natura di se stesso… Chi è il prossimo?”
“Minus Peter…”
“E com’è?”
“Un’imbranato…”
“Credi che la prova di Bucca
potrebbe andar bene?”
“Se non riuscisse a ricordarsi
che per calmare quell’Hobgolblin basta del pesce e della birra sarebbe davvero
una causa persa…”
♦♦♦
James uscì trionfante.
“Sai Rem, quando ho detto che
volevo fare l’Auror come mio padre, il signor Owlett mi ha chiesto se volevo
duellare…” disse il ragazzo allegro.
Gli amici lo fissarono.
“Com’è andata?” chiese Lily
preoccupata.
“Un paio di sortilegi scudo ben
piazzati, un expelliarmus e un levicorpus e McSorar penzolava a testa in giù…”
ridacchiò Prongs. “Owlett ha detto che mi aspetta al corso in luglio” disse poi
con un sorriso che andava da un orecchio all’altro.
“Fantastico… ragazzi vi rendete
conto che sono finiti?” chiese Sirius sorpreso.
“Già… abbiamo concluso i MAGO…”
sospirò Remus.
“Quindi adesso si festeggia!”
rise James. “Peter va a prendere le burrobirre in Cucina… tieni la mappa, Sir
andiamo a preparare la Stanza delle Necessità…”
“La cosa?” chiese Enif stupita
“Ti ricordi quella stanza che
dicevamo di non trovare… ecco, quella che appare quando hai bisogno di
qualcosa!” rise “Forza! Via con i festeggiamenti!!!”
♦♦♦
Meno di un’ora dopo erano tutti
nella fantomatica Stanza delle Necessità, o meglio tutti tranne Peter… il
ragazzo arrivò poco dopo, a mani vuote.
“Ragazzi…abbiamo un problema…”
“Cosa?”
“Stavo venendo qui… sapete
portando le burrobirre era difficile controllare attentamente la mappa… sono
riuscito solamente a chiuderla quando ho visto arrivare Gazza…”
“Ti ha messo in punizione
l’ultimo giorno di scuola?” chiese sorpreso Sirius, scandalizzato dalla perfidia
del custode.
“No… ma mi ha requisito le
burrobirre …”
“Cosa vuoi che importi…”
“E la mappa…”
“COSA?!!!”
Il ragazzo si guardò le punte
dei piedi imbarazzato…
“Non l’ha vista in funzione
però… crede sia qualche manufatto strano e pericoloso, l’ha chiusa in archivio…”
James fissò il nulla davanti a
loro.
“Andrete a riprendervela?”
chiese Enif preoccupata. I quattro ragazzi si guardarono.
“A cosa può servire la mappa di
Hogwarts una volta usciti da qui… si parte domani…” cominciò James con un
sorriso.
“Volete lasciarla a Gazza dopo
tutta la fatica che abbiamo fatto?” chiese sorpreso Remus.
“Non a Gazza… alle generazioni
future!” rise Sirius.
“Già ai prossimi combina guai
che passeranno di qui…”
“Ai nostri eredi!” conclusero
Potter e Black.
Enif e Lily si guardarono
alzando le spalle.
“Quindi non è un problema?”
chiese Peter sorpreso.
“No, Peter! Solo una scelta del
Fato!” ridacchiò James passandogli un braccio attorno alle spalle.
Un rapido aggiornamento mentre gli esami infuriano ^^
Eccoci qui al penultimo capitolo... beh diciamo
l'ultimo dato che l'epilogo conta poche pagine... allora a questo proposito apro
un sondaggio per tutti i lettero/recensori ecc... (rispondetemi via mail o via
recensione è uguale XD)
Il seguito di Safely è già in cantiere (ovvero sono
arrivata al capitolo 4) la mia domanda è, dato che volevo postare il primo
capitolo assieme all'epilogo nel prossimo aggiornamento, voi che dite, posto
un'altra storia o continuo di seguito come "seconda parte"?
Bene e dopo questo via alle recensioni!
La Nika |
Come penso ora avrai intuito le romanticherie ricominceranno nei
prossimi capitoli. |
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PrincessMarauders
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Sono felice che i capitoli ti siano piaciuti, penso che James avesse
fatto una proposta pubblica Lily l'avrebbe affaturato, sai come è fatta,
non ama la spettacolarità XD
Peter si se avesse potuto si sarebbe buttato addosso il mantello di
James e se la sarebbe data a gambe.
Ce ne vorrà di tempo prima che Sirius si decida e penso che i Siriussini
non li vedremo purtroppo... |
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fairyelly83
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La ragazzina con i capelli rosa ha al momento 4 anni e quindi Remus
se la vedrebbe un po' brutta XD ma arriverà un po' di romanticheria
anche per lui XD
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hermy101 |
Eccoci qui grazie per continuare a seguirmi ^^
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malandrino4ever
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Grazie del tuo sostegno, eh sì dovremo far in modo che Remus si
vendichi... nessuno sa com'è finito Greyback alla fine che magari posso
far volare la fantasia e farlo finire schiacciato sotto il piedone di
Grop? XD |
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Alohomora |
Ma la Rowling è una mangiamorte! Non ci sono dubbi XD
Alla fine il fattaccio del treno era la prova di fedeltà per Regulus se
non avesse tirato lui il freno lo avrebbe fatto Severus oppure Mulciber...
Ti ringrazio tantissimo del tuo sostegno, aiuto e ispirazione.
Grazie. |
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LilyAle
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Grazie tante della recensione, spero che anche questo capitolo un
po' frenetico ti piaccia. |
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Julia Weasley |
Eccoci qui con i MAGO... adesso gli aspetta il mondo vero. |
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