la piattola di wall-e
Wall-e e la piattola
È lei! È l'unica! È
la sola! ....ed è sola... cosa avrà combinato la piattola
di Wall-e mentre lui è nell'iperspazio a salvare Eve?
Wall-e era partito. Chissà se sarebbe riuscito a salvare
Eve. La piattola lo sperava. Il povero robotino aveva proprio bisogno
di compagnia.
Ma lei non poteva farci nulla. Poteva solo aspettare e sperare. Si mise
a guardare il cielo in attesa del ritorno di Wall-e. E aspettò.
Sperò.
Guardò il cielo. Osservò. Scrutò.
Contemplò. Ammirò. Dopo due giorni perse la pazienza. Era
indistruttibile, certo, ma la noia la stava uccidendo! Quando ormai
stava per andarsene un puntino luminoso apparve nell'azzurro.
L'astronave di Eve? Man mano che l'oggetto si avvicinava la piattola si
convinse che non era un'astronave conosciuta. Era troppo grande ed
aveva una forma troppo strana per essere familiare, quindi forse era
meglio aspettare l'atterraggio per capire se i visitatori fossero amici
o nemici.
Finalmente l'astronave atterrò e ne scesero delle buffe
creature, che camminavano su due zampe, con la pelle verde, la
spina dorsale crestata, grandi teste e grandi occhi gialli sporgenti.
Quello che sembrava il capo, di un verde più intenso, dispose i
suoi soldati intorno a sé e gridò: "In nome dell'
imperatore Ochiram del pianeta Ochiram, della galassia AM1596Q28 del
settore..."
"Capo, perché il nostro pianeta si chiama come il nostro imperatore?"
"non lo so, soldato, taci! Allora, 6Q28...ho perso il filo! La prossima
interruzione sarà punita! In nome dell'imperatore Ochiram del
pianeta[...] Q28 del settore C126948 dell'universo, e in nome della
confederazione degli esploratori intergalattici...[20 minuti
dopo]...per il potere conferitomi dall'imperatore Ochiram e dal suo
primo ministro, il saggio e sapiente Korm, ...[un'ora dopo]... in onore
della regina Mosleridofra, figlia di Synorl della dinastia di Gniroes,
che succedette a...[passano ancora 30 minuti, i soldati si stanno
accasciando al suolo]...io prendo possesso di questo pianeta e dichiaro
guerra a chiunque voglia opporsi!"
La piattola sii risvegliò. Volevano la guerra? Guerra avrebbero
avuto, ma sottovalutavano i loro avversari. Lei aveva l'effetto
sorpresa, era indistruttibile e, soprattutto, aveva degli amici per cui
combattere e sopravvivere. Con questa convinzione si preparò
all'attacco, ma...
"Soldati, queste dichiarazioni di guerra mi sfiniscono! Rientriamo,
l'attacco inizierà doman, anche se non sembra che ci sia
qualcuno per opporsi".
E qui l'alieno si sbagliava. Qualcuno c'era, qualcuno che aveva tutta
la notte per preparare una strategia per distruggere gli alieni.
Il mattino arrivò, un radioso mattino a dirla tutta. La piattola
aveva preparato tutto. Doveva solo aspettare che gli alieni uscissero
dall'astronave.
Finalmente uscirono. La piattola diede loro il tempo di schierarsi e di
rimanere in formazione d'attacco per un po', tanto per illuderli che
non ci fosse nessuno. Nel momento in cui il capo stava per ordinare di
mettersi in marcia per esplorare i dintorni...ZAC! La piattola diede
inizio al suo spettacolo pirotecnico. Mettendo in moto un generatore
fece accendere un vecchio televisore non troppo distante, con una
videocassetta dei tempi andati che proiettava un musical melenso. Gli
alieni, perplessi dall'improvviso rumore, si avvicinarono all'antiquato
televicore. Proprio quello che la piattola voleva. Quando erano
abbastanza vicini...
Tic! Un piccolo detonatore fece scattare la bomba nascosta nella
televisione, infilzando tutti gli alieni con schegge di plastica,
metallo e vetro. La piattola stava iniziando a celebrare la vittoria
con una danza, ma qualcosa si mosse. Un alieno era sopravvissuto!
Il capo degli invasori si stava lentamente rialzando. Era sopravvissuto
grazie ad uno dei suoi soldati che appena in tempo si era messo tra lui
e la bomba. Ed ora aveva tutta l'intenzione di vendicare il povero
subordinato, uccidendo chi aveva annullato la sua squadra. Si
guardò in giro: doveva pur esserci una qualsiasi forma di vita
senziente, la bomba non poteva essersi piazzata da sola. Dopo un
po', la scorse sulla cima di un mucchio di rifiuti.
"Tu! Tu hai ucciso i miei uomini!"
"Bzzz"(Trad."La loro stupidità li ha uccisi")
"Come osi! Mi vendicherò su di te!"
"Bz-z"(Trad."Provaci se ci riesci")
L'alieno tirò un colpo con il fucile. Non aveva calcolato
che la piattola era un bersaglio troppo piccolo per essere colpito.
Perse in questo modo tutti i proiettili. Corse verso la piattola
tentando di usare la sua arma come una mazza. All'improvviso, la
piattola era sul fucile e stava correndo verso il calcio. Così
fulmineamente da non dare all'alieno il tempo di difendersi, gli
saltò sulla faccia e piantò tutte e sei le zampine
nell'occhio destro, accecandolo. Ma prima che potesse fare lo stesso
con l'altro occhio, l'alieno con ul colpo di mano la fece cadere e la
schiacciò col calcio del fucile.
"Ho vinto! Piccola bestia, speravi forse di battere l'intelligenza
aliena? Soccombi ora come vendetta per la morte dei miei soldati!"
L'alieno aveva vinto. La piattola era lì, stesa al suolo, uccisa
da un colpo non convenzionale di fucile. Che fine avrebbe fatto la
Terra? Quando Wall-e ed Eve fossero tornati cosa avrebbero trovato?
Ma questo all'alieno non interessava. L'unico sentimento per lui in
questo momento era la gioia per la vendetta, ed il senso di trionfo per
essere l'unico dominatore del campo di battaglia. Quel territorio era
ormai terra destinata agli abitanti del suo pianeta, l'unica creatura
terrestre era stata uccisa. Ma qui si sbagliava. Avrebbe dovuto
guardarsi meglio le spalle. All'improvviso, nel punto in cui era
caduta...
SDEUNG! La piattola rimbalzò in alto. Aiutandosi con una vecchia
fionda, schizzò verso l'alieno, arrivando dietro al suo collo
con la velocità di un proiettile. Nel momento in cui si
schiantò, si sentì un leggero cric, e poi la piattola
ricadde dentro un barattolo per terra. L'alieno urlò di dolore.
Probabilmente il colpo gli aveva spostato una vertebra.
"Ah, il dolore è troppo forte! Ma perché non sei ancora morta?"
"Bzbzzzz. Bzz-zzbz"(Trad. "Sono indistruttibile:non puoi schiacciarmi"
"Ah, i nemici di questo pianeta sono imbattibili! Torno al mio pianeta,
anche se dovrò chiedere pietà all'imperatore!"
E con questo l'alieno si trascinò con le ultime forze che gli
restavano verso l'astronave, che poco dopo ripartì, sparendo ben
presto tra le nuvole. La piattola la guardò allontanarsi nel
cielo sereno, fino a che non divenne un minuscolo puntino. Poco dopo la
sua scomparsa ne vide apparire un altro. Stava forse ritornando? Non ne
aveva ancora avuto abbastanza? Nel corso dei minuti però si
accorse che non era la solita mavicella. Questa era una nave immensa,
piena di finestre. Chi poteva essere? Quando si aprirono le porte
capì immediatamente. I terrestri! Allora Wall-e ed Eve erano
tornati!
Li individuò in mezzo alla folla e si slanciò verso
l'amico. Lui la prese sulla sua mano metallica e la guardò
ronzando con aria interrogativa. Voleva sapere cosa era successo
durante la sua assenza.
"Bzz
zzz zzzzzzzzz..."(Trad. "Niente...proprio niente....")
E da lì cominciò una lunga serie di giorni felici per terrestri, robot e piattole.
THE END
Questa fanfic, per quanto possa valere, è dedicata a Melian_90, una delle migliori persone che si possa desiderare di avere come amiche.
Cara melian_90, questo è il mio regalo ufficioso per te. Te
l'avevo promessa da tanto ormai, ci volevano solo gli interminabili
viaggi in treno per convincermi a buttarla giù! Spero che
resteremo amiche per molto altro tempo, nel frattempo questa storia
è tua, come ringraziamento per avermi convinto a vedere Wall-e
(anche se ci sono altri film per cui dovrei vendicarmi....) TVB!
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