Nothing
else
matters
~ 100
Clark
and
Lois.
Sfida
con Kò,
a cui dedico tutte le cento frasi.
Clois
power! <3
1.
Ordine
Ogni
volta che guardava la sua scrivania si domandava come potesse essere
tutto così meccanizzato alla perfezione: dal barattolino di
evidenziatori, a quello dei fogli di carta.
«Sono
una persona che pretende ordine nella propria vita,
Smallville»
si giustificò una volta, quando glielo chiese.
«Hai
scelto la persona sbagliata allora, Lois.»
2.
Schianto?
«Se
credi che quella camicia bianca, quei pantaloni di pelle e quel paio
di scarponi neri presi in prestito dal musical di Grease
ti
rendano un tipo da schianto beh...» indugiò Lois,
trovandosi ad
ingoiare un boccone amaro. «... Hai fatto bene i tuoi
conti.»
3.
Eroe
“Ogni
volta che avrai bisogno di me, ci sarò...”
Disse
una volta Clark, con un tono talmente dolce da apparire quasi
surreale. Lois però, per quanto affascinata da quelle
parole, non si
convinse mai della loro reale veridicità: prima di tutto il
mondo,
la salvezza dell'umanità era nelle sue mani. Quel pensiero
ogni
tanto la intimoriva, eppure aver sposato un eroe significava anche
quello: essere pronta ad accettarlo, senza timori.
4.
S. Valentine Day
«Portami
un altro pacchetto di cioccolatini a forma di cuore e lo rimpiangerai
per il resto della tua vita.»
Aveva
detto Lois, catalogando quell'assurda festività con una sola
parola:
inutile.
«Allora
non ti dispiacerà rinunciare al ciondolo allegato
all'interno...»
Lois
arricciò il naso: non si rifiutava mai un regalo,
soprattutto se di
valore.
5.
Relax
L'ultima
cosa che aveva sentito erano le mani di Clark, delicate come una
carezza, che si erano insidiate prepotentemente fra i suoi capelli,
annodando tra le proprie dita i suoi boccoli: per quella sera i
protocolli da risistemare in archivio potevano aspettare.
6.
Scuse
Quella
del “Ti è
andata una cosa nell'occhio” era
la scusa più
vecchia del mondo, era risaputo. Eppure, lasciò che Clark
s'avvicinasse, per sfiorare con beata innocenza la sua ciglia e
poi... Ebbe come l'impressione che qualcosa le fosse andato anche
sulle labbra.
7.
Occhiali
Non
aveva mai notato quanto quegli occhiali calzassero alla perfezione
sul viso squadrato di Clark... Quella sera avrebbe dovuto continuare
il suo articolo e non fissare la montatura dimenticata dal ragazzo
sopra la sua scrivania, diamine!
8.
Sfogarsi
La
feriva, continuamente. Non sapeva che confidandole il suo vecchio
amore, stava infierendo. Ma non importava, se questo lo faceva stare
meglio.
9.
Serietà
«Non
esiste nulla di più divertente di un dipendente del Daily
Planet
vestito da contadino, Smallville»
Lois
lo squadrò da capo a piedi, ridendo tra sé e
sé.
«Lois,
gradirei molto se ti dimostrassi una certa
serietà.»
Il
ragazzo sospirò e Lois dovette convenire rispondendogli di
rimando:
«Abituati, mio caro: non lo sono mai.»
10.
Silenzio
Si
era abituato al suo sproloquiare dopotutto, anche se in molte
occasioni ne avrebbe fatto volentieri a meno. Adesso che la vedeva
dormire al suo fianco, però, iniziava ad apprezzare anche i
suoi
silenzi.
11.
Chiarimenti
«Chiariamo
una cosa, Kent: quando ti ho visto morente e ti ho detto che ti
amavo, non intendevo davvero»
ciarlò Lois, con il suo solito
fare nervoso. «Dicevo sul serio.»
12.
Dipendenza
Avrebbe
fatto volentieri a meno di Lois, se non la necessitasse al suo fianco
per un periodo di tempo diversamente lungo... Ad esempio, tutta la
vita.
13.
Aforismi
Non
credeva di poter resistere molto a lungo, davanti il suo
indiscutibile fascino. Si sarebbe affidata al vecchio Oscar
Wilde
– quel giorno aveva
rispolverato la soffitta, ne era venuto
fuori il vecchio libro degli Aforismi
del suddetto autore –
e al suo proverbiale motto: il
modo migliore per resistere ad una
tentazione è cedere ad essa.
Era
colpa di Wilde,
non sua, beninteso.
14.
Scuse
«Ti
avrei volentieri portato l'articolo Tess, ma ero troppo impegnata
a...» cadere come
una pera cotta tra le braccia di Clark Kent?
«Seguire una pista. Dolce.»
Tess Mercer fece una
strana espressione. «Intendevo dire... Buona!
Molto buona.»
15.
Rivincita
Fino
ad alcuni anni prima, non avrebbe scommesso nulla circa una
plausibile relazione tra lei e Smallville: Clark sembrava eternamente
innamorato di Lana Lang... E come dar loro torto? Erano la coppia
perfetta, la gente li vedeva già convolare a giuste nozze.
Lois
scoprì il sapore della rivincita quando Clark le mise al
dito una
fede nuziale, sorridendo per lei,
esclusivamente
per
lei.
16.
Dubbi
«Mi
chiedo perché Cenerentola non sia tornata indietro a
riprendere la
sua stupidissima scarpetta» si chiedeva Lois, sfogliando il
vecchio
libro di favole. «Smallville, tu me l'avresti mai
raccolta?»
Clark
si voltò, rinnegando placidamente con il capo.
«Avresti
mai dimenticato una scarpetta di cristallo?»
Lois
allora sorrise: «Mi fa piacere che per una volta siamo sulla
stessa
lunghezza d'onda, Kent.»
17.
Respiro
L'aveva
sentita spesso respirare accanto a lui, ma sentirla alitare sul suo
collo era tutto un altro paio di maniche.
18.
Pensieri
Clark
rientrò in casa in quel momento, dietro di lui solo lo
sbattere
controllato della porta principale. Lois cercava di imparare a
cucinare, eppure, alzando gli occhi e trasportandoli sulla figura
austera di suo marito che le dava le spalle, non poté fare a
meno di
notare il paio di jeans che lasciava poco e nulla all'immaginazione.
Per
fortuna non aveva il potere di leggerle nel pensiero.
19.
Minaccia
«Chiariamo
una cosa, Smallville: mi chiamo Lois Lane e tutti gli uomini che
ritardano agli appuntamenti, sono uomini morti.
Chiediti
perché non si sono più fatti sentire.»
Sorrise
bonariamente Lois, con tono di falsa benevolenza: una minaccia che
Clark avrebbe fatto meglio a non ignorare.
20.
Eco
Discutevano
per un motivo che ormai avevano completamente dimenticato, poi, d'un
tratto, le parole si annullarono: a quel punto era l'eco dei baci ad
avere la meglio.
Note:
Okay,
questa impresa mastodontica è una mia opera... Si vede? XD
Cento
frasi Clois – beh, non sono esattamente frasi, più
che altri brevi
spezzoni di vita ordinaria e coniugale – ne
posterò venti ogni
volta... Il tutto è nato su faccialibro, discutendo con
Kò :3.
Il
masochismo è una mia virtù – difetto?
XD – miei cari, le Clois
si prestano benissimo a certe cose *_*. Anzitutto, il titolo
è
tratto da una canzone dei Metallica, appunto “Nothing else
matters”, canzone che consiglio vivamente di ascoltare sul
tubo.
Alcune
frasi prendono spunto da episodi già trasmessi su Italia 1 o
dalle
puntate che stanno andando in onda in America – alcune
potrebbero
essere spoiler, per chi non segue il telefilm in questo momento
–
altri sono di mia invenzione. Attualmente sono a novanta frasi Clois,
spero di riuscire ad arrivare a cento ben presto... A risentirci per
le prossime venti! :)
Oh,
quasi dimenticavo: grazie a tutti coloro che hanno letto, recensito,
messo nei preferiti/seguite la One shot che ho postato un po' di
tempo fa, intitolata “Coffee
break – Un attimo per sognare”,
thanks, mi ha fatto molto piacere che sia stata così
apprezzata :))
A
presto, Kiki.
|