A mia moglièH.
Perché il prompt è suo, perché le
voglio bene, perché le ho scritto un'e-mail in molto ritardo,
perché lei è mia moglièH e non vedo
perché dovrei avere ulteriori motivi per dedicarle una
fanfiction.
Beh, magari perché scrive bene. Sì, ok, anche per
quello <3.
A painful fairytale
Per un istante si era
quasi illuso che, se anche i suoi sentimenti non erano ricambiati,
perlomeno sarebbero stati compresi.
E poi Keiichirou gli aveva detto che era disgustoso.
Yusuke ricordava quel giorno come fosse stato soltanto il precedente:
piano, quasi con dolcezza, lo logorava dentro.
Sorrideva, rideva, scherzava, parlava con Tachibana – ed
intimamente era un deserto.
In seguito a così tanto tempo aveva creduto di aver
dimenticato, eppure quella frase nauseata di tanto in tanto faceva
visita ai suoi sogni e si sovrapponeva al viso maturo, raffinato ed
affascinante – no, non affascinante: piacevole, forse,
non affascinante! – di Keiichirou.
Ed il ricordo della sofferenza che aveva provato, delle notti che aveva
trascorso abbracciando le lenzuola, piangendo e cullandosi nella
menzogna che Tachibana non avesse davvero voluto dirgli quella cosa,
gli faceva male. Bruciava sul petto, un po’ più a
sinistra, laddove batteva un cuore che sperava di essersi lasciato
indietro la prepotente emozione sbocciata nei confronti di Keiichirou.
Eppure, quando sentiva la voce gentile di Tachibana, quando lo guardava
negli occhi ed avvertiva quanto gli dispiacesse aver avuto un
comportamento così immaturo anni prima, lo perdonava ed era
un po’ come sanare, almeno in parte, la sua ferita
– e negare d’amarlo diventava una sciocchezza.
E si crogiolava in quella favola di bugie, nella quale Cenerentola
attendeva invano che il principe le riportasse la scarpetta dimenticata
ad un ballo, durante il quale egli le aveva detto d’essere
rivoltante – ma quello era un dettaglio insignificante:
com’è ovvio, qualcosa di tanto crudele non poteva
appartenere al lieto fine d’una fiaba, come peraltro non era
consentito alla consapevolezza che, per quanto Cenerentola potesse
attendere, il principe non l’avrebbe mai amata.
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