kevin
Okay
sinceramente non so che dire. Spero vi piaccia questa
one_shot sui Jonas. Ho già finito un'altra one shot su Jemi
che pubblicherò a breve e poi passerò ad una
storia con più capitoli.
Spero vi piaccia e aspetto con ansia commenti :)
Baci Thrix.
Forever
& Always
Alzò piano la testa, cercando in tutti i modi di
ricacciare
indietro le lacrime.
Sperava con tutto il cuore che il ragazzo
davanti a lui non notasse i suoi occhi lucidi, dietro gli spessi
occhiali.
-Dammi la mia chitarra Jake!-
Esclamò con voce acuta, quasi da bambino. Jake
rise di
gusto, passando la chitarra ai suoi seguaci.
I ragazzi più
stupidi ma anche i più pericolosi di tutta la scuola.
I
cosiddetti "bulli".
-Perchè sennò che mi fai... quattrocchi?-
La maggior parte degli studenti presenti nel corridoio
risero, trovando
tutto molto divertente, mentre l'altra minoranza guardava la scena in
silenzio, non avendo abbastanza coraggio per intervenire.
Kevin Jonas
strinse i pugni, umiliato.
Non aveva mai capito perchè avessero
iniziato a tormentarlo, nè perchè avessero preso
di mira
proprio lui.
Lui che
si faceva sempre gli affari suoi.
Lui che
non rispondeva mai per paura di offendere qualcuno o perchè
troppo timido.
Lui
che adorava leggere e sognava di esplorare luoghi fantastici.
Lui
che amava passare pomeriggi interi solo con la sua chitarra.
Lui
che era profondamente religioso.
Lui
che andava in giro vestito con camice e scarpe eleganti.
LUI.....
semplicemente troppo buono.
-E' meglio per te se chiudi un pò quella fogna,
Jake Brown!-
Un dodicenne spuntò dalla folla, deciso.
Il suo fisico magrolino
non era nemmeno paragonabile a quello muscoloso dei bulli, ma il suo
sguardo lasciava intendere quanto fosse coraggioso e determinato a
difendere suo fratello.
-Oh! Ecco il fratellino. Manca quello più piccolo
e poi la banda degli sfigati è al completo!-
Altre risate si diffusero nel corridoio.
-Lascia stare Nicholas! Ha solo nove anni!-
Esclamò Joe minaccioso.
Brown fece un passo verso di lui, serio.
-Decido io con chi prendermela! E... -
Classica pausa ad effetto. Adorava interrompersi
così, lasciando tutti con il fiato sospeso.
- Non... azzardarti... mai più... a dirmi di
stare zitto... per difendere
il tuo stupido fratello! -
Il dodicenne scattò in avanti, fuori di
sè.
Nessuno
poteva permettersi di offendere la sua famiglia e i suoi fratelli.
Nessuno.
Jake era già pronto. Lo spostò
velocemente e con una spinta precisa, lo fece cadere disteso sul
pavimento.
Solito copione:
- Quei tipi infastidivano Kevin.
- Joe difendeva suo fratello, mettendosi contro ragazzi di
quattro anni più grandi di lui.
- Joe le prendeva...
Tutti risero alla scena. Il più giovane dei due
fratelli si
rialzò, rosso di vergogna e rabbia. Era stanco di queste
continue persecuzioni. Non gli era mai interessato essere preso in giro
perchè aiutava suo fratello definito da tutti sfigato.
Ma, anche
se non lo avrebbe mai abbandonato, iniziava a non farcela
più.
Lui era il clown di famiglia e sorrideva sempre, ma spesso si ritrovava
a pensare come sarebbe stato essere ammirato, venerato... dagli altri
ragazzi.
Scosse la testa, schifato dai suoi stessi pensieri.
Preferiva vivere cento volte la sua vita che una volta quella di Jake.
- Credi sia da coraggioso prendersela con qualcuno
più piccolo di te?-
Una voce dolce, da bambino, fece voltare tutti. Nick Jonas
stava in
mezzo alla folla, lo sguardo fiero e serio. Aveva solamente nove anni,
ma la sua maturità e la sua intelligenza raramente venivano
raggiunte dalle persone, figuriamoci dai bambini della sua
età.
Derek rimase un attimo spaesato da quel bambino così piccolo
e
grande allo stesso tempo. Brown però si riprese quasi subito
e
sorridendo tranquillamente, si avvicinò minaccioso a
Nicholas.
Due ragassi si misero immediatamente davanti al loro
fratellino
più piccolo.
La scena non era delle più belle. La banda
di Jake osservava il suo capo, pronta
a intervenire ad un suo cenno.
Dall'altra parte due ragazzi osservavano i bulli, i muscoli pronti a
scattare, mentre il bambino dietro di loro fissava la scena, impaurito.
Kev
aveva il terrore che potesse succedere qualcosa ai suoi fratelli per
colpa sua e Joe guardava dritto negli occhi Jake, fiero, anche se
sentiva lo zigomo della guancia sinistra bruciare per colpa della
caduta di prima.
-Che succede qui?-
A salvare i tre ragazzi fu una loro insegnante, insospettita
da
tutti quegli studenti radunati nel corridoio. Jake sorrise alla
professoressa, prendendo la chitarra che aveva poggiato per terra.
-Buongiorno signora! Stavamo semplicemente ridando la
chitarra a Kevin-
Che bravo attore che era! Fulminò per un istante
i Jonas, coscienti che se avessero parlato sarebbe stata la loro fine.
-E' assolutamente vero!... grazie Jake- sussurrò
Kevin
riprendendo la chitarra, mentre Joe uccideva Brown con lo sguardo. La
folla si diradò e la banda di bulli si dileguò,
non dopo
aver detto ridendo -ci vediamo presto, amici cari!-
Si allontandò anche la professoressa, lasciando i
Jonas soli con la loro umiliazione.
-Mi dspiace ragazzi! E' tutta colpa mia- sussurrò
Kevin, tenendo saldamente lo sguardo verso terra.
-Non lo dire nemmeno per scherzo- Joe quasi urlò.
Odiava
quando suo fratello diceva quelle stupidaggini e aveva paura che lui
pensasse davvero quelle cose. Nick mise una manina sulla spalla di suo
fratello maggiore.
-Non è assolutamente vero Kev e tu lo sai! Un
giorno quegli
stupidi non varranno niente, mentre tu sarai una delle persone
più ammirate.-
Kevin sorrise amaramente. Quanto era ingenuo il suo
fratellino.
-Certo! Tra qualche anno noi saremo la band più
fantastica del mondo!
E le ragazze ci verranno dietro sognanti...-
Ed ecco l'altro ingenuo.
-Nessuno ci fermerà... noi rimaremmo sempre
insieme! Forever and always-
Aggiunse Joseph determinato. Sorrise nel vedere la loro forza. Erano
tutto per lui, fratelli e migliori amici. Loro non si buttavano
giù, trovavano sempre il lato positivo di ogni cosa. Come
avrebbe voluto avere la loro grinta, la loro determinazione. Nick e Joe
si allontanarono, mentre
Kevin rimasse indietro con la scusa di prendere un quaderno.
Battè piano la testa contro il suo armadietto, sospirando
pesantemente. I riccioli coprivano i suoi occhi che in quel momento
facevano scorrere calde lacrime.
Lacrime amare...
Il suo sguardo si posò sulla sua chitarra. La
musica. La sua vita.
Le parole di Joe gli rimbombarono in testa.
"Noi saremo la band più fantastica..."
Sospirò asciugandosi gli occhi. Suo fratello
aveva ragione.
Ce l'avrebbero fatta. Ce l'avrebbe fatta grazie alla musica... Prese la
chitarra e sorridendo dopo tanto tempo, si avviò verso il
corridoio deserto, raggiungendo i suoi fratelli, pronto per iniziare
una nuova vita con loro.
Per sempre insieme.
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