Aprì quel cassetto della scrivania del mio ufficio quasi per sbaglio, cercavo dei documenti e mi ritrovai davanti agli occhi tutt’altro. Sorrisi, ripensando a quella serata a quello che aveva significato e a tutto quello che aveva portato. Chiusi il cassetto e mi diressi in soggiorno.
“Ehi Kateeee!”
“ Jack? Dove sei?”
“ Chiudi gli occhi sono in soggiorno.”
La vidi avanzare verso di me, seguiva la mia voce, gli occhi chiusi, un braccio teso in avanti e l’altro appoggiato sulla sua meravigliosa ed enorme pancia.
“Lo sapevo che avevi una sorpresa per me!” disse con un sorriso soddisfatto e con la consapevolezza di avermi scoperto. La consapevolezza di conoscermi meglio di chiunque altro.
Avanzai verso di lei sorridendo a mia volta mettendole un braccio intorno ad un fianco.
“Apri gli occhi.”
Guardò verso quei due biglietti, incredula.
“Dove li hai trovati?” Mi chiese stringendomi una mano. “ Sono i biglietti per il concerto dei Drive Shaft a cui non siamo mai stati!!!”
Mi avvicinai di più a lei, ora cingendola con tutte e due le braccia.
Mi guardò negli occhi sorridendo. “ Non posso credere che per tutti questi anni hai finto di amare i Drive Shaft !”
“ EHI, ehi, ehi! Non ho mai detto che non mi piacessero. Semplicemente, sono contento di aver sbagliato strada quella sera!”
“Anche io. E’ stata una delle serate più belle della mia vita … la più bella a dire la verità!” Sorrise dolcemente, cercando di alzarsi sulle punte per darmi un bacio.

I ricordi di quella serata erano ancora vividi, come fotografie di noi impresse a fuoco nella mente. Lei con un vestito blu notte fino al ginocchio e i capelli raccolti che mi aspettava sotto casa, il nostro discutere amichevole su quale strada prendere, le nostre risate quando ormai ci eravamo accorti di esserci persi, la brezza estiva che le scompigliava i capelli mentre passeggiavamo sul molo e il nostro primo bacio, improvviso e desiderato, in quel giardino di Los Angeles talmente fitto di alberi da sembrare una foresta.
“Avevamo tutta una nuova vita davanti.”
Presi la sua mano nella mia e la poggiai sul suo ventre. “ E un’altra in arrivo a completare la nostra.”