Don’t leave in this way
Eric... un nome. Tante emozioni. Amore
e odio e pianto e dolore ed emozioni e ancora amore. Brividi lungo la schiena.
Questo provocava quel nome in Bridget.
E non c’era nessun: “Passerà”- “Te lo
scorderai”- “Gli amori passano, le amicizie restano” nè nessun’altra
consolazione delle sue amiche che servisse a calmare il vortice in cui era
caduta, quel vuoto incolmabile che solo lui poteva riempire.
Nessun altro ragazzo. Avrebbe ricevuto
ancora quegli sguardi voraci da parte dei ragazzi e avrebbe ancora intuito i
loro pensieri inconfessabili. Ma niente sarebbe stato più come prima, quando
ancora sognava l’amore ma non lo conosceva.
“Si può perdere la fiducia
nell’amore a quindici anni? Evidentemente sì, Bee, perchè è quello che stai
facendo tu...”.
Se lo diceva e se lo ripeteva. Non
voleva che fosse così, non era giusto... che cosa stava facendo lui in quello
stesso istante? Si era addormentato anche una sola volta pensando a lei?
Chiedendosi a sua volta dove fosse, cosa facesse, se lo pensasse? Era mai stata
al centro dei suoi sogni? Si era pentito di averla lasciata?
|