Trinity
Nonostante la serietà del titolo ... Di serio questa fic ha ben poco! ^_^
Ho finito di vedere da poco l'anime di Trinity Blood, ed anche se
è un pò un incrocio tra Hellsing e Trigun, mi è
piaciuto da matti! Spero in un continuo, ma non so se accadrà
mai ...
Finora ho letto solo il primo volume del fumetto, spero di aver
azzeccato nomi e caratteri, in tal caso, ditemelo, dato che ho in mente
un'altra fic su questo anime, così non farò altri errori.
Ah, la storia è ambientata, ipoteticamente, qualche mese dopo la fine dell'anime, con Abel e Yon in viaggio.
- Blasfemo. -
Il bar interno della Santa Sede quella mattina era quasi deserto. La
maggior parte dei preti e delle suore erano intenti a completare i
preparativi per l'incontro tra il Santo Padre e l'Imperatrice, e che si
sarebbe tenuto a breve. La prima visita ufficiale per la Signora dei
Methuselah a Roma, capitale delle forze dei Terran, per discutere del
futuro e delle collaborazioni tra i due regni. Un passo storico nel
raggiungimento della pace tra le due razze.
Nella confusione generale per il grande evento, i locali di
ristoro erano rimasti esclusi da tanta agitazione. Tutti i tavoli erano
vuoti, tranne uno, dove stava, circondata da alcune suore e da un paio
di donne, una delle personalità fondamentali per la riuscita
dell'incontro. Sorella Esthel, regina di Albion, ma per tutti i membri
dell'AX Sorella Blanchett, si gustava un tè tra amiche, per una
volta senza bisogno di pensare all'etichetta di corte, o alla razza di
appartenenza. Sorella Kate aveva appena servito il suo tè
migliore, ottenendo i complimenti di Asta e Lady Fortuna, arrivate a
Roma il giorno prima, in anticipo rispetto alla loro imperatrice. Con loro anche
la giovane Sorella Agnes, che aveva appena accettato un posto di lavoro a
Roma.
-Sarà bellissimo avere un'altra ragazza qui!- Diceva Kate, la
sua figura olografica luminescente per la gioia. -Da quando Ester
è diventata regina, sono rimasta in minoranza schiacciante!
Tutta sola con gli uomini dell'AX.-
-Ma su, Sorella Kate, non dica così! Mi fa sentire in colpa,
come se l'avessi abbandonata. E poi sono quasi sempre a Roma per
impegni diplomatici! Non può sentire così tanto la mia
mancanza! Passo più tempo qui che ad Albion!- Sbottò la
rossina, offesa. Kate sorrise, e le versò un'altra tazza di
tè.
-Ha ragione, in fondo è un pò come prima, quando eravate
nell'AX, e dovevate allontanarvi ogni tanto per le missioni. Ma
è comunque diverso.- Ester accettò il tè con un
sorriso. Asta tese la tazza perchè venisse riempita nuovamente.
Era molto tempo che non partecipava ad una conversazione così
rilassante, e sopratutto, femminile.
-Comunque non può essere così terribile qui solo coi
ragazzi ... E poi c'è la Cardinalessa, non è
totalmente sola ...-
-Questo lo dice lei! La Cardinalessa Catherina è molto occupata,
e ha ben poco tempo per darmi una mano con quei matti! E sopratutto
Padre William è insopportabile!- Si lamentò la suora
olografica, senza però dimenticare di riempire per bene la tazza
che le porgeva Asta. -Pensate, ha anche ripreso a fare esperimenti con
quella sua macchina infernale per trovare le persone!- Gli occhi di
Esthel si fecero grando come due piattini.
-Quale!? Non quella che ha attivato il mio primo giorno qui, vero?-
-Proprio quella.- Sospirò Kate. -Mi farà impazzire, prima
o poi!- Asta, Agnes e Lady Fortuna vennero messe al corrente
dell'"incidente " di Padre Wordsworth in poco tempo, e di altre strambe
invenzioni ideate dal professore.
-E pensate a quello che ha combinato l'altro giorno! Con la sua pipa in bocca, tutto pomposo, ha detto:
"Elementare, che funzionerà, mia cara Sorella Kate. In fondo,
sono un genio, no?"- Raccontava Sorella Scott, imitando alla perfezione
il professore. -Ovviamente poi l'esperiemento non ha funzionato, i
missili equipaggiati su Padre Tres sono esplosi, si è
sparso fumo d'appertutto, e si è acceso l'allarme antinicendio!
Ci abbiamo messo ore ad asciugare il pavimento!- Le risate delle
quattro donne rimbombavano nella grande sala. Esthel, lacrime agli ogli
occhi, trovò solo dopo qualche minuto la forza di parlare.
-Hey! Sapete chi mi fa venire in mente Padre William?-
-Chi?- Chiese Sorella Agnes, vogliosa di scoprire di più sui personaggi con cui stava per lavorare.
-Sherlock Holmes! Pensateci! Pipa, bastone, e passione sfrenata per la scienza!!! Ditemi se non è lui ...-
-Accidenti ... Hai ragione!- Esclamò Kate, dopo alcuni istanti.
Uno scroscio di risa fece quasi tremare le pareti. L'immagine
olografica di Kate di deformò leggermente per il ridere. -Dovevo
arrivarci!!! Quando ancora lavoravamo ad Alvion, non faceva altro che
leggere Conan Doyle! Credo che abbia consumato quei libri!-
-A proposito ... Poi cos'è successo a Padre Tres? Non si
è fatto nulla di male, spero ...- Chiese la rossa, gli occhi chiari colmi di sincera preoccupazione.
-Oh, tranquilla! Quel prete è fatto d'acciaio! In senso
letterale, ovviamanete ...- Rispose Sorella Kate, sempre sorridendo.
Lady Fortuna era però confusa dalla piega della conversazione.
-D'acciaio? Che intende dire?-
-Padre Tres è un robot, Signora.- Spiegò Esthel. La vampira rimase sorpresa.
-Un Robot? Quel bel ragazzo?!- Le donne risero di nuovo.
-Certo che l'hanno fatto proprio bene ...- Commentò Asta, che
aveva sempre trovato tutti i membri maschili dell'AX degni di
più di un pensiero, e Padre Tres non meno degli altri.
-Ed in tutti i sensi.- Annuì Sorella Kate, con un lampo
malizioso negli occhi che non poteva essere confuso con un difetto
d'immagine. Esthel e
Agnes per poco non sputarono il loro tè.
-Cosa ... cosa intende con "in tutti i sensi", Sorella Kate?-
Pigolò appena la giovane regina, mezza soffocata, sperando di
aver capito male l'innuendo. Kate Sorrise, apertamente maliziosa. Asta prese la palla al balzo.
-Intendi che anche lì sotto ...- Kate annuì, e le
due sorrisero con fare complice, ormai alleate nel semplice fatto
di essere donne.
-Ho assistito più volte alle riparazioni di Padre Tres. E posso
assicurare che è stato curato ogni minimo dettaglio della sua
fisionomia.-
-Quindi è proprio un robot maschio, eh?- Chiese Asta, mentre Esthel e Agnes stavano assumendo una carnagione
color ciliegia. Sorella Scott rise.
-Eccome!-
-Ma se vogliamo parlare di maschi, devo dire che il gentiluomo che
è venuta ad accogliere me e la signora Asta aveva un'aria
davvero ...sanguigna.- Aggiunse Lady Fortuna, che si stava godendo
quella conversazione tutta femminile. Erano anni che non aveva
l'opportunità di parlare di uomini con altre donne, e
Methuselah o Terran, quando donne parlano di uomini, non esiste razza.
-Chi? Padre Leòn?- Chiese Kate, leggermente sorpresa. Poi
esplose in un sorriso che sembrava emettere scintille di malizia. - Oh,
certo! Il nostro Padre Garcia De Asturias è l'esempio del macho latino!
Capelli selvaggi, barba incolta ... e giacca lasciata slacciata, giusto
per mostrare al mondo quanto sia virile!- Estel rise.
-Sa, Sorella Kate, credo di non averlo mai visto con l'abito in ordine.-
-Come con le sue cose ... Non hai idea di quanta della sua roba trovo
in giro per il Vaticano, e lui neanche sa come ci sia finita! Un vero irresponsabile ...-
Sbuffò Kate.
-Ora capisco perchè va così d'accordo coi bambini ...- Disse Esthel. Il
nuovo commento scatenò un'altra risata al tavolo.
-A proposito di macho ... Anche Padre Hugue comunque non se la passa
male, da quel punto di vista. Biondo, occhi chiari, spadaccino senza
paura ... Sembra uscito da un romanzo!- Continuò Sorella
Scott, causando un rossare diffuso su zona guance a Sorella Agnes, che
non avenne ignorato da Asta.
-Oh, ma guarda: un tasto sensibile, eh?- La giovane suora fece un cenno di diniego, troppo intimidita per parlare.
-Un momento!- Esclamò Kate. -Tu ti chiami Agnes? Se non sbaglio, hai aiutato Padre De Watteu ad Amsterdam, vero?-
-Non ho proprio aiutato ...- Rispose la giovane con una timida alzata
di spalle. -E' stato più che altro Padre Hugue a salvarmi ...-
-Ooooh! Ma allora qui c'è proprio un cotta in corso, eh?- La
punzecchiò Esthel, facendo un malizioso occhiolino alla
morettina. Agnes arrossì ancora di più. Asta
sbuffò.
-Regina Esthel, non credo che lei sia la persona migliore per fare la furba in questi frangenti ...-
-Eh? Che verrreste dire, scusate?-
-Semplicemente che voi, non sapendo neppure decidere tra due uomini,
non dovreste permettervi di prendere in giro la piccola Agnes.-
-Io? Indecisa tra due uomini? Non ... non vi capisco, Signora Asta ...-
Deglutì nervosamente la rossina, sapendo in realtà
benissimo dove la vampira sarebbe andata a parare.
-Oh, certo. E immagino che il Conte Yon e il nostro caro Padre Abel non
siano un buon punto dove andare a parare, eh, Maestà?- Il volto
di Esthel divenne un tutt'uno coi suoi capelli, un'unica fiammata rossa.
-S ... sono entrambi dei buoni amici. Voglio loro bene, a tutti e due,
ma solo come amici!- Pigolò la ragazza, incapace di dire altro.
Lady Fortuna sorrise.
-Un vero peccato. Mi sarebbe piaciuto molto averti nella mia famiglia, Esthel Balnchett.-
-Ah ... Ehm, g ... grazie ...-
-Ma temo che mio nipote sia troppo immaturo per vivere una relazione
con una ragazza giudiziosa come lo siete voi. In fondo
è ancora un ragazzino, e vi creerebbe un sacco di problemi.-
-Ma no, signora, che dite? Yon è un ragazzo molto responsabile e maturo, mi creda!-
-Grazie sopratutto a lei, signorina. Ma Yon è ancora troppo
impetuoso per il suo stesso bene. E sono molto preoccupata che possa
non tornare salvo dal viaggio con Padre Nightroad. A volte quel ragazzo
proprio sembra che non maturerà mai ...-
-Per favore, Lady Fortuna!- Esclamò Asta, annoiata da quei
discorsi. -Se parliamo di maturità, Abel dovebbe essere buttato
fuori da un finestra!-
-Su questo dò ragione alla signora Asta! Padre Nightroad
è un ottimo membro dell'AX, ma a volte tende ad avere
comportamenti ... a dir poco infantili, ecco.- Annuì Kate.
-Dite pure che è del tutto inaffidabile!- Fece una voce fuori
campo. Le quattro donne e l'ologramma si voltarono di scatto, per
vedere la Cardinalessa Catherina Sforza, accompagnata da
Padre Havel.
-Cardinalessa!- Esclamò Esthel, non preparata all'incontro.
Anche se ora le gerarchie erano diverse, la giovane Regina di Albion si
sentiva ancora uno dei subordinato della donna in abito rosso.
-Sorella Kate ... Esthel! è davvero meraviglioso rivedervi. è da molto che
non ci incontriamo.-
-E' vero, Sua Grazia. Ma prego, si sieda con noi.-
-Molto volentieri.- Sorrise la donna, prendendo posto al tavolo e
salutando doverosamente anche le due vampire. Poi il suo sguardo si
focalizzò su Agnes -Lei devve essere Sorella Agnes. Mi spiace
non avere avuto il tempo di riceverla nel mio ufficio, ma sappia che
siamo molto felici del suo arrivo. E sono sicura che valga anche per
Padre Hugue. Parla sempre molto bene di lei ...- Gli occhi verdi della
giovane suora si illuminarono.
-D ... Davvero?-
-Certamente! Ah, Sorella Kate, spero che ci
sia una tazza di tè anche per me. E un
pò di latte.-
-Ma, certo, Cardinalessa.- Annuì la suora olografica, per poi
rivolgersi all'unico uomo nella stanza. -E per lei, Padre Havel?-
-Purtroppo mi vedo costretto a rifiutare, Sorella.- Sorrise
educatamente il prete. -Ci sono alcuni particolari della sicurezza del
palazzo di cui vorrei occuparmi.-
-Vaclav, non credo che sia necessario. E comunque puoi farlo dopo una
tazza di tè. Sono giorni che non ti fermi un momento.- Lo
rimbeccò Catherina, lanciandogli una delle sue occhiate
più autoritarie, quelle che mettevano in riga all'istante
Abel e Leòn. Ma Padre Havel, "Know Faith" non diede segno di
esserne rimasto affetto, come forse solo Padre Tres avrebbe fatto. E
solo perchè il suo programma non gli consentiva reazioni diverse.
-Ha ragione, Cardinalessa, ma sà bene che non mi sentirei
tranquillo fino a lavoro concluso. Quindi, ora, col vostro permesso,
andrò a controllare che tutte le invenzioni esplosive di Padre
Wordsworth siano state messe sottochiave, e che non tenti nuovi
esperimenti su Padre Tres.- Catherina sospirò, rassegnata.
-E sia. Visto che non posso farvi cambiare idea ...- Havel fece un
leggero inchino. I lunghi capelli scuri ricaddero come un velo attorno
al viso dalla carnagione chiara.
-Con Il vostro permesso ...- Poi rivolse un sorriso alle altre donne al
tavolo. -Signore ... Maestà ... è stato un piacere
incontrarvi.- E con un nuovo inchino, si accomiatò.
-Accidenti! E quello, dove l'avevate nascosto?- Esclamò Asta,
che non aveva tolto lo sguardo di dosso al prete fino a quando non era
uscito dalla stanza. Esthel e Agnes si trovarono nuovamente strozzate
da un sorso di tè, mentre Catherina stava per far cadere la
propria tazza. L'immagine olografica di Kate scomparve a mezz'aria per
qualche frazione di secondo. La nonna di Yon sospirò rassegnata.
-S ... Signora Asta!- Squittì Esthel, imbarazzata per la schiettezza della Methuselah di fronte alla Cardinalessa Sforza.
-Che c'è?- Fece con noncuranza la vampira. -Quello che è
appena uscito è un gran bell'uomo, come gli altri preti di cui
abbiamo già parlato. Sarà giorno, ma ci vedo bene!-
-Ma ... ma ...- Balbettò appena la rossina, per essere zittita dalla Cardinalessa stessa.
-Non c'è problema. Non sono cieca neanche io, e la conversazione
sembra interessante. Ovviamente se foste così gentili da
introdurmici ...- In pochi minuti, la Cardinalessa rideva di gusto dei
commenti sui vari membri maschili dell'AX. -Accidenti! Sorella Kate,
ricordami di comprare a Padre Wordsworth una lente d'ingrandimento e un
cappello per il prossimo Natale!- La suora olografica sorrise.
-Sarà fatto, signora!-
-Questo Padre Havel comunque ... Non è niente male!
Perchè non ce ne avevate ancora parlato, eh?- Ripartì
alla carica Asta, ignorando l'occhiataccia che le lanciavano Esthel e Kate. Catherina sorrise divertita.
-Solo perchè Vaclav è un mio caro amico, non significa
che sia proibito parlarne di fronte a me. Posso assicuravi che nulla di
questa conversazione giungerà alle sue orecchie, se vi
può far stare tranquille.- Esthel e Kate si lanciraono una lunga
occhiata. C'era un motivo ben preciso, se nessuna suora del Vaticano
osava parlare a voce alta di Padre Havel. E di certo non era la sua
posizione dell'AX e la sua amicizia con Catherina Sforza. Una legge non
scritta, che le suore rispettavano, per non essere prese dall'imbarazzo.
-Ecco ... è .... Come dire ... Un pò imbarazzante ...-
Balbettò Sorella Kate, senza davvero saprere come continuare.
-Ecco! Guaddi quel quadro!- Esplose Blanchett, indicando un punto alle
spalle della Cardinalessa. Catherina, Agnes e le due vampire si
voltarono nella direzione indicata da Esthel. Un grande quadro con
rappresentato il battesimo di Cristo troneggiava, circondato da
tendaggi rossi.
-Il battesimo di Nostro Signore.- Commentò la Cardinalessa. -E allora?-
-Gu ... Guardi bene Gesù ...- Pigolò la rossina. Le donne
osservarono attentamente il ritratto, finchè Agnes non emise un
gridolino.
-Sono uguali!- A Catherina cadde il monocolo, non appena la
comprensione colpì anche lei. Capelli scuri, così lunghi
e lisci, pettinati in quella maniera così particolare. I tratti
del viso, magri ma belli. Occhi scuri e profondi in contrato con la
pelle chiara. E un sorriso gentile sulle labbra sottili, contornate da
una barba non troppo lunga, ma molto più curata di quella di
Leòn. La somiglianza tra Padre Vaclav Havel, e la
rappresentazione di Gesù Cristo era imbarazzante. Esthel
deglutì appena.
-Ecco. Ora capite? Parlare di Padre Havel in quel senso risulta ... Come dire ...-
-Un pò blasfemo, ecco.- Completò per lei Sorella Kate.
Vaclav Havel era un gran bell'uomo, ma pensare a lui in termini ...
"non puri", per una suora era un pò come fare pensieri sul
Signore stesso, data la somiglianza. Un lungo minuto di silenzio cadde
sulla stanza. Poi tutte le donne cominciarono a ridere fino alle
lacrime. Catherina si fermò un momento per riprendere controllo
del proprio corpo, scosso delle risa.
-E ... E pensare che non me ne sono mai accorta! Lo conosco da
più di dieci anni, e non ci ho mai fatto caso!- Davvero non ci
aveva mai pensato. Certo questo le faceva comprendere alcuni piccoli
episodi avvenuti attorno al prete. Come una volta che, nonostante
Vaclav non avesse il suo potere dell'invisibilità attivato,
Cardinal Francesco neppure si fosse accorto della sua presenza. O
perchè in seguito le avesse chiesto che ne avesse fatto di quel
bel quadro che aveva in ufficio, pur non essendoci stato assolutamente
nessuno cambio d'arredamento.
Un nuovo scroscio di risa investì le donne attorno al tavolo, e
che andò ad esaurirsi giusto prima che Padre Havel stesso,
Hugue, e due impolverati Yon e Abel facessero il loro ingresso nella
stanza. Kate accolse tutti con un sorriso e battè una mano sulla
spalla di Abel.
-Ma guarda un pò! Il figliol prodigo è tornato a casa!-
-Padre Nightroad!!! Yon!!!- Esclamò Esthel, lasciando cadere la
sedia su cui era seduta per correre dai due viaggiatori. -Ma quando
siete arrivati?-
-Proprio ora!- Sorrise il prete occhialuto, che si stava trattenendo
con tutte le sue forze per non abbracciare la giovane regina. -Abbiamo
avuto qualche problema all'ingresso, ma tutto è andata bene ...-
-Per fortuna c'era Padre De Watteau fuori. Oppure nessuno ci avrebbe
fatti entrare!- Sibilò Yon. Abel lo fulminò con lo
sguardo.
-Non è colpa mia! Ci stavo solo mettendo un pò a trovare la tessera ...-
-Che cosa?! L'hai persa di nuovo?!?- Il ringhio della Cardinalessa
Sforza fece miracolosamente rimpicciolire il prete dai capelli argentei.
-Padre Nightroad! Che razza di figure!- Sbuffò Esthel, a cui
parve che in realtà nulla fossa cambiato. E mentre Abel tentava
di giustificarsi in ogni modo con la rossina e il suo capo, Yon si era
fiondato a salutare la nonna, sorpreso di trovarla a Roma, ma non per
questo meno felice di rivederla.
Hugue intanto si era avvicinato ad Agnes, il volto impassibile, ma gli occhi illuminati di sorpresa.
-Sorella Agnes. Cosa ci fate qui a Roma? E la vostra ferita?- La giovane Sorella deglutì appena, intimidita.
-La mia ferita è guarita perfettamente, Grazie. Sono stata assegnata qui in Vaticano, e sono arrivata solo oggi ...-
-Capisco.- Annuì lo spadaccino. Si voltò come per
andarsene, per poi, come colto da ripensamento, girarsi verso la
ragazza. -Vuole sia io a mostrarle il Palazzo?- L'invito colse un
pò di sorpresa la mora, che però si affrettò a
rispondere.
-Si ... Sicuro, mi farebbe davvero piacere!- Con un breve saluto, la
giovane suora si allontanò a fianco di Padre Hugue, lasciando
dietro di sè uno sbigottito Padre Nightroad.
-Non ci credo! Hugue ha appena fatto un gesto gentile! E con una ragazza!-
-E cosa ci sarebbe di tanto strano, Padre?- Sibilò Esthel, accigliata.
-Ha messo insieme più frasi! Non l'ho mai sentito parlare
così tanto in una volta sola!- Continuò il prete, con
espressione scioccata. La nuova regina di Albion sospirò
qualcosa di intelleggibile dietro ad una mano sul volto.
-In effetti, è la prima volta che vedo Padre De Watteau mostrare
tanto affetto a una persona.. Sorella Agnes deve essergli molto cara
...-
-E brava Sorella Agnes!- Rise Asta, che si era alzata a sua volta a
sedere per salutare Padre Abel, dandogli una sonora (e dolorosa) pacca
sulla schiena.
Decidendo fosse meglio lasciare a godere di questa riunione le
persone rimaste, Catherina si alzò da sedere, e con lieve cenno,
fece segno a Havel di seguirla.
Pochi minuti dopo, i due erano in direzione degli appartementi
della Cardinalessa, Vaclav intento a informare Catherina delle notizie
portate da Abel. Ma la bionda non prestava grande attenzione. L'ultima
parte della conversazione avuta con le altre donne era ancora troppo
fresca nella mente, e la costringeva a fissare il volto di Havel, e a
convincersi ancora di più dell'imbarazzante somiglianza.
-Qualcosa non va, Cardinalessa?- Domandò ad un tratto l'uomo,
leggermente preoccupato per la mancanza di reazione della sua
interlocutrice.
-Eh? Oh, no, tutto a posto, Vaclav, stai tranquillo. Solo qualche pensiero per la mente.- Che riguarda te e una chiaccherata assurda tra donne
avrebbe voluto aggiungere, ma decise che era più saggio
soprassedere. Arrivarono davanti ai quartieri di Catherina, in un
confortabile silenzio.
-Col suo permesso, mi ritiro. ho bisogno di riposare un poco prima
dell'arrivo dell'Imperatrice, e anche lei, Cardinalessa.- Disse il
prete, appena arrivati.
-Mi sembra giusto.- Annuì la donna, stupendosi di quanto fosse realmente stanca. -Ci vediamo più tardi, Vaclav.-
-Così sia, Cardinalessa.-
-Ah, Vaclav?- Fece Catherina, appena aperta la porta. Un sorriso leggermente malizioso sulle labbra.
-Sì, Cardinalessa?-
-Vedi di non scatenare troppi pensieri blasfemi nelle suore. Va bene?-
E, senza neppure dare il tempo ad uno scioccato Padre Havel di
formulare una parola, si chiuse la porta alle spalle con una risata. Il
prese rimase per qualche lungo minuto immobile, indeciso anche su cosa
pensare delle parole della donna. Decidendo di dare colpa alla
stanchezza per l'assurdità della frase, si avviò verso i
suoi quartieri. E per strada incontrò due giovani Sorelle
bisbigliare tra loro qualcosa dopo averlo visto, e una delle due farsi
il segno della croce. Stupito, si avvicinò ad uno specchio,
curioso di vedere la propria immagine. Che la stanchezza accumulata lo
avesse ridotto così male da farlo vedere come il Diavolo in
persona?
Per un momento gli parve di vederci doppio. Sulla superficie erano
riflessi due Vaclav. ma subito si accorse che uno, in realtà,
era solo il riflesso di un dipinto del Cristo alle sue spalle.
Vedi di non scatenare troppi pensieri blasfemi nelle suore. Va bene?
Con un borbottio, comprese le parole di Catherina. Ancora quella
storia! Era da quando aveva iniziato il sacerdozio, che se la sentiva
dire. Con un sospiro seccato, si avviò alle sue stanze, pensando
seriamente di tagliarsi barba e capelli.
- Fine -
Ebbene sì! Per Vaclav secondo me si sono ispirati a come viene
ritratto Gesù. Che poi sia vero, non ne ho idea, ma è
stata la prima cosa che ho pensato mentre guardavo l'anime la prima
volta che è apparso il personaggio di Vaclav! E i disegni
dell'artbook non hanno aiutato a farmi cambiare idea! Vera anche la
cosa che ho pensato di William. Con pipa e bastone, mi è venuto
troppo in mente Sherlock Holmes!
Ah, non ricordo il nome della nonna di Yon, ma mi sembrava che il
cognome fosse Fortuna. Se qualcuno lo ricorda, così correggo, mi
fa un piacere! ^_^
Non so se sono stata abbastanza fedele ai caratteri dei personaggi, ma
spero di sì. In tal caso, fatemi sapere. Specie Vaclav non
è semplice, perchè per ora so solo come si comporta
nell'anime, e appare poco. Un peccato, perchè mi attira molto
come personaggio.
Che altro dire... grazie se avete letto fine alla fine, e fatemi sapere che ne pensate.
Ciao!
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