La città è uno strano mostro, combatte utilizzando veleni e
si protegge condizionando gli uomini.
Odio la città.
Si cerca sempre di trovare un piatto prelibato, un umano
fresco e non contaminato, ma la ricerca è dura ed io sto morendo di fame. Non
che un mostro possa morire di fame, tuttavia la situazione è veramente
straziante.
Sto volando da tre ore, quel cretino di Ushio
mi ha rimproverato e malmenato con quella dannata lancia. La causa era
incentrata su un certo Frigirifero e sul fatto che
non fosse un mostro dai poteri legati al ghiaccio. Mah, sinceramente a me era
parso piuttosto irritante, nascondeva il cibo e lo rendeva freddo ed immangiabile. Che tempi!
Se penso a cinquecento anni fa, quando i mostri uccidevano
gli umani e non facevano simili dispetti.. dove
andremo a finire?
Sniff..Sniff…. un odore familiare.
Abbasso lo sguardo, incuriosito. Annusare l’
odore di un umano privo di strani cosmitici e
pezzi di metallo è veramente un’ esperienza rara oggigiorno.
La ragazza mi vede, alza lo sguardo e felice mi saluta. Mayuko.. che strana umana,
addirittura più di quel deficiente di Ushio.
Nonostante questo non mi dispiace la sua compagnia, mi porta sempre dei burghi da mangiare e, finche quel ragazzino possiederà la
lancia della bestia, quegli strani panini sono l’ unico
cibo di cui mi posso nutrire. E poi non sono affatto
male, sebbene dall’ aspetto non daresti loro un soldo.
Lei mi corre incontro e mi abbraccia, forse non sa che per
gli altri sono invisibile ed ora sta facendo la figura
della scema. Degna amica di quell’ idiota..
I suoi occhi brillano e le sue mani mi stringono il braccio.
Starà cercando un modo per mangiarmi?
Mio malgrado vengo condotto in un
parco, una di quelle riserve di cibo dette bambini, una riserva di carne pura
insomma.. gran trovata.
Ci sediamo su una panchina, lei sul sedile io sullo
schienale. Non ha burghi con se,
lo sento.. e quindi? Vorrà farsi mangiare spontaneamente? Di certo dovrei
rifiutare, ormai sento il dolore inferto dalla lancia ancor prima di provare a
compiere qualsivoglia cosa.. fa davvero male quella
fottuta lancia. Peccato però, mi sarei per lo meno ristorato in vista di un Desserto.
Ora sta facendo qualcosa con le mani, sembra che le stia facendo lottare tra loro.. possessione?
Adesso ha smesso, in compenso il suo volto è arrossito.. sarà una strategia di caccia?
Basta! Sono stufo!
“Allora, perché mi hai portato qui?” le dico, in un ringhio.
Si irrigidisce, il suo viso si fa
ancor più rosso.. vorrà mica esplodere per caso? In cinquecento anni gli umani
sono arrivati a tanto?
Niente di niente, questa qui non fa una mossa, quasi quasi me la mangio, il suo comportamento è sempre più
fastidioso.
“Ehi, Tora..” mi fa “tu come mi vedi?”
“Chiaramente, se fossi uno spettro
saresti leggermente più trasparente” rispondo piuttosto seccato
“Non in quel senso!... stupido”
L’ ultima parola era appena
sussurrata, ma ben chiara al mio udito. Ora sono furente.
“Sentimi bene ragazzina! Non so che
intenzioni tu abbia, ma il tuo atteggiamento è sospetto ed
il tuo discorso è assurdo. Che diavolo vuoi da me?” grido.
Stringe i pugni, le nocche sbiancano e mi pare che abbia i
denti serrati. Improvvisamente si alza, lo sguardo
rivolto verso il basso.
“Tu mi consideri solamente una porzione di cibo?” mi fa, con
uno strano tono.
“Certamente” rispondo io.
Allora si gira verso di me, piange. Non lacrime di terrore o
di rabbia, quelle le conosco bene.. un altro tipo di
lacrime.
Scappa. Non la capisco. Bah, tornerò a casa di Ushio per tormentarlo un po’.
Niente da fare, oggi è proprio una pessima giornata, una di
quelle in cui distruggerei volentieri la città a suon di fulmini e saette.. più volentieri del solito se non altro.
Ushio mi ha fatto un predicozzo
con mazzata in testa finale, come al solito.
No, stavolta è leggermente diverso.
Questa volta Ushio sembra
veramente adirato, cosa avrò fatto di così terribile?
Centra Mayuko mi sembra di capire
ma non l’ ho nemmeno assaggiata!
“L’ hai fatta piangere razza di
mostro! Che le hai fatto? Hai provato a mangiarla? Rispondi Tora” mi dice.
“niente di niente brutto cretino!
Semmai era lei a comportarsi in modo strano.” Rispondo.
Il risultato finale della discussione è riportato sopra.
Quindi, di punto in bianco vengo a
sapere che quella tizia non è rientrata a casa e che il sottoscritto deve
andare a cercarla.
Seguendo il suo odore la trovo. Al parco, stessa panchina,
strana coincidenza.
Sicuramente ha avvertito la mia presenza ma non alza lo
sguardo. Sarà morta? No, odora di persona viva.
“Tora..”
mi fa “sei venuto a cercarmi”
“Già già, o questo o una lancia
ammazza mostri nel didietro, andiamo su”
“Ah, solo per questo..”
“esatto, dai vieni.”
“tu mi piaci..”
Questa cosa mi lascia interdetto, più che altro perché non
riesco ad attribuirgli un significato preciso.
“nel senso che vorresti mangiarmi?”
chiedo
“no! Mi piaci come.. mi hai salvata
un sacco di volte, quella volta del finto matrimonio mi hai detto si.. mi piaci
in quel senso insomma.”
Ora sono veramente confuso.
“nel senso come un uomo può piacere ad
una donna?”
Tace. Annuisce impercettibilmente con la testa. Sento come l’ impulso di dirle qualcosa come: ‘guarda che hai sbagliato
manga, non mi chiamo Inuyasha’, sebbene non sappia
perché. Meglio stare zitti.
Ora si sta avvicinando, prende il mio muso tra le mani ed avvicina la sua testa alla mia. Un bacio…
Ci rifletto su per un attimo.. oh
porca!
I suoi occhi trasmettono un messaggio del tipo: ‘hai capito idiota?’.
Affatto.
La riporto a casa senza proferir parola, prima di lasciarla
andare la fisso negl’ occhi per un bel po’ cercando di
comprendere tutta questa situazione.
Ho volato per altre due ore, senza particolari pensieri in
testa. Atterro su un traliccio e guardo le stelle.
Penso a quanto è accaduto ma non provo nessuna particolare
emozione, sono un mostro e continuerò ad esserlo.
Giungo ad una conclusione.
Mi chiamano Tora, ho duemila anni.
Volo ancora sopra quel mostro venefico chiamato città.
Per gli umani non provo emozioni complicate, essi sono solo
il mio cibo.
Spazio dell’ autore: Come riportato
nella descrizione questa è una fan fiction senza pretese. Non voglio essere
introspettivo, perché finirei sicuramente OC e non è quello che voglio. Dopotutto
non so cosa ci sia nella testa dei personaggi perché non sono io ad averli
concepiti, rischierei di creare in loro pensieri che magari non penserebbero
assolutamente. Se Mayuko potrà sembrarlo, ho cercato
di mantenere Tora più coerente possibile, per fare un
semplice e veloce confronto tra due mentalità estremamente
incompatibili.
Ripeto, è una fan – fic senza
pretese. So che non è un capolavoro e non la tratterò come tale.