up and down
Premessa: è la
prima funfic che scrivo perciò non siate troppo cattivi con le
recenzioni però, se vi pare troppo palloso segnalate inoltre
posso dire con fierezza di essere uno dei pochi maschi che scrive
funfic!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!?!!!!!!!!!!!!!
punto interrogativo?
punto esclamativo!
And now enjoy the funnyfic
Up and Down
Uffa, che palle ancora solo un distintivo per averli tutti e
indovinate? Era il peggiore, doveva aiutare uno di quei tizzi che
continuano a ripetere "ai miei tempi era così, ai miei tempi era
colà, ai miei tempi questo non sarebbe successo....". Com'
è che li chiamate voi? Ah giusto, vecchi bastardi e decrepiti
senz'altro solo bastardi e decrepiti e magari qualcuno è anche
porco.
Questo lo innervosiva
molto, aveva paura di quelle persone perchè non le conosceva,
era molto lontano da loro, e gli riusciva difficile persino credere che
una volta fossero stati bambini come lui e come gli altri; no ma cosa
pensava, loro erano nati così per forza sennò come
avrebbero fatto a ridursi in quello stato? Sarebbe stato difficile,
molto difficile fin troppo difficile......
Rifletteva su questo
mentre camminava mogio mogio sul marciapiede per arrivare alla casa del
vecchio che gli avevano affidaro; si fece coraggio e si disse:"Basta
non pesarci, lo aiuti ad attraversare la strada, gli fai un pò
di complimenti e poi te ne vai e la medaglia è assicurata,
è facile no?".
Smise di pesare, era
arrivato alla casa del vecchio, era piccola, in legno, a due piani,
molto carina anche se avrebbe scommesso 1000 dollari che dentro non
c'era neanche un vecchissimo televisore in bianco e nero con il tubo
catodico, forse una vecchia radio a dire tanto...
Suonò al
campanello più volte, il rumore delle ruspe che costruivano
accanto copriva tutto persino i suoi pensieri; dopo alcuni minuti di
ripetute scampanellate e di rullate con le nocche sulla porta si
aprì una fessura e una voce scura gracchiò "chi
è?".
Il ragazzo
pensò:"oh santoddio sarà anche ipocondriaco?".Poi rispose
riassumendo tutte le sue credenziali da scout, il vecchio era
già stufo dopo aver sentito la squadriglia così
tagliò corto chiedendo che voleva e lui rispose che voleva
aiutarlo, il vecchio ancora più stufo rispose che per quanto
glie ne fregava poteva anche andare a f*****o subito senza che si
inventasse chissa quale scusa e gli chiuse la porta in faccia.
Il ragazzo rassegnato si
sedette sotto al portico riflettendo sul prezzo dell'erba a scuola e
sul fatto che saliva di 3 euro al mese, il pusher aveva fatto proprio
un bel giochetto, prima la vendeva a poco poi, una volta creata la
dipendenza alzava il prezzo "Che gran bastardo" pensò.
Poi ad un tratto
sentì una vibrazione, poi un forte strappo, il pavimento si
staccò da terra, pensava solamente che si fosse fatto una canna
che non si ricordava e avesse sbagliato le dosi di erba ma dopo un
quarto d'ora di viaggio si accorse che non erano allucinazioni stava
volando sorretto da una gigantesca bolla di palloncini fuoriuscita dal
camino..........
fine primo tempo (pausa per assorbire il colpo)
eeeeeeeee..............(non ci crederete mai)
inizio secondo tempo(lo so è strano...)
Quasi non credeva di
stare volado e così gli balenò nella mente un'idea, prese
dal suo zaino dei fiammiferi, li legò ad una cordicella, li
attaccò con una puntina al legno della parete, mescolò
alchol e protossido di azoto, sciolse la soluzione in 100ml di acido
solforico poi aggiunse il permangato di potassio miscelò
aggiungendo polvere di zinco e rodio shekerò bene e poi aggiunse
anche 2ml di idrossido di calcio dopodichè suonò il
campanello e chiese al vecchio di entrare che con rasseggnato stupore
gli permise di venire dentro.
Uno strano apparecchio con un macinino regolava la direzione di quella mongolfiera inprovvisata.
Il vecchio triste e
desolato cambiò rotta e tornò indietro dicendo che lo
riaccompagnava a casa e iniziò anche a tagliare i fili dei
palloncini appesi dentro al camino, il ragazzo parlava in continuazione
delle nuvole e di altre cose che il vecchio non capiva come i gps e
tutta quella roba elettronica che per lui erano solo insulse diavolerie
troppo complicate per essere capite da chi non ci era nato, allora
spense l'apparecchio acustico e potè godere di 15 minuti di pace.
Poi d'un tratto
sentì un rumore più forte, come di un lampo, si riaccese
l'apparecchio e capì grazie ai frenetici gesti del ragazzo che
si avvicinava un temporale.
I venti forti sferzavano
e sbatacchiavano la casa dappertutto, il vecchio si gettava a tuffo per
raccogliere i quadri che cadevano e tutti gli oggetti; poi...
Una botta contro la
parete gli fece perdere i sensi, fu svegliato dal ragazzo, il cielo era
limpido e quieto e il ragazzo stava timonando la casa seguendo una di
quelle diavolerie elettroniche di cui parlava. Ah già il gps.
Il ragazzo disse che aveva pilotato la casa fino alle cascate segnate sulla mappa del vecchio.
Questa informazione
colpì davvero molto il vecchio che rimase perplesso e
sconcertato per una manciata di secondi prima che un forte sbalzo
dovuto al vento investì la casa facendogli cadere il gps di mano
che scivolò, rotolò, rimbalzò, e, si, insomma, ho
rotto co stè virgole?
In definitiva il gps cadde fuori dalla finestra....................................................fine primo capitolo
(vi lascio i prossimi 20
secondi per assorbire quell' espressione di ribrezzo e schifo che vi si
sarà attaccata alla faccia)
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