Note dell'Autore: ho scritto questa storia per una challenge,
Il Giro dell’Oca su Writers Arena. La mia casella era
la numero 6, e dovevo scrivere due doppie drabble,
una per la casella 5 (e ho scelto la parola caffè) e una per la 7 (scegliendo la
citazione di “Acqua e Sale”). Ho deciso di scrivere per la prima volta su un
telefilm e su una coppia che adoro, spero non sia una totale schifezza. La
prima drabble è in POV di Alessandro, mentre la
seconda è il POV di Arianna, sono sequenziali nel tempo e legate in qualche
modo da “Vacanze Romane”, da cui è preso anche il titolo. La frase di
Alessandro “Tu mi metti in difficoltà, perché tu non mi sei indifferente” è
presa direttamente dal telefilm, solo che a dirla in originale è Arianna,
quindi questa fanfic si può prendere come una “What if” ambientata durante la
seconda serie.
C’è un
riferimento alla Fontana di Trevi, per cui se lanci una moneta (di spalle)
nell’acqua ed esprimi un desiderio, questo si avvererà.
Disclaimers e
Crediti: i personaggi
appartengono ai legittimi proprietari e io non ho alcuno scopo di lucro. Il
titolo è ripreso da una canzone dei Matia Bazar,
“Vacanze Romane”, così come la citazione della prima double
drabble, mentre la seconda la citazione appartiene a
“Acqua e Sale”, canzone di Mina e Celentano.
Monetina et voilà
#5 – caffè.
La tua parte la fai, ma non sai che
pena mi dai
[Vacanze Romane – Matia Bazar]
“Arianna! Il
caffè…”
Catturi l’attenzione, avvicinandoti cauto.
“Che fai qui? Dobbiamo
girare” la ragazza ti aggredisce, spazientita, controllando dei fogli. “Dov’è Stanis?”
“E’ qui fuori
che-”
“Siamo in pausa?!”
ti interrompe, sarcastica ma più calma, accennando al bicchiere tra le tue
mani.
“Ah, no!” spieghi
subito. “E’…”
“Che è ‘sto
casino?”
Fai un mezzo
sorriso al nuovo cambio di discorso, glissando sulla partita di calcio
improvvisata nel piazzale.
“Dai, chiama Stanis e iniziamo” ordina seccata.
“E’ che… è per te”
offri. E non sarà la Fontana di Trevi, quel caffè alzato davanti al suo naso,
ma guardavi lo zucchero affondare come fosse la tua moneta fortunata. “Mi
sembri stanca…”
“Sono quasi le
nove” commenta, quasi offesa. “Senti, dovresti occuparti degli attori,
muoviti!”
Un rifiuto.
Prevedibile.
Eppure non sa
quanto l’hai pensata mentre rubavi l’ultima cialda, quanto l’hai cercata senza
farti rubare la bevanda, quanto questo sia
il tuo lancio nell’ignoto.
“Aspetta!”
Lei si ferma,
incrocia le braccia sul petto e ti fissa. In attesa.
“No, è che… Tu mi
metti in difficoltà” affermi. “Perché tu non mi sei indifferente”.
Silenzio.
Desiderio esaudito!
“Ma sei scemo?”
“N-no… non-” neghi, da perfetto idiota.
Lei sospira – ma sorride. “Prega che sia amaro”.
[200 parole]
-*-*-
#7
Semplici e un po' banali
Io direi quasi prevedibili e sempre uguali
Sono fatti tutti così gli uomini e l'amore
Come vedi tanti aggettivi
Che si incollano su di noi
Dai che non siamo poi cattivi
Tu non sei niente male
Parli bene e mi sorprendi quando tiri forte
La tua moto dal motore che sento truccato
E va bene guida tu che sei brava più di me
E io attendo che sia amore, sai
[Acqua e sale - A.C. e Mina]
“Ci mancava
questo…”
Sbuffi e ti appoggi
al guard-rail, sperando nel miracolo.
“Scusa, è da
stamattina che aspetto quei soldi, ma Sergio è sparito…”
Ma no, lui deve per
forza parlare.
“Prevedibile”.
“Arianna!”
“Siete degli idioti”.
“Lo so, dai, sali: ti accompagno a casa”.
“… René che organizza le partite in teatro,
loro che lo seguono, e pure tu!”.
“Mi dispiace per la pallonata, ma ormai il
vetro è rotto e sono le nove…”
“Sì
va bene, levati”.
“Ma…?”
“Via. Guido io”.
“Si vede che il
peso…” comincia. “Di solito la benzina non finisce così”.
Alzi gli occhi al
cielo e respiri profondamente.
“Beh. Potremmo
parlare un po’… guardare le stelle…” prova, e la tua pazienza scarseggia.
“A Roma?”
“Certo! Poi…
magari…”
Ti si avvicina e
no, non te lo puoi permettere. “Comincia a fare l’autostop, mister banalità!”
“Sul raccordo
anulare?!”
“Fila! Se domani
arrivi in ritardo ti licenzio!”
“Tu, io, un motorino… Sembra di vivere una
storia d’amore famosa…”
“Ma che dici?”
“Beh… “Vacanze Romane”, no?”
“No”.
“No… infatti…”
Dopo due ore e
mezza, un’area di servizio e il tuo prestito, Alessandro ti accompagna a casa.
Nessun bacio della buonanotte, nessun grazie.
Quando vorrai
accettare che è già amore?
[200 parole]
Ps. Non mi aspetto commenti, visto che il fandom
non esiste, ma in caso risponderei qui sotto ad ognuno ^^
Risposta alle recensioni:
hikary: no, a quanto pare siamo in due a scrivere su Boris XD Non me lo aspettavo, seguo poco la sezione Telefilm e la tua fanfic me l'ero persa ._. Ma ho rimediato all'istante!! Anche perché è stato un vero piacere leggerla, e credo che ti seguirò XD Ho notato che scrivi su parecchi Telefilm (se pubblichi altro su NCIS, la serie regolare, fammi sapere!) quindi ne approfitto. Tornando al tuo commento, a me piace troppo l'imbranataggine di Alessandro XD soprattutto il modo in cui tenta di approcciarsi ad Arianna... impagabile (uno così dovrebbe sposarselo all'istante, non lasciarselo scappare). La frase di Arianna che ho citato mi fa sciogliere ogni volta che ci penso, la serie sarà anche comica, di satira, sarcastica e quel che vogliono, ma ci hanno infilato dei pezzettini romantici fantastici *-* Io ti ringrazio infinitamente per il commento e per aver apprezzato il mio primo approccio a questa serie, e sono contenta di aver trovato un'altra fan ^^ A presto!