Civilization

di kamy
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Ringrazio anche solo chi legge.


Civiltà

La creatura avanza facendo sprofondare le zampe metalliche nell'asfalto, ad ogni movimento si sente un cigolare e degli ingranaggi girano incessantemente sul suo corpo. China il capo ed il suo corpo metallico si riflette negli occhi bianchi di Eros.

"Chi sei tu?" gli domanda. Il biondo sbatte gli occhi, i riccioli biondi oscillano ai lati del suo viso.

"Non lo ricordo" rispose a bassa voce. Al movimento delle sue labbra screpolate, le ossa degli zigomi premono contro la pelle sottile e si vedono le nervature delle venuzze azzurre.

"Non v'è più memoria dei freschi baci di sua madre Afrodite o delle carezze di Psiche? Il tempo le ha già cancellate?" domanda il bestione. Stringe la catena in una mano, essa è collegata al collare dorato intorno al collo della divinità. Gli anelli metallici sono avvolti da fuoco che sfrigolando lasciando dei marchi nerastri o rossastri sulla pelle chiara del prigioniero.

"Di cosa?" chiede il giovane. Le costole premono contro la pelle del petto, visibili all'esterno e gli occhi del ragazzo sono incavati. Si alza una nebbia grigiastra tutt'intorno, coprendo dei palazzi metallici sullo sfondo. I moncherini delle ali del giovinetto tremano. Il leviatano ghigna, un sole nero si riflette sulle sue placche metalliche grigio perla e dei gas verdastri escono da dei tubi di scappamento sulla sua schiena. Dalle alte guglie dei palazzi escono decine e decine di altri leviatani meccanici.

"Tu chi sei?" domanda Eros. Una lacrima di sangue gli riga il viso.

"Oh, mia ingenua divinità dell’amore. Io sono il tuo signore. Angelico schiavo bendato, io sono Civiltà" risponde la macchina con voce gutturale.




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