Titolo: Finalmente Liberi
Autore: - Angel The Hero - puoi leggere la fanfic anche
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Category: Regular (i fatti accaduti precedentemente
al punto di partenza della ff rimangono
invariati)
Pairing: Angel & Buffy con la presenza di
Connor
Rating: Per tutti
Genres: One Shot (contiene solo 1000
parole)
Timeline: Ambienta nel futuro dopo i fatti di Not Fade
Away e Chosen.
Spoilers: quarta e quinta stagione di Angel
Summary: E tempo di vacanze. il Natale è alle porte un nuovo inizio per
Angel, Buffy e Connor?
Note: Questa ff è solo una brevissima inquadratura di una possibile scena
che avrei tanto voluto vedere in ATS è solo un sogno ed è così che avrei voluto
che finisse.
Disclaimer:
I personaggi descritti
appartengono a Joss Whedon, David Greenwalt, alla Mutant Enemy, alla WB e alla 20th Century Fox. L'autore scrive
senza fini di lucro e per puro piacere personale.
Non si intende infrangere alcun copyright.
Feedback: Vi prego
SI! i vostri commenti sono molto graditi. Potete lasciarli
qui oppure qui.
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"...ma devo chiamarti mamma?"
sorrise maliziosamente con il cuore leggero. Il viso
era sereno. Nei suoi occhi il terrore era sparito lasciando spazio alla gioia.
Quella donna le piaceva tanto e con lei si sentiva a casa...lo aveva aiutato a
sentire l'anima di suo padre. Con lei non era stato come
con Cordelia...con lei era stato tutto diverso...era stato facile...si era
sentito amato da subito...lei era capace di sentire il suo cuore perché, così
diceva, vi aveva visto l'anima di suo padre.
Lei lo guardò solo un
attimo, mentre lo aiutava a portare su la valigia, il college aveva chiuso i
battenti per le vacanze di fine anno e lui era ansioso di vedere la nuova casa
di suo padre e di sua moglie.
"Connor...no non devi...voglio dire...solo se
vuoi... insomma...è importante il nome che diamo alle cose?"
Connor si fermò in mezzo alla scala che portava
al piano superiore e verso la sua camera e la guardò negli occhi...
"no non è importante, ma è questo che sei per
me".
Gli occhi di Buffy si riempirono di
lacrime...posò la valigia per terra e lo abbracciò per un tempo che a Connor
parve infinito...si con lei si sentiva a casa.
Angel uscì dallo studio
dove stava lavorando alla stesura del suo ultimo libro, voltandosi verso la
scala ringrazio di cuore lo sciamano tibetano che era riuscito ad eliminare la
clausola imposta dagli zingari, perché se così non fosse stato, in quel momento
la sua anima avrebbe ripreso il volo verso il nulla e Angelus sarebbe
tornato.
Felicità perfetta...era quella che sentiva in quel momento. Era
la cosa più bella che avesse mai visto...suo figlio e la donna che amava più
della sua stessa vita, erano lì proprio davanti a lui...e lui doveva solo
allungare la mano verso loro per poterli sfiorare e sentire che era tutto vero.
Si schiarì la voce con un leggero colpo di tosse, per nascondere l'emozione che
rischiava di travolgerlo...
"Connor...sei già qui, ti aspettavo per
stasera...dovevo venire a prenderti...ricordi?"
"Papà...si ma ...beh ho
trovato un passaggio e...sono qui" Voleva correre da lui e abbracciarlo, ma era così maledettamente
difficile.
"Ah bene, sei stanco? vuoi riposare? devo finire delle cose, e tu
vorrai fare una doccia" Voleva correre da lui e abbracciarlo, ma era così maledettamente
difficile.
Gli sorrise e si diresse verso lo studio, sparendo
dietro l'imponente porta, non voleva che vedessero la sua emozione, odiava così
tanto quei momenti in cui si sentiva così vulnerabile.
Connor guardò
Buffy e non nascose il suo disagio, con lei era tutto più facile, era così
semplice e naturale confidarsi. Ecco cosa faceva di lei una madre, a lei poteva
dire tutto senza sentirsi giudicato e senza paura di compromettere i delicati
equilibri affettivi che avevano segnato la sua intera esistenza.
"Ogni
volta con lui è così...vorrei dirgli moltissime cose, e non riesco a farlo...mi
chiedo se mai ci riuscirò...ho sempre paura che...insomma non so mai che
dire"
"E allora non dire niente ...vai semplicemente da lui e
abbraccialo."
Lo accompagnò su, mostrandogli dove poteva sistemare le sue
cose e uscì subito dopo lasciando che Connor prendesse confidenza, con quella
che sarebbe diventata la sua nuova camera.
"Sono giù in cucina...se ti serve qualcosa sono
lì...ok?
Invece entrò nello studio e non si stupì di trovare
Angel in piedi di fronte alla finestra, con gli occhi lucidi per l'emozione che
fissava un punto indefinito davanti a sé.
"Abbiamo fatto bene ad usare il vetro necrotemprato
per la nostra casa...abbiamo quasi dato fondo ai nostri risparmi, ma ne è valsa
la pena"
disse avvicinandosi e abbracciandolo per
rassicurarlo.
Lui sorrise, sapendo che lei aveva capito benissimo
il marasma emozionale che lo stava sommergendo. Con lei accanto era tutto
così...era tutto meravigliosamente semplice e vero. Si chinò sul suo viso, e si
perse in quel mare color smeraldo che erano i suoi occhi. Con una mano le
sollevò il mento e la baciò con una dolcezza infinita. Sua moglie, stava
baciando sua moglie, continuava a ripeterselo come un mantra. Buffy Anne Summers
era sua moglie.
"Buffy...io... con Connor?"
"Sssstt, non devi dire niente...vai semplicemente da
lui e abbraccialo."
Lo guardò ancora per un attimo perdendosi nei suoi
occhi scuri...non vide più l'antico tormento dei primi anni di Sunnydale. Quel
tormento che aveva avvelenato la sua anima per così tanto tempo. Angel era
cambiato, lei era cambiata...ora erano liberi. Non c'era più nulla che
ostacolasse il loro amore....ora potevano finalmente vivere così come avrebbe
dovuto essere da sempre. Si erano persi e ritrovati così tante volte... ma ora
erano lì, insieme e Dottor Angel O' Connor era suo marito. L'affascinante e
famoso scrittore di romanzi noir era suo marito. Lo baciò velocemente sulle
labbra prima di scappare in cucina. Connor doveva essere affamato e lei doveva
ancora preparare le valigie.
Connor entrò nello studio di suo padre e
semplicemente andò da lui e lo abbracciò. Angel vedendolo entrare, gli si
avvicinò e semplicemente andò da lui e lo abbracciò.
"Mi sei mancato così tanto"
Restarono così, abbracciati,
vicini. ...e Connor ricordò suo padre che gli cantava una ninna nanna
irlandese.... Angel sentiva finalmente di avere di nuovo fra le braccia il suo
bambino.
"Però papà... dai... O'
Connor"
"Non ti piace? è carino"
"già come no... Connor O'
Connor... daiii papà, potevi fare di meglio".
Amava suo padre e ora era certo che sarebbe riuscito
finalmente a dirglielo.
"Non trovi che suona bene? Io lo sento così
musicale. Connor O' Connor e poi è così irlandese"
"Si suona bene, comunque meglio degli altri cognomi
che ho avuto, sa di appartenenza, sa di casa".
"Papà?"
"Dimmi"
"Io... No... niente"
"Anchio... tantissimo"
Connor non aveva più dubbi. Quell' uomo era un
Angelo ed era suo padre. Suo padre era un Angelo.
"Non disfare le
valigie" disse Angel sorridendogli... domani si parte!! "Wow papà...non sono
mai stato in Europa...siiiii mi piace...è una super figata"
Buffy si
avvicinò per dire che il pranzo era pronto e mentre rideva... "eh si!! Natale
in Irlanda...è proprio una super figata...chi mi aiuta ad
apparecchiare?"
~:~:~~:~:~
Fine?
cosa è successo prima di questo incontro?
...cosa succederà in Irlanda?
lascio la risposta alla vostra immaginazione
:)
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