Paul & Audrey
Amare non significa trovare la perfezione bensì perdonare terribili difetti
"Paul Harold Bass la sua condotta è
inqualificabile!"
Il ragazzo sghignazzò, cercando di mantenere un aspetto
serio. La preside era rimasta sconvolta all'appello della maestra: il giovane
Bass, anni 16, sorriso e occhi di stampo di famiglia, aveva palpato con
insistenza una sua compagna di classe, che aveva incominciato a mandare urletti
isterici per il corridoio.
"Signora Preside, le vorrei spiegare una
piccola questione: mi sento offeso dalle vostre accuse. E' stato il didietro
della mia compagna a finire sulla mia mano."
La preside rimase sorpresa dal
tono e dal modo di parlare, che non si addiceva di certo ad un ragazzo.
In
quel momento la porta della presidenza si aprì, e qualcuno entrò nella stanza.
"Oh, signora Audrey Bass, a cosa dobbiamo l'onore?" chiese ironica la
Preside.
Una ragazza molto bella, sui 15 anni, capelli mandati indietro
da un cerchietto, fece la sua trionfale entrata nella sala. Sorrise al fratello
maggiore.
"Signora Preside, mio fratello è completamente innocente! Ho
appena parlato con Marta, la ragazza che secondo voi è la vittima in questo
avvenimento e mi ha detto che la sua era solo una finta, per attirare
l'attenzione del mio fratello. Deve sapere che ha una cotta per
lui."
"Come tutto l'istituto" aggiunse Paul sorridendo.
"Paul,
Audrey, potete andare fuori. Dovrò sentire la versione di Marta, poi vedrò cosa
fare."
Paul si alzò, lentamente, sistemandosi i pantaloni e prendendo per
mano sua sorella. Vedendoli uscire la Preside si chiese come la sua scuola
potesse essere finita in mano a quei due diavoli, vestiti con sciarpe e
cerchietti costosi.
"Per curiosità, cosa hai detto a Marta per farle
cambiare idea?"
"Oh, diciamo che lei teneva al suo nuovo cappellino...Sai
viene direttamente da Parigi e sarebbe stato uno spreco
rovinarlo!"
"Grazie Sis!"
I due incominciarono a ridere-stronzi, bellissimi e spietati- e si divisero,
per andare dentro la Constance e il Saint Jude.
CHUCK'S POV
"Ma certo, verrò appena
possibile Preside. Mi dispiace moltissimo per l'accaduto." Blair attaccò il
telefono, sbuffando sonoramente.
"Cosa succede Blair?" chiesi,
ripiegando per un attimo il giornale.
"Paul ne han combinata un'altra
delle sue."
Non riuscii a trattenere un sorriso.
"E' proprio mio
figlio!"
"Chuck, non lo deve essere! Dobbiamo fermarlo prima che..."
disse lei, zittendosi di colpo.
"Che cosa Blair? Che diventi come me?
Questo ti preoccupa?" chiesi, alzando il tono della voce.
"Devo andare
dalla Preside Chuck. Ci vediamo dopo."
Hey Upper East Siders, Gossip Girl here. Your one and
only source into the scandalous lives of Manhattan's elite: avvistata Blair Bass uscire furente dal suo nido
d'amore per dirigersi al Saint Jude. Sembra proprio che il figlio che segue le
orme del padre non vada giù alla nostra Regina!
"Ehi ragazzino!
Tu non puoi stare qui!"
Paul mantenne la sua aria indecifrabile, con la
mano in tasca. Non si sarebbe mai spostato dall'ombra di quell'albero. Era
ricreazione e non c'era miglior posto di quello per riposarsi tra una lezione e
l'altra.
"Posso fare quello che voglio! Sono Paul Bass"
rispose.
L'altro ragazzo non riuscì a trattenere una risata.
"Che
diavolo hai da ridere?" chiese Paul scocciato.
"E così tu saresti il
figlio di Chuck Bass?"
Paul annuì energicamente; sapeva che quando si
parlava di suo padre non poteva che esserne orgoglioso.
"Beh, si vede
proprio che sei il figlio di quel rammollito."
Paul fu colpito da questa
frase. Non era di certo ciò che si aspettava. Ricco, con un'intelligenza acuta,
bellissimo e ricercato da tutte le donne di Manhattan: questo era suo padre. Non
di certo un rammollito.
"Come ti permetti?" rispose stizzito.
Il
ragazzo sghignazzò "Anche Gossip Girl ha detto che tuo padre è codardo, molti
anni fa."
"Non è vero! Tu non sai di cosa parli!"
"Ah, l'amore
cambia le persone Paul."
"Mio padre NO. Lui è Chuck Bass! Non
cambia!"
"Devo dire che non conosci bene tuo padre. Vediamo, di Blair
Waldorf cosa mi sai dire? E' anche lei una delle tante per tuo padre?"
Le
certezze di Paul vacillarono. Non ci aveva mai pensato. Suo padre, che era
diventato il suo modello per le conquiste, si era legato esclusivamente ad una
donna da più di 10 anni. Questo Paul non poteva approvarlo. E di certo ancor di
più non approvava che qualcun'altro lo attaccasse su questo. Paul voleva
ribattere, ma non sapeva esattamente cosa dire. Così si spostò dall'ombra e se
ne andò camminando lentamente, accompagnato dalle risate di scherno di quel
ragazzo.
"Ehi Audrey, hai visto chi c'è lì?"
Audrey si girò
lentamente. Nicholas Archibald era lì, in tutta la sua bellezza. Occhi chiari,
capelli biondi cenere. Figlio di Nathaniel Archibald e...Vanessa Abrams.
Migliore amico di suo fratello Paul.
Audrey si limitò ad annuire, portando
alla bocca un altro pò di yogurt. Era innamorata da sempre di quel ragazzo.
Nicholas si girò e sorrise al gruppetto di ragazze.
"Oh, ha preso tutto
dal padre!" sussurrò una delle tirapiedi di Audrey.
La Reginetta della
Constance gongolò.
"Il padre è molto amico con i miei! Vengono spesso a
cena e..."
"Beh, sappiamo tutti della storia di tua madre e Nate. Ma a
quanto pare ha vinto Vanessa di Brooklin e tua madre si è dovuta accontentare di
un cavaliere nero, invece di un principe azzurro." sibilò velenosamente Engie,
un'altra tirapiede.
Audrey fu presa alla sprovvista. Questa frecciatina
la colpì in pieno. Sua madre, la bellissima stilista Blair Waldorf, era passata
in secondo piano per Nathaniel Archibald ai tempi del liceo ed era stata
sostituita prima con Zia Serena, poi con Vanessa di Brooklin. Se ora la moglie
di Nate fosse stata Serena non ci sarebbero stati problemi: si sapeva che la
bionda era un pò migliore. Ma superata da una di Brooklin! Questo proprio non lo
poteva sopportare! Engie si rese conto che la sua affermazione aveva colpito a
fondo, dato che la Reginetta non riusciva a rispondere. Il suono della
campanella, che indicava la fine della ricreazione, fu di grande aiuto per
Audrey.
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