Puppet

-Marionetta-

Fiction Decicata a Botan

Si riconobbe così la presenza della Morte Rossa.
Come un ladro era venuta, di notte.
E uno a uno i convitati caddero nelle sale dell'orgia irrorante di sangue,
e come caddero,
negli atteggiamenti della disperazione, rimasero morti.


[La Maschera della Morte Rossa - Edgar Allan Poe]

Le vite umane erano solo tantissimi fili d'ogni colore; che erano saldamente attaccati a gli arti e alla testa.

Ryuuzaki riusciva a vederli distintamente, come se fossero tanti piccoli nastri di seta ad una festa contadina. Strinse con più vigore la sua tazza di caffè tra le falangi; non poteva rimanere ancora in questo fetido mondo. Non poteva.

Il suo sguardo pieno d'odio venne distolto dal panorama marino che aveva di fronte; per posarlo sulla figura di Kaoru, dormiente, sul divano di pelle bianca. Aveva abbandonato la sua tazza di tè sul tavolino in vetro e, improvvisamente, s'era addormentata. Ryuuzaki vedeva, vedeva piccoli fili di seta che creavano una sorta di rialzo sulla pelle per poi protendersi verso il cielo. I fili che legavano Kaoru erano di uno strano colore un misto tra il dorato e l'argentato, forse, pensò Ryuuzaki, quei colori erano dati dai cavalieri mistici che la 'proteggevano'.

Non vi prestò molta attenzione, così finì di gustare il suo caffè per poi sorridere affabilmente alla figura della ragazza.



Barago teneva fra le braccia la figura tramortita di Kaoru, stava andando tutto secondo i suoi piani. Era riuscito ad ottenere i favori della -ingenua- ragazza spacciandosi per un 'dottore', era riuscito ad ottenere la sua fiducia così facilmente che il divertimento, dopo poco, era volato via.
Posandola delicatamente -lei era la sua chiave- sul divano, Barago, sentiva il sapore metallico della vittoria in bocca.
Tutto sarebbe andato secondo i piani; ne era certo.

Fine