La bella chioma lunga ed ondulata, i tratti leggeri e
La bella chioma, lunga
ed ondulata, incorniciava due occhi grandi e vivissimi.
Fece scendere il dito
lungo il naso, ne seguì il profilo fino alle labbra, aperte in
un delicato sorriso. Rimase molto a guardare quell’ espressione
felice, volle credere che fosse nata da un bel ricordo, piuttosto che
dalla sua inveterata abitudine alla finzione.
Seguì le spalle
in un’ ideale carezza e si ricordò delle sue mani che
spuntavano delicate, da sotto un merletto color crema, per afferrare
la maniglia del landau.
Si ricordò di
quel giorno, avrebbe voluto essere quella maniglia, avrebbe dato
tutta la sua vita per poter essere quel cerchietto d’ottone.
Pianse, si rivide in
chiesa, vittima della crudeltà del fato: lui, testimone delle
sue nozze!
Volle abbracciarla,
portarla via con sè, ma il margine del cartoncino fotografico
decretò la fine del suo sogno. Senza appello.
Una scritta dorata lo
riportò cinicamente alla realtà: “Andrew
Oberseitz, Photographer, 5th Ave. N.Y.”
Richiuse la fotografia
dentro un cassetto assieme alla lettera che la accompagnava,
maledisse quel borioso tedesco per non aver apprezzato un simile dono
e si dedicò alle sue fredde provette.
“Idrossido di
potassio e acqua in proporzione di uno a tre…”
La soluzione emise un
terribile calore, scottandogli la mano. Scagliò infuriato la
provetta contro il muro. Non ci sarebbe stata Irene a curare la sua
bruciatura.
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