Disclaimer: Ci tengo a precisare che i
Panik non mi appartengono, e con questo mio scritto privo di alcuno
scopo di lucro, non intendo dare una rappresentazione veritiera del
carattere o delle vite dei componenti della band, né
desidero offenderli in alcun modo.
Prologo.
Sono
al ritornello di "Revolution", nel mentre che suona la chitarra, non
può fare a meno di lanciare occhiate e sorrisi in direzione
dei fan, oltre la transenna poco lontana. Solo nel momento in cui deve
affrontare un accordo particolarmente difficile, concentra tutta la
propria attenzione sul proprio strumento.
E'
quando, nuovamente, rialza gli occhi verso il pubblico che la nota. In
effetti sarebbe stato alquanto strano non notarla. Come le altre si
sbraccia e canta le loro canzoni, ma è il look alquanto
ricercato a non passare inosservato. I capelli, lunghi fino alle spalle
almeno da quanto può vedere, hanno le punte colorate di
arancione e viola alternato. Un momento e poi è come sparita.
A
canzone terminata Timo comincia a parlare con le fan, David
è più concentrato a ricercare con lo sguardo la
ragazza c'è un qualcosa di familiare in lei, nel suo volto e
nei suoi piccoli atteggiamenti, come se la conoscesse.
Quasi
non si accorge che il suo migliore amico ha finito di rivolgersi al
pubblico, ed ora si è voltato facendo un gesto col capo al
resto della band per attaccare un'altra canzone.
Le
fan cominciano a gridare ancora di più, quando i primi
accordi di "Neustart" si diffondono nell'aria attorno. Qualcuno
comincia a gridare i nomi dei vari componenti e, ogni tanto, tra i
tanti dubbi si distinguono frasi come Ich
Liebe Dich.
Chi non urla, tenta di seguire il rapper di Timo e la voce di Frank,
cantando con loro e, perché no, svociandosi per tentare di
farsi sentire.
A
metà del brano luce comincia ad abbassarsi, creando un
bellissimo contrasto ed efficace effetto scenico, prima di spegnersi
del tutto alla fine della canzone.
Aiutato
dal buoi, riesce a passare inosservato, mentre si posiziona accanto
alla tastiera. Mentre sta appoggiando le mani sopra la superficie dello
strumento, una piccola luce azzurra illumina da dietro la sua figura
mentre le fan, forse intuendo quanto sta per accadere, finiscono per
stare in silenzio.
Posizionate
le mani, è un attimo, ed una dolce melodia comincia a
diffondersi , mentre lentamente la luce riprende ad illuminare il
palco, una piccola introduzione e poi ha inizio la vera e propria
melodia di "Ein Neuer Tag".
E'
mentre si sta spostando tra pianoforte e ritornello con la chitarra,
che rivede l'appariscente ragazzina. Rimase nuovamente colpito nel
vederla con gli occhi lucidi ed intenta a cantare la canzone
lentamente, l'aveva capito da come muoveva le labbra, e sorridere. Non
riusciva a capire cosa fosse quello che sentiva, non era certo il look
stravagante ad attirare la sua attenzione e, allora, che cos'era?
Anche
questa canzone arrivò alla fine, portando dietro di
sé anche la fine del concerto. Un grande saluto ai fan,
ringraziandoli per il loro sostegno, poi fanno tutti e sei
ritorno nel backstage.
Come
di tradizione alla fine di un concerto, si riuniscono in un solo
camerino per ridere e scherzare, nonostante la stanchezza cominci a
farsi sentire su ognuno di loro da subito, sopratutto guardandoli
attentamente in volto.
L'ultimo
ad entrare nel piccolo salottino, chiudendo la porta alle sue spalle
è Linke, il quale si butta sfinito su una delle tre
poltrone, l'unica ancora non occupata da nessuno.
«E
anche questa è andata... » a parlare
è Jan, seduto scompostamente su un bracciolo della poltrona
alla destra della porta d'ingresso, « Stavo per soffocare!
» Continua poco dopo, facendo riferimento al passamontagna
portato fino a quel momento sulla scena.
«
In effetti, ci sarebbe una domanda che mi pongo da tanto... come fai a
non morire asfissiato? Le luci sono talmente forti che fanno sudare
appena due secondi che si sale sul placo. » Una bella
domanda, quella posta da Juri, a cui però non si
avrà mai una risposta in quanto un leggero bussare alla
porta, li distrae dalle loro chiacchiere facendoli voltare verso la
porta mentre un Frank, alquanto stravolto mormora un «
Avanti... » con le ultime forse rimaste.
La
porta si apre lentamente, facendo apparire appena una figura femminile,
una t-shirt nera a maniche corte nonostante la temperatura sotto lo
zero all'aperto, una gonna viola anch'essa nera ed un paio di stivali
viola da cui partono delle calze a righe nere e viola. Per non parlare
dei capelli, un castano chiaro con le punte arancioni alternate al
viola. David la riconosce subito, è la stessa ragazza che
aveva attirato la sua attenzione durante la loro esibizione.
Timidamente
si fa avanti, a piccoli passettini, e solo dopo aver lanciato uno
sguardo alquanto impaurito verso tutti e sei i ragazzi, si morde
insicura il labbro inferiore prima di correre ed abbracciare Timo.
Il
ragazzo in questione sembra sorpreso e rimane fermo, immobile, cercando
di capire cosa dovrebbe fare.
La
ragazzina, staccandosi lentamente, guarda il ragazzo alzando un
sopracciglio, poi volge l'attenzione verso gli altri cinque ragazzi.
«Sapevo
che mio fratello era un macaco, ma David, pensavo che almeno tu mi
avresti riconosciuta. » E' solo dopo che ha parlato che
sembra che tutti riconoscano la voce. Strabuzzano gli occhi.
«
Kira? » Domanda Timo, fissando quella che dovrebbe essere una
versione alquanto ricercata di sua sorella,
mentre David riesce finalmente a capire che cosa gli era familiare,
quegli occhi così simili a quelli del suo migliore amico ed
il suo indimenticabile sorriso.
Nota autrice:
Riprovo a
postare questa FanFiction. Essendo cambiato il mio stile ed il modo in
cui scrivo, mi è sembrato opportuno rivederla dall'inizio.
Nel mentre che apportavo notevoli modifiche ci sono stati anche lievi
cambiamenti per far risultare la storia un tantino differente.
Spero di
ricevere qualche commento, soprattutto costruttivo.
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