ciao a tutti!!! eccomi qui con una nuova short ^_^ la seconda che
scrivo ^_^ spero che vi piaccia, mi è venuta in mente
guardando fuori dalla finestra, che qua sta tirando un pò di
vento, che ci protegge dall'afa dell'estate ^_^... mi è
venuta così, di getto... quindi se ci sono degli errori
ditemelo che provvedo subito a rimediare ^_^... ora vi lascio alla
lettura!
ps: ah, Bra92! si
l'ho notato l'errore XD è che sto scrivendo una cosa simile
per il fandom di Harry potter e stavo pensando che poteva starci quella
scena anche per Draco ed Hermione e quindi mi deve essere scappato
dalle dita mentre scrivevo sovrappensiero!!! XD grazie mille, e scusate
della svista!! ^_^
Hachi4ever :-*
Lei
Il vento fresco entra dalla finestra. Vaga per la mia camera, accesa
dai più bei colori vivaci che potessi scegliere, ma che in
quel momento della notte è solo un buco nero.
Poi arriva da me. Mi accarezza, come per aiutarmi a respirare, per un
istante, attraverso l'afa che mi ha inghiottita. Come se cercasse di
rianimarmi.
Eppure niente. Non respiro.
Come potrei respirare? Come posso pretendere anche solo di respirare se
tu non sei con me? Se ogni volta che ripenso alla nostra avventura su
Oban, mi salutavi da amico, mi illuminavi la giornata con quel sorriso
splendido che solo tu hai, sento la gola stringersi in una morsa,
pensando al fatto che tu soffrivi dietro a quella stupida maschera?
Perché? Perché ti sei allontanato da me?
Non capisci che sei aria? Come potrei MAI pensare di respirare,
correre, ridere, scherzare, vivere… senza la mia aria?
La brezza cala, l'umidità della notte riscende sul mio corpo
sudato, sulle lenzuola tiepide, sul pigiama di seta blu. Giro il
cuscino, nella speranza di trovare l’altro lato
più fresco. Un istante di refrigerio, poi di nuovo al punto
di partenza.
Caldo. Afa. Umidità. Niente aria.
Vorrei che tu fossi qui in questo momento. Almeno quest'angoscia estiva
avrebbe un senso. Proverei calore a causa tua. Non per questa noiosa
solitudine. Un calore piacevole, che mi parte dallo stomaco, quando
penso a te, e poi sale, sale, come mille farfalle su per il mio corpo
arrivando al cuore.
Mi attorciglio una ciocca di capelli intorno al dito, immaginando che
sia tu a farlo. Che tu mi dica quello che mi hai detto prima di
scomparire, quello che il mio cuore desidera da troppo tempo, ormai. Il
ricordo ormai è solo un foglio ormai sbiadito, ho bisogno di
te. È un gioco che mi fa male, molto male. Eppure, ogni
sera, rieccomi qui, ad immaginarti accanto a me. E non chiedo una notte
di passione, NO! L’amore non è solo
questo… Vorrei solo sentirti accanto a te, per una volta, o
per sempre, decidi tu. Una carezza sul viso, una mano tra i capelli,
uno sguardo particolare, scegli tu. Mi basterebbe per vivere ancora un
giorno.
Non capisci che sei aria per me?
Lui
Mi rigiro sul letto. Questo buco di pietre che mi funge da dormitorio
è una camera a gas. Una tortura continua. E sarà
così per diecimila anni.
Mi sento arido. E non solo fisicamente.
Ironia della sorte, proverei meno dolore se in questo momento mi
trovassi tra le fiamme. Sarebbe un dolore sopportabile, se sapessi che
tu sei mia. Potrei accettarlo, se non pensassi che a chissà
quanti anni luce da me c'è la soluzione ad ogni mio problema
e non posso raggiungerla. In alcun modo.
Il dolore è immenso. È pungente.
È una spada che mi trafigge da dentro, che mi stringe lo
stomaco, che mi chiude la gola. Che ogni volta che ripenso a te, fa
male sempre di più, come a dirmi che non ti devo
più pensare… ma sei l’unico pensiero
che mi tiene in vita in questa gabbia di matti.
E a pensarci, che stupido. Basterebbe fare ciò che immagino
ogni sera, quando chiudo gli occhi e cerco di dormire. Smettere di
perdere tempo. Alzarmi, prendere il tempietto che funge anche da
navetta spaziale, arrivare sulla terra, correre scalzo fino a casa tua,
e gridarti che non vivo senza di te. Che quando ti avevo accanto a me,
nella nostra avventura su Oban, mi allontanavo per non farti vedere che
arrossivo. Che nel mio abbracciarti c’era molto di
più di semplice affetto d’amicizia. Che se non
fosse per te, non avrei il sorriso che ho oggi.
Mi rigiro di nuovo, questa volta prono. La guancia destra schiacciata
contro il cuscino, le braccia lungo i fianchi.
Non ho la forza! Non ho il coraggio! Sono diventato l'eroe per voi
terrestri, lo so, lo visto… ho combatto contro Canaletto, ma
non ho il fegato sufficiente a ripetere quelle poche parole che
basterebbero a rendermi felice. Non ce l'ho!
E sto sempre peggio. Sempre più a pezzi. Ogni giorno che
passa, sento sempre più freddo tra le mie braccia.
È come abbracciare il vento. Non provo nulla, solo angoscia.
Solo il nulla. Solo vuoto.
Un vuoto colmabile, ma che io purtroppo non riesco a colmare. Un vuoto
che mi brucia, che mi toglie il respiro nell’immaginarti da
sola in quel tuo letto… nella tua stanza vuota…
Non capisci che sei aria per me?
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