To Dream In
Los Angeles
Travel
Pagina
dopo pagina, sfoglio inesorabilmente quel vecchio quaderno, dalle
pagine
ingiallite. Foto e foto mi scorrono sotto gli occhi, foto che mi
suscitano
sorrisi. Mia madre conservava l’album della sua vita per
farmelo leggere il
giorno in cui sarei stata abbastanza matura per conoscere tutti i
particolari.
L’elastico
con cui sto giocherellando con le dita mi cade su una foto di cui
ancora non
avevo letto la didascalia. È vecchia: ci sono mamma e
papà abbracciati sotto un
cielo straordinario, mai visto così prima d’ora.
Le uniche
parole che ci sono scritte sono “Los Angeles con
Michael”, mio padre, per
intenderci.
Subito
dopo chiudo l’album e prendo il cellulare. Digito il numero
di Jane, mia cugina
e la chiamo. Proprio l’altro giorno mi aveva proposto di fare
un viaggio a
Parigi, la città dei suoi sogni, ma i miei genitori avevano
bocciato in tronco
l’idea. Eppure io ho voglia di scappare da tutto e da tutti
per un certo periodo.
Ho bisogno di un time out prima di ricominciare gli studi universitari,
e a
dirla tutta Londra mi inizia a stufare, a me, come a Jane: sempre le
stesse
strade, sempre gli stessi volti..
“Bellezza!!”
mi urla Jane dall’altra parte della cornetta.
“buongiorno!
Mi sto annoiando a morte!” ammetto.
“se
i
tuoi fossero stati favorevoli a quest’ora staremmo
già nel nostro bellissimo
hotel di lusso a Parigi!” dice sognante.
“già.
Ma
io veramente stavo pensando proprio a questo – la sento
sospirare – ecco, vedi,
i miei sono stati a Los Angeles quando avevano la mia età, e
a Los Angeles Gas
ha casa. Magari i miei non sarebbero poi così contrari ad un
viaggetto del
genere…!”
Cosa che
avevo tralasciato: Jane è la fidanzata, ormai da due anni,
di Gaspard Ulliel.
Sì. Proprio lui!
“bè,
Gas
sarebbe felice di ospitarci, e a me stare in sua compagnia farebbe
più che
bene!!” dice di nuovo sognante.
E come
tutte le idee affrettate di me e Jane, la portiamo a fondo e
… eccoci qua
aspettando il nostro volo per.. Los Angeles.
“Gas
ci
aspetta all’aeroporto…Susan, ci divertiremo da
morire!!” mi promette mia
cugina.
Il
viaggio in aereo per me è una tortura. Jane cerca di non
farmi vomitare, ma
inutilmente. Dire che soffro il mal d’aria è dire
poco. E come una povera
cretina, per tentare di farmelo passare apro il libro di scienze, che
mi sono
portata appresso. Uno dei miliardi di appunti mi cade a terra,
raccogliendolo
mi fermo a leggerlo. Oltre a tutte quelle formule, che nonostante tutto
mi sono
entrate in testa, c’è scritta anche la
più grande cazzata della mia vita. Una
sottospecie di lettera che avevo scritto al mio ex ragazzo, Alex. Ma
con tutta
sincerità proprio non mi va di pensare a quello stronzo
all’inizio di una
vacanza che si prospetta indimenticabile.
“COS’è
QUELLO?” mi sillaba Jane.
“cosa?”
“QUEL
LIBRO!!”
“è
scienze..!” dico con un sorriso irritante.
“lo
so,
ma non dirmi che lo hai portato con noi a Los Angeles!! Dimmi che te lo
sei
fatto prestare da qualcuno!!”
“no,
l’ho
portato..lo sai come sono. Se poi non ripasso mi viene
l’ansia!”
L’occhiata
che mi lancia Jane è a dir poco indescrivibile. Non mi sta
fulminando, peggio!
Mi strappa il libro dalle mani, e ovviamente anche a lei cade il
foglietto
della lettera di Alex.
“no,
aspetta quella no!” tento di toglierglielo dalla mano, ma
inutilmente. Legge
solo le prime parole, lo accartoccia per poi gettarlo nella sua borsa
alla Mary
Poppins.
“Alex
non
ti passa più per l’anticamera del cervello,
vero?”
“no..assolutamente!
quella lettera è vecchia un’eternità.
Sono su quest’aereo con te per vivere una
nuova avventura!”
L’unica
risposta che ricevo a tali parole è un sorriso dolcissimo.
Recuperati
i bagagli e uscite dall’aeroporto vediamo in lontananza
Gaspard poggiato alla
sua BMW. Jane gli corre incontro lasciando i bagagli a me, e lo bacia
saltandogli addosso. Sorrido. Ma qualche istante dopo Gas mi ha
già preso tutte
le borse dalla mano e messe nel portabagagli.
“comunque
buonasera!” gli dico prima di un abbraccio affettuoso ed un
bacio sulla
guancia. Io e lui abbiamo stretto amicizia con il passare del tempo.
Sfortunatamente non ci siamo trovati bene sin dall’inizio, ma
devo ammettere
che ora è come un altro cugino. A dir poco fantastico. Forse
uno dei miei
migliori amici in assoluto. Entriamo in macchina. Io sto dietro e loro
due
avanti.
“allora?
Di chi è stata la brillante idea? Del mio amour o della sua
piccola e innocente
cuginetta?” ridacchia.
“bè,
della cuginetta, ovviamente! Ma di me di piccolo ed innocente
c’è ben poco,
oramai!” rido.
“amore,
questa è la copia delle chiavi di casa!” dice a
Jane. Lei sorride
maliziosamente e poi mi guarda. Ricambio quell’occhiata. Ci
vuole poco a capire
che praticamente, ora comandiamo noi!!
“ma
mi
chiedo chi me lo ha fatto fare di accettare l’offerta di
vivere con due donne
scatenate come queste??” bisbiglia Gas. Ma lo sento e gli
tiro una sberla sul
braccio.
Finalmente
sul “mio” letto, della “mia”
nuova camera, della “mia” casetta a Los Angeles.
Ci metto poco a prendere possesso di tutti gli scaffali che incontro
per tutta
casa. Jane fa la stessa cosa, e Gas, già disperato, non
tenta nemmeno di rimproverarci:
sarebbe inutile.
Mi
concedo solo stasera per pensare. Poi da domani si comincia la folle
vacanza.
Mi alzo
in piedi e vado a pettinare … o meglio a tentare di
pettinare quell’ammasso di
capelli che mi ritrovo sulla testa. Poggio la spazzola esasperata e mi
ributto
sul letto. Jane entra in camera e si accoccola accanto a me.
“Susan,
non voglio che stai così…lo devi superare questo
brutto periodo..”
“lo
so,
lo so..solo stasera!” giustifico.
“no!
è
vietato per tutto il mese che staremo qua! Abbiamo convinto i tuoi
anche perché
gli abbiamo detto che saresti diventata di nuovo te grazie a questa
vacanza..e
ti prego, non ci deludere… non voglio che pensi
più ad Alex, e a tutte quelle
altre stronze di persone che ultimamente ti hanno delusa. Pensa che
quelle che
ti sono rimaste, sono le migliori…come la sottoscritta ad
esempio”
Sorrido.
“e
preparati che tra qualche minuto usciamo!!” sbuffo, ma in
effetti non vedo
l’ora di visitare la città con le luci della notte.
Prima di
prepararmi mi concedo due minuti per cancellare i volti che hanno
infestato i
miei pensieri negli ultimi 4 mesi. Da Alex, a Charlotte, la mia amica a
cui,
dopo due anni che ci conoscevamo, ora non rivolgo più la
parola. Devo solo
rendermi conto che ora che gente come loro non c’è
più nella mia vita, sto
meglio.
spero vi sia piaciuta, come ho già detto sta a
voi giudicare ;) Mi raccomando lasciatemi un commentino!! <3
Comunque mi sento in dovere di ringraziare mia cugina, personaggio
fondamentalissimo nella storia! :)
Spero vi abbia appassionato!!!
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