Popeye, the Sailor Senshi (Braccio di Ferro, un combattente che veste alla marinara) di ToraStrife (/viewuser.php?uid=44143)
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Popeye The Sailor Senshi
Il rumore del mare....
le onde che si infrangono sulla spiaggia....
sulla spiaggia.... la risacca..... questo vuol dire che finalmente sono a terra....
... sono salvo.
Tendo le orecchie. Il mio corpo è troppo pesante, troppo spossato.
Per quanto tempo sarò stato in balia dei flutti? Non importa: sono vivo.
E non sono solo.
Anche se la sabbia non distribuisce bene i rumori, un chiassoso
vociare mi suggerisce comunque che qualcuno si sta avvicinando al mio
corpo.
Questo mi dona un pò di forza,
quel tanto che basta per aprire
il mio occhio buono, mentre nella mia iride si forma l'immagine di una
donna, anzi no, una ragazza. Mi domando se sia per caso una sirena,
di quelle che soccorrono i naufraghi come nelle leggende. Ma non
può essere: il mio corpo per intero sente la sabbia sotto di
sé, quindi siamo in piena terraferma. E d'altra parte,
questa ragazza ha pure le gambe, snelle come sedani, le quali stanno
zampettando leggiadre nella mia direzione.
Arrivata al mio cospetto, si china,
mi tende una mano sulla spalla e mi scuote, chiedendomi qualcosa in un
linguaggio che non capisco, ma dal tono preoccupato intuisco che
si voglia sincerare del mio stato di salute.
In qualunque circostanza, mi dico
sempre, non è mai buona cosa far preoccupare una signorina, e
quindi, con fatica, comincio a svegliare il mio corpo dal torpore,
e finalmente, dopo pochi attimi, alzo lentamente la testa.
I lineamenti del suo viso si rilassano: intravedo la sua espressione sollevata alla vista della mia reazione positiva.
Mi balbetta ancora qualcosa che non riesco assolutamente a capire, e tenta di accennare un sorriso, anche se triste.
La guardo, e la vedo come un sogno,
spalanco il mio occhio incontro i suoi, intensi come il blu
dell'oceano, e soprattutto grandi, grandi....
Mi istigano un improvviso
dubio, un grande interrogativo che mi pervade e mi a dimenticare le mie
attuali condizioni, ma devo assolutamente sapere. Con il pò di
fiato che mi è tornato in corpo, trovo la forza di
domandare.
- Corpo di mille balene, ma voi giapponesi non dovreste avere gli occhi a fessura? -
Un momento, fermi tutti. A
questo punto è matematicamente sicuro che la maggior parte dei
lettori non ci avrà capito un'acca. Probabilmente è
il caso di fare un passo indietro
In fondo al mar
In fondo al mar
Tutto bagnato è molto meglio
Credi a
me ...
No, un momento, fermi tutti, questa è la canzone di Sebastian e di Ariel, che c'entrano?
Tranquilli, gente, è solo un cameo, perdiamine!
E infatti, esplorando il fondo del mare, siamo in grado di scorgere tre
familiari figure, tra cui un pesce e un crostaceo che oggi sono
particolarmente di buonumore e stanno approfittando per prendersi per i
fondelli a vicenda.
- Dannato piccolo pesce impertinente, smettila subito! -
- Ma perché? E' così divertente! "Sciao, bello, tu volere tappeti?" -
Il crostaceo si impettì nel guscio, indignato sempre di
più. - Non ti permetto di prendere in giro il mio accento
accostandolo a uno di quegli umani in superficie color ebano.
- Sebastian, non mancare di rispetto agli esseri umani, capito? -
Il granchio sobbalzò all'ordine della sua grande amica di lunga
data e grossa levatura sociale, e chinò il capo con rispetto.
- Chiedo perdono, principessa. - e poi con uno sguardo inviperito in
direzione del pescie giallo. - Allora, pesce discolo, mi
vendicherò storpiandoti il nome: Flanders!
Nell''immaginazione di Ariel, al pesciolino giallo
crebbero baffoni e capelli castani insieme a un vistoso paio di
occhiali e un'aria fortemente cattolica. Un'immagine troppo surreale
perché non le scoppiasse una risatina di ilarità.
Sebastian fece un cenno di soddisfazione per la reazione di Ariel,
gingillandosi a sua volta con il pensiero de.l pesciolino baffuto cotto
alla griglia da un sogghignante Homer Simpson.
Tuttavia
la sua espressione mutò rapidamente in disappunto di fronte
all'indifferenza del pinnato.
- Noioso: non sai fare di meglio? - rimarcò il pesce in segno di disprezzo.
Sebastian dalla rabbia divenne rosso persino più di quanto non lo fosse già.
- Allora beccati questo: Flender! -
Ma un pesce robot che si trasformava in Jet agli ordini di qualche
cyborg in qualche cartone animato (oooops, 'anime') dimenticato di
qualche anno fa era troppo persino per una immaginatrice professionista
come la sirenetta.
Tanto più che il bersaglio della storpiatura probabilmente non
aveva neppure colto la citazione (e forse neanche la metà dei
lettori più giovani).
- Non c è niente da fare, Sebastian, 'Flounder' rimane il nome più carino. -
E davanti alla pacifica conclusione di Ariel, Sebastian perse le staffe.
- Dannato Flounder,
giuro che ti faccio pescare e picchiare dall'uomo più
forte, più temibile e invincibile dei sette mari! -
- Chuck Norris? - chiese curioso il pesciolino.
E qui Ariel si prodigò a correggere il suo piccolo amico.
- Chuck Norris non è il più forte dei sette mari, ma anche dei cieli, della terra e dell'universo intero! -
Accidenti, lo sanno davvero dappertutto. Anche in fondo al mar, in fondo al mar....
Sebastian rivendicò il suo ruolo a corte per correggere a sua volta la principessa.
- ..... Dopo sua maestà Re Tritone, naturalmente! -
- Già, papà.... - gli diede ragione Ariel.
Che poi è vero, Tritone è IL re, ed è lui che
regna; Chuck Norris non lo può fare: è troppo impegnato
nel suo ruolo di divinità ipercosmica.
- Insomma, basta divagazioni! - protestò il granchio di corte,
chi intendo io è quell'umano marinaio con la pipa che ogni tanto
naviga sopra di noi.
- Quello con quella voce strana che canticchia quella ancora più strana canzone? - chiese Ariel.
- Si, proprio lui, credo si chiami Gambadilegno - sfoggiò l'acculturato crostaceo.
Flounder corse l'occasione per deridere la gaffe dello sventurato saccente.
- Epic Fail*, Sebastian. E' Braccio di Ferro. Fuori dall'ambiente Disney, la tua cultura è nulla. -
*strano linguaggio: possibile che Flanders usi Internet?
Sebastian fece per controbattere, quando si soffermò con
lo sguardo su Ariel, indaffarata in una strana attività.
- Ariel, che stai facendo? -
- Desquamazione. -
- Come desquamazione? -
- Ma sì, quella cosa che fanno tutte le donne -
- Vuoi dire depilazione alle gambe? -
- Si, ma io ho una coda di pesce. -
A interrompere la strana piega che stava prendendo il discorso intervenne Flounder, con una domanda improvvisa.
- A proposito, ma quel marinaio non parecchi giorni che non lo sento più: sbaglio? -
- No, non sbagli - intervenne Sebastian, cattivo acculturato, ma
splendido gossiper - Ho sentito che è partito per un viaggio
verso Est. -
- Quanto a Est? - chiese la sirenetta.
- Molto, molto a Est - concluse laconico il granchietto.
Possiamo immaginare quanto a Est. Ma che ci è andato a fare? E quando entra in scena 'chi sapete voi?'
Saprete la risposta al più presto, questa è una promessa da marinaio!
(ehm....)
P.S. : Se Ariel e i suoi amici vi sono parsi un pò O.O.C.,
non preoccupatevi, si prestavano solo allo sketch (tragi)comico. Grandi
attori, come sempre: oh, eccoli che salutano.
(Il trio in lontananza fa un inchino al pubblico e saluta con la mano...una pinna e una chela)
Alla prossima.
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