storia 1
Un’amicizia che profuma d’amore
Era una fredda giornata di autunno. Il vento soffiava forte fra le cime
e le foglie degli alberi, mentre si sentiva incessantemente il forte
scroscio della pioggia nella camera da letto di una giovane ragazza.
La giovane dai lunghi capelli color caramello se ne stava
appoggiata al davanzale della sua finestra osservando il paesaggio che
c’era fuori.
Per un attimo chiuse i suoi grandi occhi azzurri concentrandosi sullo
scrosciare della pioggia. Questo suono fin da piccola le era sempre
piaciuto e le dava sempre un senso di pace, anche quando era triste o
agitata proprio come quel giorno.
Di solito era una ragazza piuttosto allegra, ma nelle ultime settimane
il suo dolce sorriso si era spento, lasciando posto ad
un’amara realtà.
Si era presa una cotta per il suo compagno di banco Seiji e si era
illusa inutilmente, quando in realtà lui era fidanzato
proprio con la sua compagna Erina che l’aveva sostenuta e le
aveva detto di provare a dichiararsi.
In quel periodo non era cosciente che uscissero insieme, e aveva
cercato di farsi notare di più lasciandosi crescere un po’
i capelli e vestendosi in modo un po’ più carino senza
esagerare e strafare perché aveva un carattere semplice e voleva
essere amata per come era veramente, e non per come voleva apparire.
Tuttavia, il cuore della povera Kilari andò in frantumi , quando
scoprì la verità e che la amica Erina si era presa gioco
dei suoi sentimenti in quel modo subdolo e meschino.
Sono stata una povera illusa a crederle! Tutte le volte che ci penso mi
viene un nodo alla gola e trattengo a fatica le lacrime che prepotenti
vogliono uscire!Per fortuna però ho sempre avuto vicino il mio
migliore amico Hiroto, ma forse per la mia stupida paura di soffrire
ancora per amore, ho perso anche lui!
Hiroto, era il miglior amico di Kilari. I due si erano conosciuti per
caso sul pullman che usavano per raggiungere la loro scuola superiore,
e anche se lui molto spesso la prendeva in giro, erano diventati subito
grandi amici. Ma, col passare del tempo per il giovane Hiroto la dolce
Kilari non era più solo una semplice amica con cui parlare,
scherzare o confidarsi, ma un qualcosa di più! Purtroppo, poi un
giorno lei si confidò con lui riguardo alla sua cotta per Seiji,
chiendogli cosa potesse fare per farsi notare dal suo amato.
Così da quel giorno Hiroto mise da parte i sentimenti per la sua
“amica”, e cercò sempre di sostenerla, aiutarla e
confortarla, soprattutto dopo il comportamento di Erina.
Finchè…
FLASHBACK
Era da poco iniziata la scuola. E da un paio di settimane kilari
cercava di camuffare la propria sofferenza con la solita allegria,
anche davanti a Hiroto. Il ragazzo sapeva che la giovane stava
soffrendo e cercava di tirarla su in tutti i modi possibili, come ad
esempio facendole qualche battuta o stuzzicandola un po’.
Infatti, tutte le volte lei se la prendeva e gli diceva dietro qualche
parolaccia, ma ultimamente…
-Come ti è andato il compito di matematica, kilari?- le chiese Hiroto.
-E’ andato benissimo, ho preso 8 e mezzo- rispose Kilari.
-Non ci credo! Tu che prendi un 8 e mezzo in matematica! Sei sicura di essere tu e di non aver la febbre!-
-No, sto bene!Mi sono solo impegnata più del solito!- gli rispose con un finto sorriso.
-Sei proprio sicura?- le chiese il giovane posando le proprie labbra sulla fronte della ragazza.
Entrambi arrossirono di botto quando si accorserò di ciò che stava accadendo, ma cercarono di non darlo a vedere.
Meno male, che siamo sul tetto della scuola e nessuno può vederci! Pensò Kilari.
Oh Kilari! Odio vederti così ! Ti avrò detto non so
quante volte di sfogarti con me, se ne avevi bisogno, ma niente
continui a soffrire in silenzio, senza dire niente a nessuno
perché non vuoi che si preoccupino per te! Ma, è anche
per questo che ti amo!
Mentre, Hiroto stava ancora riflettendo, non si accorse che stava
facendo scivolare le sue labbra fino alla guancia di Kilari, baciandola
dolcemente.
Kilari, in un primo momento, rimase stupita ma, un calore sconosciuto
cominciò a imporarle nuovamente le sue guance, intanto che
Hiroto resosi contò del suo gesto, si staccò bruscamente
da lei.
-Scusami, ma volevo solo vedere se anche le tue guance erano
così calde come la tua fronte- disse il giovane, inventandosi
una scusa sul momento.
-Non preoccuparti! Eri solo in pensiero per me, grazie!- rispose la
ragazza non guardandolo negli occhi, ma sentendo ancora quel dolce
tepore che le stuzzicava le guancie.
Rimaserò per un po’ in silenzio fino al momento in cui
sentirono la campanella dell’intervallo che li avvisava di
ritornare ognuno nella rispettiva classe. Infatti, la ragazza si stava
per alzare quando il ragazzo le diede una mano per aiutarla a rialzarsi
e le chiese
- ti va di vederci dopo all’entrata del parco di Tensu, visto che è una bella giornata anche se siamo in autunno-
- Si, va bene- le rispose.
Dopo di che ritornarono ognuno nella loro classe, aspettando che le
lezioni finissero. Ma, kilari non faceva altro che pensare al
prossimo incontro con il suo migliore amico. Ed pensava che era davvero
fortuna ad aver conosciuto una persona speciale come lui.
Ciao a tutti. Questa è una piccola storiella che mi è
venuta in mente e ho provato a scriverla. Questa è solo un
pezzo, però vorrei sapere cosa ne pensate. Se è
interessante o no. Scusate c’è qualche errore di
ortografia, ma non sono il mio forte.
Comunque , ringrazio in anticipo anche solo quelli che leggeranno.
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