Chrono.

di _emanuela
(/viewuser.php?uid=80311)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


I ricordi mi colano nelle vene.
Aspetto ancora quell'angelo che mi porterà via, lontano da qui.
Un angelo che mi porterà da te.
E' inspiegabile perché i sogni che devono distruggersi sono sempre i più belli.
Quale sarà la mia lezione?
Seduta ad ascoltare il silenzio che urla.
Seduta ad ascoltare le grida di una guerra.
Seduta ad ascoltare i rumori delle bombe e delle mine.
Volti logori.
Espressioni vuote.
E rimango qui a vedere il tuo riflesso pieno di illusione.
Perché la mia punizione è la vita senza te?
Sono confusa anche io di questo sentimento.
Sarà amore?
Anche se avrò una risposta, questa non riuscirà a portarti da me.
Ho paura. Sono terrorizzata dal fatto che quando morirò tu non sarai qui a dirmi che non sono l’oscurità.
La felicità? Solo qualcosa che posso rincorrere.
Io sono diversa. Maria di Magdala.
Io non posso amare una figura demoniaca, eppure a questo non posso sottrarmi.
Io ti amavo ancor prima di conoscerti.
Noi siamo davvero destinati? Per quanto io non credi al destino, non riesco a dar ragione se non questa.
Altrimenti come posso spiegare che il “demonio” che porta violenza ami il “Dio” che porta pace e viceversa?
Ciò che viene da Dio porta pace e tranquillità; ciò che viene dal demonio, violenza, ansietà.
La solitudine, la disperazione è la miglior linfa per satana.
Le mie mani stanno diventando sempre più bianche, fino a scomparire, così come il mio corpo.
Se una persona stringe un patto con un demone è destinata all’inferno.
Ed io Chrono? Io che sono Maria di Magdala a cosa sono destinata?
Non posso fermare ciò che si è, nemmeno essendo chi sono.
Il passato non può essere cambiato per quanto si voglia, è già successo.
Per quanto provi a cambiarlo, quel momento arriverà e arriverà ancora.
E ora non mi tocca che scomparire, non riuscendo a fermare questo mio dolore.
Non riuscendo a fermare il male che vi si erge in questo mondo.
E avvicinandomi a questa fragile finestra ormai quasi caduta a pezzi, osservo quei mille colori che si tingono nell'immenso cielo.
Questa candida neve ricopre la città. E' assurdo come un tempo così puro possa celare un rosso sangue nel suo penetrante gelo.
Mi lascio trasportare via seguendo quei chicchi di purezza e scivolando via da questa vita, per raggiungerti ovunque tu sia.
Chrono.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=567410