intelligenza (奇) Kushimitama
intelligenza (奇) Kushimitama
“Il Naoni sta tentando di purificare la Shikon no Tama!”
Naraku, impressionato osservava quell’oggetto, si sentiva in trappola,
fissava quella sfera nera che sotto i suoi occhi stava cambiando il suo
colore in un intenso “indaco scuro”.
Stava per ricolorarsi del colore che possedeva quando nel gioiello
regnava l’equilibro tra le due forze, stava per brillare di color
Magenta.
Il Magatsuhi era stato richiamato fuori, dopo che Midoriko aveva perso
era accaduto qualcosa e la forza che stava vincendo era il Naoni.
“No! Non deve succedere!” esclamò con una stupefacente calma e
determinazione, non provava neppure un briciolo di preoccupazione.
Lui stava rischiando, ma ancora aveva una carta in mano, quella lo
porterà alla vittoria ed all’immortalità, era obbligato a giocarla e
rischiare il tutto per tutto.
Protese le sue mani in avanti ed emise il suo Shouki.
Tutto attorno a lui si fece nero i suoi occhi diabolici scintillavano
contrastando col fumo nero che aleggiava, ma ancora tutto questo non
bastava, sembrava che le due forze si uguagliassero, allora Naraku
richiamò a se migliaia di Youkai che nel tragitto che portava a lui
sparsero morte e catastrofi, distruggendo i campi; uccidendo uomini,
donne e bambini, e seminarono terrore e panico ovunque, dopo entrarono
dentro la Shikon no tama, tutto era finito, Naraku si era salvato e la
sfera era più nera che mai.
***
Inuyasha portava tra le sue braccia un peso insostenibile, il corpo morto di Kagome era per lui un carico troppo pesante.
Camminava lentamente, ogni suo passo era colmo di sconforto e voglia di
non proseguire, di non voler più andare avanti, si sentiva come se non
avesse quasi più nulla per cui lottare e ragione di avanzare, ma già una
volta aveva perso qualcuno per lui importante che doveva vendicare.
Pensò di fare lo stesso anche se il dolore gli appensantiva il tutto.
“Inuyasha! Sta accadendo qualcosa!”
Miroku chiamò il compagno, sentì una potentissima aura malvagia che si
stava scatenando, il cielo era diventato improvvisamente cupo e l’aria
puzzava di sangue e di morte.
“Naraku non è ancora morto!” chinò lo sguardo
verso la sua mano destra e vide che la sua Kazāna stava ancora
lì sul suo palmo.
“Kagome è morta per uccidere Naraku… lui è ancora vivo!” proseguì il suo
discorso ed aumentò fortemente il suo tono di voce per colpa della
rabbia che gli aveva gremito l’animo, guardò i compagni e strinse il
pugno.
Inuyasha si voltò a guardarlo con occhi lucidi e sconcertati, “Come non è morto?” disse.
“Dannato! Avrò il suo cuore!” lasciò cadere il corpo di Kagome e in
preda all’ira tirò fuori Tessaiga e corse in direzione della nube oscura
che stava ricoprendo il cielo.
Era notte, ma tutto era spento, come non mai.
“Onee-san! Onee-san!”
Kohaku sentì un forte calore alla nuca, come se gli bruciassero le
vertebre ed i tessuti sovrastanti, il dolore gli impedì di avanzare
verso la sorella e sentì subito dopo qualcosa prendere vita sulla sua
nuca ed uscire.
Il ragazzo morì, il suo corpo si disfece subito, in un battito di ciglia
si putrefece sotto gli occhi della sorella che lo guardò atterrita.
“Kohaku!” Gridò sconvolta.
Miroku abbracciò Sango, e le copri gli occhi, “Non
guardare, hai già visto abbastanza. Kirara!” chiamo il nekomata, “Allontanati con Sango, seppellirò qui Kohaku, gli darò una degna sepoltura.” Disse il monaco.
“No! Miroku, Kohaku deve essere seppellito nel mio villaggio, sarò forte, ci andremo insieme.”
Sango strinse forte il monaco e lui le poggiò la sua mano destra sulla
testa, come per farle una carezza, sui suoi splendidi capelli.
L’altra mano stava per percorrere una direzione meno romantica, ma il
pensiero di Kohaku a terra in quello stato ed il corpo di Kagome, che
dovevano portarlo dalla vecchia Kaede, lo fermò.
Speravano che la vecchia miko potesse dirgli che si poteva ancora fare
qualcosa per la ragazza, Shippo lo avevano lasciato prima di partire
verso l’aura del Magatsuhi, nel villaggio della vecchia Kaede ed era lì
ad aspettarli.
Poggiarono i due corpi sul nekomata e salirono anche loro in groppa andando in direzione del villaggio degli sterminatori.
Inu Yasha è stato troppo avventato, non doveva andare solo, "Sango, poi
raggiungerò Inu Yasha." Il monaco sperava che Inu Yasha tardasse ad
arrivare da Naraku.
"Verro anch'io!" Disse lei.
Naraku aveva messo un uovo di Tengu nella nuca di Kohaku durante
il combattimento tra il Magatsuhi e Sesshoumaru, in modo che inglobasse
il frammento e maturasse, poi scovando ritornasse a lui sotto forma di
Youkai al monte Kaimon.
L’essere che uscì dalle spalle di Kohaku aveva l’aspetto per metà bambino e per l’altro uccello.
Era dotato di un lungo becco prominente, aveva delle ali sulla testa e
capelli rossi, ed infine era dotato di ali che battevano rapidamente
come quelle di un colibrì, ed una coda piumata.
Portava un pastorale buddhista con anelli in cima lo shakujo, Miroku in
groppa a kirara provò ad aprire il suo foro nonostante era in grave
pericolo, probabilmente, anche se non lo vedeva quello youkai possedeva
il frammento di Kohaku, bastava abbatterlo per impedire a Naraku di
completare la Shikon no Tama, ma lo Youkai subito con un solo colpo
riuscì a difendersi con il suo bastone e scaraventò il nekomata a terra
utilizzando la forza del vortice contro il monaco, poi volò via
scomparendo tra il nero della nube.
***
Il vento soffiava forte, era già l’alba, ma il cielo era ricoperto da
uno stormo di Youkai che lo oscuravano, quel vento era provocato dal
passaggio di quelle creature demoniache.
Sango doveva avere tutte e due gambe spezzate, era stata travolta dalle
turbolenze del vortice che il Tengu ha rivolto verso di loro.
Scrutò il luogo dove stava, distesa con le gambe immobili e doloranti e
vide Miroku prono, col volto rivolto verso di lei e sanguinante e più in
la c’era il corpo deturpato del fratello.
“E… Kagome?”
Il Nekomata si stava rialzando, anche lei aveva sbattuto forte contro la terra ed era ancora stordita.
Sango guardò bene, il corpo di Kagome non c’era.
***
Naraku osservava ancora soddisfatto lo sciame di Youkai che entravano imperterriti dentro la sfera.
Lui stava per creare un nuovo Magatsuhi che questa volta
eliminerà per sempre il Naoni, ed il villain otterrà
l’immortalità.
“Il Tengu starà arrivando!”
Pensò Naraku, ma... in quel frammento di sfera che stava per arrivare c’era ancora la luce di Kikyou.
***
Sesshoumaru aveva lasciato che Kohaku andasse con il gruppo di Inu
Yasha, era fermo ad osservare l’orizzonte, sentiva che qualcosa stava
per accadere.
Come linfa, spruzzi di Youkai come liquidi organici fluirono
attraversando la linea dell'orizzonte, ricoprendo il cielo formando dei
capillari immaginari con i loro percorsi delineavano linee minacciose.
Sesshoumaru scrutò il panorama oscuro e vide che improvvisamente tutto il cielo venne ricoperto.
Preparò i suoi artigli e si avviò come un fulmine verso le flotte, quegli Youkai lo porteranno da Naraku.
Note:
Per chi non lo sapesse, il nekomata (猫又) è Kirara, un demone gatto, ed
il tengu (天狗) è uno youkai con forma di mezzo uomo e mezzo uccello.
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