Monastero Borkov.
Due bambini,di circa cinque anni,erano svegli nella loro
camera.
Yuri:Cavoli,Kei,sei sicuro?Se poi ci scoprono...
Kei:Non ti preoccupare,ci siamo andati anche altre volte,o
no?Sveglia Boris
Yuri:Ok...
Yuri si avvicinò al letto di Boris e lo chiamò,svegliandolo
Boris:E' già ora di svegliarsi?
Domandò il bambino,tutto assonnato
Yuri:No,devi venire con noi. Vedi...
Kei:Io vado,voi parlate pure
E detto ciò,Kei si mise carponi e passò attraverso un buco
del muro,passando all'altra stanza
Yuri:Aspettaci,Kei!
Piagnucolò Yuri.E si fece seguire da Boris,passando anche
loro attraverso il buco nel muro.
Ivan:Finalmente,siete arrivati anche voi tre!
Yuri:Ragazzi,ci scusate un attimo?Io e Kei dovremmo parlare
in privato
Ralph:Va bene,ma sbrigatevi
Yuri e Kei ritornarono nella loro stanza
Kei:Ma che cosa c'è?
Yuri:Ho scoperto una cosa su Ralph e te
Kei s’irrigidì. Immaginava cosa potesse avere scoperto Yuri
su di lui e Ralph.
Kei:Ti prego...non dirmi che è quel che temo...
Yuri:Tu e Ralph siete fratelli,non è vero?
Kei"C-come ha fatto a scoprirlo?"
Kei allargò gli occhi. Non ci credeva.Yuri,uno dei suoi più
cari amici,aveva scoperto il più oscuro dei suoi segreti
Yuri:Allora?Mi rispondi?E' la verità?
Kei:Se ne dobbiamo parlare,deve essere presente anche Ralph
Yuri:Ok,vado a chiamarlo
Yuri andò a chiamare Ralph,che subito arrivò
Ralph:Allora,che succede?
Kei:Yuri ha scoperto il nostro segreto...
Ralph si comportò come Kei. Rimase irrigidito al sentire quelle
parole. Ma si calmò subito.
Ralph:Che sciocchi. Dovevamo immaginarlo che qualcuno
avrebbe scoperto il nostro segreto...
Yuri:M-ma allora è vero!
Yuri fece un'espressione davvero buffa,tra la sorpresa e la
felicità.
Kei/Ralph:Mmm….mph....ahhahahahahahahahaahahahahha
Yuri:Hm?Che avete da ridere?
Kei:Ahahhhhahhahahahahahahaha,che tu ci sei cascato!!!
Yuri:Cascato?Non capisco
Ralph:Ehehehhehehehehehehhehe,io e Kei ti abbiamo fatto uno
scherzo. Noi non siamo fratelli!
Kei e Ralph finirono di ridere e Ralph tornò nella stanza
accanto
Kei:Yuri,io ho un fratello,ma…
Yuri:Hai un fratello?Perché non l’ hai mai detto?
Kei:Ha due anni in più di me e vive molto lontano da qui...
La voce di Kei s’intristì e lo sguardo si perse nel vuoto
Yuri:Ti manca,vero?
Kei:Si,da matti...
Yuri:Perché vi siete separati?E come si chiama?Dove vive?
Kei:Mia mamma non l' ho mai conosciuta...è morta appena sono
nato...mio padre se n’è andato...prima di venire qui vivevo dal nonno,mentre
mio fratello è stato dato in affidamento ad un'altra famiglia. Si chiama Rei e
ora vive in Cina...
Yuri:Ti piacerebbe rivederlo?
Kei:Molto. Ma non so neppure in che città abita...
Yuri:Chiudi gli occhi un attimo
Kei:Perché?
Yuri:Chiudili e basta
Poi,rivolgendosi a bassa voce a Ralph
Yuri:Venite,forza...
Kei:Posso riaprirli?
Boris:Sì
Kei riaprì gli occhi e rimase di sasso. Non ci poteva
credere che il suo desiderio si era avverato.
Suo fratello era lì davanti a lui
Kei:Rei!
Rei:Ciao,fratellino
Kei gli corse incontro,abbracciandolo
Rei:Ehi,quanto entusiasmo!Vedo che da quanto ci hanno
separato non te la passi molto bene,eh?
Kei si mise a piangere e a singhiozzare
Rei lo prese in braccio per calmarlo
Rei:Ehi,calmati...
Kei:Mi...mi sei mancato...
Rei:Smettila o me ne vado
Kei:Si. Ma mi dici come ci sei arrivato qui?
Rei:Merito dei tuoi compagni. Hanno passato notti in bianco
solo per farti il tuo regalo di compleanno,che sarei io
Kei:Ragazzi,è vero?
Ivan:Si,tutto vero
La luce si accese improvvisamente e i ragazzi,ormai abituati
al buio,si coprirono gli occhi.
Borkov:Bene bene. Riunione in gran
segreto,eh?Yuri,Kei,Boris,Ivan e Ralph.. Hm?E tu chi sei?
Rei:Io?Sono il fratello maggiore di Kei
Borkov:Quando sei arrivato?Io non ti ho mai visto alle
selezioni
Rei:Ecco...
Kei:Ho fatto una ricerca e l' ho chiamato a venire qui di
nascosto
Borkov uscì dalla stanza e poco dopo due guardie arrivarono
e trasportarono i due fratelli in cella d'isolamento.
Rei:Perché hai mentito?
Kei:Così. Non volevo mettere nei guai i miei amici
Da un punto buio della cella si sentì un colpo di tosse
Rei:Hm?C'è qualcuno?
Disse,avvicinandosi sempre di più a quel punto
???:Vai via!
Rei:Chi sei?
???:Io...non vi interessa!
Rei:Ok,come vuoi. Volevo solo aiutarti
Guardia:Ehi,voi due!Venite con me!
Rei:Dici a noi?
Guardie:Si,sbrigatevi!
E li prese per un braccio,trascinandoli fino ad un ufficio.
A quel punto Kei capì: suo nonno aveva voluto riceverli.
La guardia li accompagnò all'interno,lasciandoli soli.
L'ufficio era molto grande,con una scrivania al centro;il
pavimento era ricoperto con un tappeto in velluto rosso,come le tende e il
divano li vicino.
La porta si aprì di nuovo e questa volta fu Hito a
comparire. Era piuttosto irritato e i due immaginarono il perché.
Kei rabbrividì e si stinse a Rei.
Hito:Voi due!Cosa diavolo vi siete messi in testa?
Rei:Nonno,non prendertela con Kei!Lui non sapeva che ero qui
fino a pochi minuti fa!
Hito:Zitto!Non sei stato interrogato!E posso prendermela con
chi voglio!
Rei:Ma cerca di capirci...
Hito:Io non devo capire nulla!Ora,tutti e sei siete fuori di
qui!Andate a chiamare gli altri e uscite,chiaro?
Rei:Ma cosa...
Hito:Stai zitto,stupido moccioso!
Hito batté un colpo di frusta vicino a Rei,che si impaurì
Hito:Hai capito o la vuoi assaggiare?
Rei:No...abbiamo capito. Andiamo...
Continuò,rivolgendosi a Kei.
I due bambini uscirono dalla stanza.
Dopo pochi passi,Kei si fermò.
Rei:Cosa c'è che non va?
Domandò,fermandosi e girandosi a guardare il fratello. Aveva
gli occhi chiusi,quasi si aspettasse uno schiaffo.
E quello,puntuale,arrivò.
Rei:Posso sapere cosa ti ho fatto?
Chiese Rei,con le lacrime agli occhi.
Rei:Nei due anni che siamo stati assieme,tu hai sempre
trovato una scusa per darmele o farmele dare da nostro padre. Oggi qual è la
scusa?
Continuò Rei,che piangeva silenziosamente
Kei:Che sei uno stupido!Hai alzato troppo la voce!E poi hai
fatto tutto di testa tua!A te non ti importa nulla di me!Per te sono solo uno
strumento!Ora non abbiamo un posto dove stare!
Urlò in preda alle prime lacrime. Finita la frase,Kei
scoppiò del tutto a piangere,cadendo sulle ginocchia e nascondendo il viso tra
le mani.
Rei si inginocchiò accanto a lui e lo abbracciò.
Rei:Non è vero che non m' importa nulla di te!Se non
m'importasse nulla,non sarei qui,o sbaglio?
Kei:Hai...ragione...
Rei:Smettila di piangere,su. Vado a chiamare gli altri,tu
vai all'uscita.
E,dategli queste indicazioni,corse verso la camera.
Kei,come ordinatogli,si diresse lentamente verso l'uscita.
Mentre camminava,continuava a strofinarsi gli occhi,già molto rossi per il
pianto.
Kei:Uffa!Perché sono così sfortunato?Prima mio padre se ne
và chissà dove,poi mi allontanano da mio fratello ed infine mio nonno mi
rinchiude qui dentro!In più,Rei mi odia,visto che quando sono nato è morta
nostra madre!Sono sicuro che adesso mi odierà ancora di più!"
I suoi pensieri furono bruscamente interrotti da un richiamo
Rei:Kei?Kei!Ti sbrighi o stai qui?
Kei:C-come?No,vengo...
Rei:Tieni la giacca.Dai,uscite prima che ci vedano ancora
qui
Rei scostò lentamente il portone,attento a non fare
rumore,poi fece uscire tutti. Per ultimo uscì lui.
Il gruppetto si incamminò per le vie di Mosca,con Rei in
testa.
Dopo essersi allontanati dal monastero,raggiunsero un parco
e Rei si sedette su una panchina.
Kei:Perché ti sei seduto?
La sua voce,per quanto possibile,era fredda e distaccata.
Quasi insolente. Rei trasalì a sentire con che tono suo fratello gli si
rivolgeva,ma non ci fece troppo caso. Pensava che fosse un po' scosso per
quello che era successo.
Rei:Per caso sai dove andare?
Kei:No,ma se non fosse per qualcuno,ora saremmo ancora al
monastero!
Il tono di Kei era sempre più sfacciato.
Rei scattò in piedi.
Rei:Abbassa la cresta!E non permetterti più di alzare la
voce con me!
Kei:E tu non dovevi alzare la voce col nonno!
Rei:Smettila!
Kei:E se non te ne fossi andato,io non sarei stato messo lì!
Rei:Stai zitto!
Kei:Io non sto zitto!
Rei:Finiscila di urlare!
Kei:Io urlo quanto voglio!
Rei,al massimo della sopportazione,tirò un sonoro schiaffo a
Kei,che cadde a terra.
Rei:E non provare a piangere
Concluse Rei a denti stretti,tornando a sedersi sulla
panchina.
Kei non si era ancora rialzato da terra.
Sapeva di avere torto,ma non voleva ammetterlo.
Boris:Kei,va tutto bene?
Kei:Si,si...
E dicendo ciò si allontanò,sedendosi sotto un albero
Ivan:Yuri,Kei parla con te,no?Cerca di farlo ragionare
Yuri:Va bene
Rei:Non andategli vicino,per favore
Boris:Perché?
Rei:Vedete,lui...
Guardie:Cerchiamoli!
Ralph:Che?Ci stanno inseguendo!
Rei:Presto,venite
Comandò Rei.
Rei:Per di qua!In questo nascondiglio!Ok...
Le guardie passarono e non li videro.
Boris:Ma ci siamo tutti?
Rei:Credo di sì. Vediamo...
Ralph:Manca Kei!
Rei:AH!
Yuri:Vado a cercarlo
E senza attendere risposta,Yuri corse a cercare Kei che,in
quel preciso istante,stava scappando da due guardie.
Kei"Sicuramente è stato Rei a dire agli altri di non
avvertirmi!"
Kei era sempre più affaticato. Ad un tratto, sbatté contro
qualcuno.Yuri.
Yuri:Sei tu,Kei?
Kei:Si,ma dove…
Yuri:Seguimi in silenzio
Yuri prese la mano di Kei e lo condusse al nascondiglio. Per
loro fortuna,le due guardie li avevano persi di vista. Arrivati al
nascondiglio,Rei corse fuori e prese per il colletto Yuri e per la sciarpa Kei.
Si dovettero stringere nel nascondiglio,per farci stare anche Kei.
Rei:Sentite,fino a quando starò con voi sarò il capo ed avrò
carta bianca,va bene?
Tutti:Va bene
Rei:Yuri,noi due dobbiamo parlare
Yuri:Ehm...
Rei:Vieni in braccio
Yuri che era lì accanto,gli fu subito in braccio.
Rei:Cosa ti è venuto in mente di uscire?Sai che potevano
prendervi entrambi?
Yuri:Si,ma non ci hanno visti,tantomeno seguiti!
Guardia:Ne sei sicuro?
Tutti:AH!
Guardia:Uscite,forza!
I ragazzi,uno ad uno,uscirono. In tutto,le guardie presenti
erano quattro.
Guardia1:Yuri,Ivan e Boris,seguiteci senza fare
storie,altrimenti sarà peggio per voi!
Le altre tre guardie presero Yuri,Boris e Ivan per un
braccio e li trascinarono via.
Ralph:Guardate chi c'è!
Rei/Kei:Nonno!
Hito:Eccovi,stupidi mocciosi!Ralph,tu te ne ritornerai in
Germania. Dovrai sparire entro 24 ore.
Ralph,senza proferire parole,si allontanò,dirigendosi
probabilmente verso l'aeroporto.
Hito:Rei,tornerai in Cina,mentre il piccolo Kei mi seguirà
in Giappone.
Kei:Cosa?
Hito:Non preoccuparti,appena avrò sistemato alcuni
affari,sarai solo in casa.
Hito prese per un braccio Kei e lo trascinò via.
Il bambino si voltò a chiedere aiuto al fratello.
Kei:Rei,Rei,aiutami!
Ma Rei,invece di aiutarlo,gli voltò le spalle e se ne andò.