Denigrarlo, disprezzarlo, deriderlo – era stato fin troppo
facile già dal primo giorno, perché sono quelli
perfetti i più facili da abbattere: chi ha sulla coscienza
più cicatrici di quante possa contarne in una vita intera
è più difficile da scalfire, perché
non è rimasta più carne che possa bruciare sotto
il veleno degli sguardi e delle parole dette a mezza voce.
Ma adesso, nel tempo di un secondo, tutte le sue certezze crollano,
mentre il manto di sdegno e sufficienza gli scivola via come un velo
impalpabile. Gli bastano solo quattro parole –
Grazie, Doc. Per tutto.
E il muro cade.
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N/A
Drabble scritta per la
Notte Bianca
@
Maridichallenge, con
prompt
Muro offerto da
Hikaruryu. ♥
Che devo dire? Onestamente. Che io sia follemente innamorata di quella
scena ormai l'hanno capito anche i sassi - mi guardano male anche loro
quando ne parlo, giuro! ;__; Quindi proprio non so che aggiungere, se
non che appena ho visto il prompt mi è balenata in mente questa
scena - meglio, questa
interpretazione della scena,
una delle tante, perché, lo sapete, su quella scogliera capita
tutto quello che doveva capitare per fare di me una donna realizzata.
TUTTO. <3 (Sì, sono finita di nuovo a dirvi quanto la amo,
gh. Ma mi passerà, un giorno o l'altro. Credo...)
Se sei arrivata/o fin qui, grazie per aver letto - a meno che tu non
sia come me, che vai prima a leggere le note dell'autore della fic. In
quel caso, grazie per avermi dato fiducia. Spero di non deludere le
aspettative, lol. XD
No, sul serio. Farò un po' la melodrammatica ma,
fandom, io ti amo. ;__; Probabilmente sei uno dei
pochi di cui io sia davvero
felice di far parte. Sei
bello, lo sai, e mica parlo del TF. Grazie di esistere, donneH
mie. <3 [/melodramma]
E dopo questa dichiarazione d'amore, lo sai che devi fare per rendermi felice, vero...? *innocente* ♥