Di pesci e
capitani
A Ely, che
legge e beta anche se odia Russel Crowe.
Stephen
era seduto tranquillo al suo tavolo.
Ma “tranquillo”
era un eufemismo.
Gelo totale.
Nella cabina regnava
un'aura di tensione pronta a scatenarsi contro il primo malcapitato
che avesse varcato la soglia.
Tutta la ciurma percepiva
la tensione fra lui e il comandante.
E tutti, inconsciamente,
simpatizzavano per l'uomo di scienza.
Stephen avvicinò
gli occhi al vaso.
La murena lo guardò
al di là del vetro.
Magnifico esemplare. I
marinai gli avevano fatto questo piccolo dono sperando di
rasserenarlo.
Era
frequente che i mozzi gli si avvicinassero per porgerli
qualche bestia strana, magari trovata sul ponte o nelle reti o mentre
pulivano la chiglia.
Gli occhi di Jack Aubrey
gli si affacciarono alla mente.
Scostò
il vaso con la murena, seccato, rivolgendo la sua attenzione al
cadavere di un
Gobius bucchichi
trovato durante uno sbarco a Gibilterra.
Si sistemò gli
occhiali sul naso impugnando pinze e bisturi.
Non poteva, non poteva
baciarlo a tradimento dopo aver finito l'assolo di violino e poi
augurargli buon riposo come se non fosse successo niente.
Che rabbia!
E la cosa non si era
fermata lì. Al mattino, mentre facevano colazione,
gli aveva perfino chiesto se avesse dormito bene.
Dannato
lui e la sua barca.
Dannazione a quando aveva accettato di salire sulla Sophie.
Abbassò gli occhi
sul suo pesce.
L'aveva decapitato.
Dannato Aubrey, tutta
colpa sua!
Amo questa coppia. Ancora
di più leggendo i libri <3
Il dottore poi... that's
amore.
Il gobius
bucchichi è questo simpatico pesce
http://it.wikipedia.org/wiki/Gobius_bucchichi
che, darling, fa le
spese della scemenza di Jack. Povero.
|