Sarebbe una specie di intervista.. Leggete
e scoprirete u.u
Barlowen.. for good!
Gary Barlow e Mark Owen raccontano tutto sul loro grandioso matrimonio,
che si celebrerà il prossimo 23 gennaio
all’hotel Ritz di Londra.
Entro nella sala e li trovo
seduti su un divano bianco panna, dal gusto splendidamente barocco.
Appena mi vedono si alzano e mi salutano, per poi ritornare a sedersi
uno accanto all’altro. Sono raggianti, non
c’è che dire. Gary è elegantissimo,
come al solito; Mark ha un’aria estatica che capita di vedere
veramente di rado, in questi ultimi tempi. Si tengono la mano, mentre
mi osservano entrambi, concentrati.
Complimenti, siete
bellissimi!
Mark (con gli occhi che brillano):
Oh, grazie! Fa sempre piacere sentirselo dire, vero amore?
Gary: Certo,
la ringrazio infinitamente! - risponde
lui, con un sorriso smagliante, rivolgendo un’occhiata
languida a Mark.
Parlatemi un
po’ del matrimonio. L’avete annunciato poche
settimane fa, ma è molto che lo progettate immagino.
Gary: Vuole
la verità? Quindici anni!
Quindici anni?
Gary:
Sì. Ci siamo innamorati molto tempo fa, ma non era mai il
momento più adatto per dirlo a tutti. Abbiamo passato anni
duri, vero Markie?
Mark assume
un’espressione indecifrabile, ma sarei pronta a scommettere
che gli stanno passando un sacco di pensieri per la testa,
più o meno felici.
Mark: Oh
sì, confermo. Ma alla fine l’amore trionfa sempre,
e noi ne siamo solo l’ennesimo esempio.
Si gira a guardare Gary
e lo bacia dolcemente. Poi appoggia la testa sulla sua spalla e aspetta
la prossima domanda, mentre Gary gli carezza i capelli. E io penso di
potermi liquefare sul posto, ma devo mantenere un contegno.
Ancora complimenti, siete
stati coraggiosissimi, e mi trovo obbligata a ripetere che siete una
delle coppie più belle che io abbia mai visto. Ora parliamo
di numeri, volete? Quanti invitati prevedete?
Mark:
Duecento, più o meno. È una cosa in grande, ma
non esagerata.
Gary:
Tesoro, hai dimenticato che è incluso anche Robbie, e quello
è capace di trascinarsi dietro quantità
esorbitanti di gente! - scherza,
scatenando l’ilarità di tutti.
Mark:
Tranquillo amore, tengo a bada io quella specie di Peter Pan di uomo.
E i testimoni, chi
saranno? Se si può dire, ovvio.
Gary: Ottima
domanda. Ci abbiamo riflettuto un sacco, in effetti. Dopo lunghi ed
estenuanti mesi di considerazioni, ho concluso che il mio
sarà Dougie (Howard,
ndr.)..
Mark: ..e il
mio naturalmente Robbie!
Ottime scelte. Cambiando
argomento, invece. Chi ha deciso il menu?
Mark: Gary,
ovvio. Non può resistere al richiamo della buona cucina,
vero tesoro? - e
scoppia a ridere, nell’atto di tastare la pancia al compagno.
Gary: Ah,
Ah, Ah. Spiritoso, Markie. No, comunque è vero. Anzi, va
meglio a tutti, perché se l’avesse deciso Jay, il
menu.. - rabbrividisce,
assumendo un’espressione inorridita. Ridiamo.
E ci sarà
qualche attrazione particolare? Canterete immagino.
Mark:
Ovviamente. Abbiamo una selezione infinita di canzoni d’amore
smielate da cantare! - ridacchia.
Gary:
Sì, certo, lui ci scherza, ma in realtà non vede
l’ora.. - dice
metà della frase sulla sua guancia, prima di schioccarci
sopra un bacio. Mark assume un’aria imbronciata, che i baci
di Gary modificano immediatamente in un sorriso estatico.
Gary, cosa gli canterai?
Gary: Qui si
va nel dettaglio, non posso rispondere..
Mark: Oh
dai, digliene almeno una!
Gary: E va
bene, piccolo rompiscatole! Gli ho promesso You, ma ce ne sono
molte altre, e alcune non le sa nemmeno lui.. - mi fa l’occhiolino e
sorride. Mark assume un’espressione indignata e si sistema la
sciarpa sul collo, facendone finire un lembo direttamente in faccia a
Gary, dopodiché si gira, dandogli le spalle. Ridacchio
anch’io, insieme a Gary, mentre Mark continua a fingere di
essere scandalizzato.
Mark, hai intenzione di
perdonarlo?
Mark: Certo
che no, tra noi è finita. - risponde, ma lo vedo ridere
sotto i baffi.
Gary: Guarda
che mi tocca sentire! - sbuffa,
ridendo, prima di intonare il ritornello di Back For Good. Mark si gira
con un sorriso enorme in volto e lo bacia di nuovo, questa volta con
più convinzione. Li lascio continuare per una decina di
secondi, poi mi schiarisco la voce.
Quello era un
sì, mi sembra.
Gary:
L’importante è che lo dica anche al momento
fatidico..!
Mark lo guarda sognante
e annuisce, baciandolo dolcemente un’altra volta.
Ragazzi, congratulazioni:
vi auguro tutto il bene del mondo, davvero.
Mark:
Grazie, grazie mille!
Gary, ovviamente, gli fa
eco. Poi, sorridenti, mi stringono la mano e mi accompagnano
all’uscita. Esco a malincuore da quella stanza, ma mi volto
indietro un attimo, per vederli scambiarsi un’ennesimo
sguardo languido e rientrare a pianificare quello che sarà,
probabilmente (e qui scusatemi la citazione), the greatest day of their lives.
NdA
E' stupida, ma è coccolosa *__*
Spero vi sia piaciuta :D
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