Burn to be Return
Nevica.
Fuori
sta nevicando.
Il cielo è di un bianco
candido, in
contrasto con le mura grigiastre di Londra.
Sei sola in
casa, Susan.
Non c'è nessuno li con te.
Stai davanti alla
finestra, ad osservare la neve che delicata e semplice scende dal
cielo, cullata dall'aria.
La
neve
è semplice Susan, di un bianco anonimo.
Tu come sei
diventata, Susan?
Non sei più anonima, fasciata nel tuo
abito azzurro.
Vorresti tornare anonima e bianca, Susan?
Si che
vorresti.
Vorresti non essere mai cresciuta.
Vorresti tornare indietro,
e ricordare.
Eppure non è troppo tardi.
Perchè
non lo fai, Susan?
Osservi un fiocco posarsi sul terreno bianco, e
confondersi con gli altri.
Tu invece, indossi abiti sfarzosi.
Per
renderti speciale, forse?
O perchè sennò
perderesti la certezza di chi non
sei?
Che sei stata, Susan?
Regina di
Narnia, forse?
Chi sarai Susan?
Una donna devi diventare.
Lo vuoi? O
devi?
Ma ora, chi
sei?
“Non lo so”
Certezze che crollano come un
castello di carte.
Un disegno di sabbia cancellato dal mare.
Nostalgia e dolore.
Hai nostalgia e vuoto Susan.
Di Narnia, dei tuoi fratelli, di Caspian.
Di una
corona poggiata sul capo.
Ti manca anche quella, che segnava con
certezza chi eri.
Ma
non
è una corona che segna il tuo essere Regina.
Regina
lo sei
nell'animo, nel cuore e nello spirito.
Non
ricordi,
Susan, che quando si è Re o Regina, si
è sempre, Re o Regina?
Hai
dimenticato anche quello, chiuso in un angolo di cuore di cui hai
buttato via la chiave.
O
forse la
conservi ancora, la chiave?
L'hai nascosta, ma tu hai quella
chiave.
Lo sai che l'hai solo tu e che solo tu puoi aprire quel pezzo
di scrigno pieno di polvere ma non dimenticato.
Non
hai
dimenticato del tutto Susan.
Sennò non proveresti dolore e vuoto.
Saresti indifferente, come una statua di ghiaccio.
Cari
Fratelli,
sono cresciuta.
-Susan!
Dove
vai?-
-A
prepararmi
per una festa-
L'ultima
volta
in cui li hai visti.
Loro dovevano fare qualcosa, ma tu
eri troppo presa a preparati per poterli salutare.
Il loro ricordo, il
ricordo di quel giorno, non ti abbandonerà mai.
Caspian,
amore lontano e impossibile.
-Ho
1300 anni
più di te-
Che
scusa
banale.
Avevi sentito il dispiacere nella sua voce.
E ti si
era spezzato il cuore. Ora invece, è definitivamente in
frantumi.
Visto che allora non hai dimenticato?
Le sensazioni, i
brividi che hai provato in quei giorni si riversano ancora prepotenti,
annebbiandoti la mente.
Narnia,
luogo a cui non tornerò più. Mai più.
-Dobbiamo
accettare che ormai la nostra vita è qui-
Non
lo dicevi
sul serio.
Sapevi e speravi di ritornare.
Però
definitivamente.
Invece, ora, la tua vita è definitivamente
qui. A Londra.
Anche se sai nel profondo, che questo mondo non ti
appartiene.
Come potrebbe essere tuo un mondo che ti fa continuamente
soffrire?
In cui devi nascondere chi realmente sei per mostrarti forte
mentre in realtà dentro vorresti solo scappare lontano?
"Quanto
vorrei
non averlo mai fatto"
Ricordare
e
non Dimenticare.
"Poter
tornare
indietro"
Tornare
pura e
semplice come la neve.
"Indossare
una
corona d'oro e argento"
Essere
di
nuovo la Regina Susan la Dolce.
Indossi
una
collana dal cuore spezzato al collo, mentre
osservi cadere dal cielo il perfetto equilibrio tra acqua e ghiaccio.
E' il tuo cuore, quello
che indossi?
Lo tieni forse come
ricordo, per
non soffrire ancora?
Vorresti
chiamare aiuto.
Aslan forse, per scusarti e congiungerti con
coloro che ami.
Per salvarti da te stessa.
Una te stessa che non ti
appartiene.
Ma
come
chiedere aiuto, se l'unica cosa che sai fare è
piangere e cozzare contro i sensi di colpa?
Perchè
non riesci a dire una semplice parola, per poter
tornare ad essere felice?
Hai
paura,
Susan?
Paura
del loro
giudizio?
O
paura di
poter sbagliare nuovamente?
Decisione,
ci
vuole.
Sicurezza.
Come quella che mostravi quando
governavi o combattevi con l'arco.
Tira fuori l'orgoglio Susan.
Tira
fuori la grinta della Regina che possiedi.
"E'
tardi"
Sicura?
"E'
troppo
tardi"
Ne
sei proprio
sicura, Susan la Dolce?
-Non
siete
stanchi di essere trattati da ragazzini?-
Un
colpo al
cuore ti mozza il fiato.
-L'aria
c'è anche in casa-
Il
cuore ti si
incrina, crepandosi per l'ennesima volta.
-Forse,
non lo
volevi davvero-
Lacrime.
Ora
le lacrime hanno iniziato a scendere.
-Sicura
che
non ti serva il corno?-
Perchè
fanno così dannatamente male, i ricordi?
Sguardo
deciso, cuore che perde un battito, mente lucida.
Vuoi
tornare
da loro.
Apri
un
contenitore.
Devi
tornare
da loro.
Afferri
l'oggetto appuntito comprato ad una mostra qualche settimana
prima.
Perchè
da quando hai rinnegato chi sei e hai sempre saputo
di essere, la tua vita è diventata un inferno di cristallo,
condito da lacrime di diamante e un labirinto di spine.
Mano
che si
alza in aria, tremante ma decisa.
Respiro
profondo.
Pugnale
affilato, con un manico adornato di pietre preziose che si
appoggia sul cuore.
Pronta,
per
affrontare la fine che segna un nuovo inizio.
Un
gesto
estremo per ricongiungerti con loro. Forse non è il
modo migliore.
Forse
non
è ancora troppo tardi per chiedere aiuto e tornare
indietro.
Ma
è l'unico che ti è venuto in mente.
Perchè
per rinascere, spesso bisogna bruciare.
Lama
affondata, realtà che scompare, sogno che inizia.
La
neve come
spettatrice silenziosa scende candida dal cielo.
Balla una
danza di silenzioso saluto annunciando la nascita di un nuovo, gentile e
candido, fiocco di neve.
Bentornata,
Regina Susan la Dolce.
***Uhm.
Ok, da tempo volevo scrivere qualcosa su Susan, riguardante un
dopo-l'ultima battaglia. A dire il vero volevo fosse qualcosa si
più Suspian, ma ... ecco ... è venuta fuori
così. Quella sarà per la prossima volta, appena
l'ispirazione si degna di farmi una visitina ^^
Dunque, che dire? E'
... strana. Si, è una fic strana. Anche
perchè non pensavo che alla fine l'avrei resa
così tragica, con Susan che, per poter tornare nella
Narnia-Eden - quella in cui vanno i Pevensie dopo l'incidente
ferroviario - l'avrei "costretta" a togliersi la vita. A questo
proprosito ho messo il rating arancione perchè non
è un argomento molto ... semplice e normale, ecco.
Tornando alla fic, c'è un grande richiamo alla mia raccolta Elements and Seasons,
in cui ho associato a Susan L'inverno e i fiocchi di neve. Qui lei si
paragona alla neve, bianca, fresca e libera, rispetto a lei
che si sente legata in un mondo che non è suo, tutta
truccata e sfarzosa che, sul bianco si nota assai.
Alla fine riesce ad
ottenere ciò che vuole, cioè tornare La Regina
Susan, candida e dolce come la neve.
Poi poi poi ... le frasi dei
fratelli sono prese: Lucy e Peter dal
secondo film, Edmund dal primo. E ovviamente Caspian dal secondo. Le
altre ... quella della festa l'ho inventata io, le altre due sono
prese sempre dal secondo film. Ora che ci penso solo Edmund
è preso dal primo .... beh, perchè ho voluto che
Susan lo ricordasse con la sua solita ironia pungente, così
come Lucy con la sua saggezza "nascosta" e Peter con il suo orgoglio di
sovrano supremo.
Bene ... *me pensa se ha altro da dire* ... si! Sempre
collegato alla fine, volevo fare una cosa un pò
diversa dal "solito" fatto che lei potrebbe redimersi restando a
Londra. Non credo, personalmente, che finchè sia in
Inghilterra possa tornare colei che è veramente stata a
Narnia .... Ok, spero di essermi fatta capire, anche se
ne dubito. -.-
*Riguarda tutte le note e inorridisce* Oh, god!
Ok, mi dileguo perchè ho scritto veramente troppo.
Mi sa
anche più della storia stessa, ma volevo essere chiara ^^'''
- Forse lo sono stata fin troppo ... - Spero che vi sia piaciuta, vi
mando un grande bacio e
risponderò a coloro che, se vorranno,
commenteranno =)
Bye! Cla <3
Ps: Fede!!! Questa
è per te, perchè ti avevo promesso che prima o
poi avrei scritto su Susan e Caspian. Forse non è un
argomento molto presente nella fic, ma come sai io non sono una che si
smiela troppo ... Spero ti piaccia lo stesso e mi impegnerò
molto di più con l'altra che ho in mente! =)***
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