Per chi sa
dove guardare ~
prompt: #011, the
endless and faraway sky
E nei giorni seguenti il sacrificio di Draco, Bowen e Kora condussero il popolo verso un periodo di giustizia e
fratellanza. Ripensandoci ora, quelli furono anni d’oro, illuminati da
una luce ultraterrena...
«Fratello Gilbert è un grande
poeta.»
Sorride,
accoccolata sul suo petto nudo coperto di cicatrici che le sue dita sottili
percorrono lentamente, come per cancellarle. Il cavaliere chiude il libro e per
qualche istante si perde nella contemplazione dei suoi capelli rossi che gli
solleticano la pelle, disperdendosi tra le lenzuola.
«Sì,
ha talento. Ma indubbiamente lo preferisco come arciere.»
Lei
ride piano. È passato un anno, un anno da quando è finito tutto,
un anno da quando è cominciato tutto. Un anno da quando Draco è entrato e uscito dalle loro vite con la
subitanea meraviglia che può generare un raggio di sole quando tutto
intorno è buio fitto. Un anno da quando l’antico codice ha
riacquistato tutto il valore che aveva perduto.
Kora solleva il capo per poterlo guardare negli occhi. Gli sfiora
una guancia, ruvida, con quella mano sempre troppo morbida, mai sciupata dalle
armi e dai tempi oscuri.
«C’è
una cosa che avrei sempre voluto chiederti.»
Bowen attende, in silenzio. Lei non ha esitazioni – non
esita mai: come quelle volte in cui
ancora si allenano alla guerra, anche se da tempo non ce n’è
più bisogno.
«Cosa
ti ha spinto a continuare, alla fine?»
Poche
parole, perché raramente servono parole tra le loro anime. Si comprendono da sempre.
Lui,
invece, ha bisogno di pensare per un attimo. Ma alla fine si rende conto di
avere la risposta tra le braccia.
«La
consapevolezza di non essere solo.»
Kora sorride di nuovo. Posa le labbra all’angolo della
sua bocca, prima di sfuggire senza fretta alla sua presa e alzarsi dal letto
che da qualche mese condividono.
La vede
attraversare la penombra della stanza, il corpo agile e nudo, senza un rumore,
fino alla finestra spalancata su quel paese che è stato loro nemico – la ragazzina! il rinnegato! – e
che oggi, ogni mattino, si sveglia benedicendo i loro nomi e la costellazione
del drago.
Si
ferma lì al davanzale, figura ammantata di stelle lontane.
«C’è
sempre stato Draco con te. Sempre. Prima ancora che
tu lo sapessi.» Parla dandogli le spalle, ma è certo che non sia
per pudore. Kora ha rispetto di quella ferita che per
lui non è ancora rimarginata. Sa quanto
gli manca. «È bello sapere che il cielo splende di più
grazie a lui.»
Bowen si solleva lentamente. La raggiunge, l’abbraccia
ancora, nasconde il viso nell’incavo del suo collo e bacia il suo profumo
di donna. Immagina le stelle silenziose al di là del buio: fa ancora
male, sì. Ma c’è lei.
Anche lei c’è sempre
stata.
Ad occhi
chiusi la sente voltarsi per ricambiare il suo abbraccio e il suo bacio. Lei
sa.
Per
lui, il cielo sono anche i suoi occhi.
... E quando le cose diventavano più
difficili, la stella di Draco splendeva più
forte per noi che sapevamo dove guardare.
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