julieadelheid
Era una notte calma, in cui il ventarello fresco spirava raramente tra
gli alberi che, di tanto in tanto, nascondevano l'immenso cielo
stellato che si estendeva sopra di me. Quei punti argentei, così
irraggiungibili, erano davvero meravigliosi. Avrei pagato qualsiasi
cifra per arrivare a loro.
Sorrisi, mantenendo lo sguardo fisso su essi. Era ormai passata
più di un'ora da quando mi ero allontanata da casa per venire
fino là, per ammirare quel panorama che ogni notte mi
affascinava... Puntualmente mi ero sdraiata sull'erba, con le braccia
incrociate dietro la testa e una gamba accavallata all'altra, in
silenzio. In qualche modo mi tranquillizzava quel posto. Il giorno,
stando con gli altri, non mi era possibile farlo. Quando dovevo stare
attenta ad Enma, quando dovevo aiutare Koyo visto che si cacciava
sempre nei guai... Insomma, non avevo mai un attimo di pace.
Sospirai, voltandomi fino a che non mi trovai con la schiena rivolta
verso il cielo, dopodichè appoggiai i gomiti sul terreno e il
viso tra le mani.
"Ce ne hai messo di tempo..." Gli feci notare, fissandolo dritto negli occhi.
"Ahhh, sempre a puntualizzare su tutto!" Julie sbuffò, infilando
le mani in tasca con un'espressione di disapprovazione sul volto.
"Non lamentarti, dico solo la verità, non sto puntualizzando!"
Detto questo mi rimisi nella stessa posizione in cui ero prima che
arrivasse, stavolta le braccia distese per rilassarmi ancora di
più.
Vi starete chiedendo che cosa ci faceva lui, lì con me, di
notte... Beh, sia chiaro, assolutamente niente di strano! Da quando
aveva scoperto che andavo in quel posto, non aveva mai smesso di
seguirmi, quindi era diventata un po' un'abitudine averlo vicino, ecco
perchè mi era tornato strano anche il suo ritardo.
"Come no, di piuttosto che non vedevi l'ora che arrivassi!"
Ridacchiò, avvicinandosi e sedendosi accanto a me, con i suoi
soliti modi svogliati.
"N... Non ho mai detto niente del genere!" Arrossii di colpo,
fissandolo. Come si permetteva di dire una cosa del genere? "Io... chi
mai attenderebbe con così tanta trepidazione una persona come
te!?" Mi misi seduta, incrociando le braccia sul petto e sbuffando.
Ok, lo ammetto, lo stavo aspettando ma di certo non glielo avrei mai
detto così apertamente, in fondo era proprio quello che voleva
sentirsi dire. La sua presenza, anche se a volte fastidiosa visto che
ci provava continuamente, senza lasciarmi un secondo da sola, era quasi
diventata fondament... N... No, non pensate male! Intendevo solo dire
che mi ero abituata ad averlo accanto, solo questo! Mi tornava strano
non vederlo nelle vicinanze, quindi...
"Però l'hai pensato, giusto?" Mi passò un braccio sulle spalle, avvicinandomi a sè.
Ovvio dire che in neanche un secondo gli detti uno schiaffo,
allontanandolo di nuovo mentre le guance si tingevano di un colore
porpora. Era esattamente ciò che intendevo dire, che ci provava
ogni secondo.
"Io non ho pensato niente del genere!"
"Ehi, questo era bello forte!!" Julie si massaggiò la guancia arrossata per il colpo ricevuto.
"La prossima volta ci penserai due volte prima di allungare le mani!"
"La mia bambolina tutta difficile! Quant'è carina!" Sorrise
mentre di nuovo non riuscii a trattenere l'imbarazzo che provai.
Non mi capacitavo di come riuscisse ad esprimere quei suoi sentimenti
così facilmente, senza pensare due volte a cosa dire o cosa
fare. Era spontaneo, faceva solo ciò che gli passava per la
testa... Ammetto che un po' lo invidiavo, io ero una persona fin troppo
calcolatrice... fino a che le cose non riguardavano lui. Sembrava come
se fossimo di due poli simili, riusciva in un secondo a disorientarmi e
a farmi cambiare corrente di pensiero non appena mi era vicino.
Scossi appena la testa, alzando lo sguardo verso il cielo.
"Stanotte è più limpido del solito..."
"Eh?" Alzò gli occhi verso l'alto anche lui. "Parli del cielo?"
"Di cos'altro dovrei parlare, scusa?"
"E che ne so, era tanto per essere sicuri!" Si gettò sull'erba, sdraiandosi.
Per qualche minuto il silenzio calò su di noi, riportando l'aria
beata che si respirava prima del suo arrivo. Poi la mia mente
iniziò a pensare, spezzando anche il vuoto che si era andato a
formare all'interno di essa per godersi al meglio quel momento.
"Sei più strano del solito..." Non spostai lo sguardo su di lui, volli mantenerlo su quel mare di stelle.
Con la coda dell'occhio lo vidi spostarsi il cappello, tirandoselo sul viso, poi sbuffare in una risatina.
"Non so di cosa tu stia parlando."
"Hm..." Mi portai le gambe vicino al petto, stringendole ancora di
più a me con l'aiuto delle braccia. "Di solito tu..." Mi zittii.
"Lascia perdere."
Forse era meglio non istigarlo troppo con certe mie affermazioni, le avrebbe sicuramente intese male.
In un secondo voltò lo sguardo verso di me, ghignando.
"Vorresti che ti conquistassi con le mie parole d'amore? Che dolce che sei, zuccherino mio!"
"Non ho detto niente del genere!!! Vuoi smetterla di inventarti il continuo delle mie frasi!?"
Balzò seduto, prendendomi le mani e guardandomi dritta negli occhi.
"Adelheid..."
"C... Che cosa c'è?"
Che gli prendeva tutto ad un tratto? Cos'era quella improvvisa serietà di cui mai avevo saputo l'esistenza?
Sentivo il cuore battere più velocemente del solito, gli occhi
fissi nei suoi in attesa che continuasse, o per meglio dire, finisse la
frase.
"SPOSAMI!!" Un ghigno ebete quello sul suo volto.
Lo fissai per qualche manciata di secondi, giusto il tempo necessario
per capire il senso logico di quella frase, ma soprattutto il livello
di attendibilità che era contenuto in essa. Quando finalmente
realizzai la cosa, ancora non riuscivo ad intendere il perchè
non lo avessi subito ucciso, senza stare a riflettere.
Gli sorrisi, poi caricai un pugno che avrebbe dovuto andare a finirgli in piena faccia.
"Vuoi smetterla di dire stupidaggini!?"
Ammetto che però non riuscii a colpirlo visto che mi
fermò il polso in un attimo. Senza neanche rendermene conto, le
sue labbra sfiorarono le mie, allontanandosi subito dopo. Ero...
allibita. Incredula su ciò che era appena successo, su quello
che aveva fatto, forse trasportato dall'atmosfera o più
semplicemente perchè aveva programmato tutto... fatto sta che
non riuscii a mantenere la mente lucida.
"T... T... TU!!!"
Non attesi neanche che mi liberasse dalla sua presa, piuttosto caricai
l'altra mano, anche a costo di farmi del male, e gli assestai un pugno
in pieno viso, facendolo così cadere indietro. Subito dopo mi
alzai in piedi, le mani poste sui fianchi mentre gli occhi non
accennavano a volersi allontanare dalla sua figura.
Ma come gli venivano in mente certe cose!?
"Cavolo, questa si che era una sberla..." Rimase agonizzante a terra per un po'.
"Ben ti sta, la prossima volta ragiona prima di agire!" Mi voltai, iniziando a camminare verso casa.
Avevo avuto la certezza che non era possibile fidarsi di lui! Mai mi
sarei avvicinata incautamente, mai più mi sarei lasciata
abbindolare dalle sue parole!!!
Non appena fui abbastanza lontano dal luogo in cui lo avevo lasciato,
mi portai una mano alle labbra, mentre di nuovo le stelle catturarono i
miei occhi.
"Siete le uniche che conoscono il mio vero stato d'animo..." Sorrisi, socchiudendo appena gli occhi.
"A... Aspetta!! Dove stai andando?!" Senza neanche rendermene conto, la sua voce si fece largo dietro di me.
"Ma che...!" Mi voltai di scatto. "Mi hai seguita!?" Ammetto che sperai
con tutto il cuore che non avesse ascoltato ciò che avevo detto.
Fece leva sulle ginocchia, riprendendo fiato dopo la corsa,
dopodichè incrociò di nuovo i miei occhi, come mai aveva
fatto prima.
"Perchè pensi sempre che io non sia serio?" Deglutii, guardandolo in silenzio.
Non sapevo assolutamente che dire, proprio la mia bocca non volevo
saperne di dire qualcosa, fosse stata essa stupida o intelligente. Ero
rimasta incantata dal tono con cui aveva fatto quella domanda, aveva un
che di infastidito... Come se lo disturbasse il fatto che non facevo
altro che trattarlo da stupido. A ben pensarci, chiunque ne sarebbe
stato irritato, piuttosto il contrario sarebbe risultato strano.
Julie fece qualche passo verso di me, togliendosi il cappello e
poggiandolo sul petto, come se in procinto di fare un giuramento.
"Potrò sembrare frivolo, ma quando ce n'è bisogno so essere serio, con gli altri..." Sorrise. "...E con te."
"Dimostramelo..." Non so neanche il motivo per cui dissi una cosa del
genere, volevo che mi facesse vedere quanta verità c'erano
dietro le sue parole, tutto qua.
Volevo solo vedere se davvero era come diceva...
In neanche un secondo sbuffò in un sorrisetto, si infilò di nuovo il cappello e sussurrò.
"Come vuoi..." Si avvicinò, accarezzandomi il viso, infine posò ancora una volta la sue labbra sulle mie.
Stavolta non sfuggì, nè tantomeno lo feci io. Restammo
così per qualche secondo, poi dischiusi gli occhi
precedentemente chiusi, guardandolo. Era ovvio che fossi imbarazzata,
mai mi ero esposta così tanto visto che, di solito, cercavo di
essere fredda proprio per non fargli capire i sentimenti che provavo
nei suoi confronti... Però quella volta era diverso, tutto era
fuori dal comune, a partire da quella magnifica notte.
Che il cielo si fosse stancato di mantenere quel mio piccolo segreto?
***
Andava assolutamente scritta... Sono troppo carini insieme... ♥
Spero sia stata una piacevole lettura!!! >w<
Grazie in anticipo a chi la leggerà e scriverà un parere su di essa ;w; ♥
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