Alla fine

di alichino
(/viewuser.php?uid=76446)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


ALLA FINE
 

 

Ogni cosa sembrava finita. Probabilmente, era finita.

E se potessi scegliere un qualsiasi luogo dove andare, abbandonando tutto questo, tutta la tua vita, tutto il tuo destino intero, gli aveva chiesto, la faccia imbrattata di sangue e negli occhi una disperazione che non gli era mai appartenuta, dimmi Angel. Dove andresti?

Non c’era una risposta, in verità. Mentre si guardava intorno, alla fine di ogni cosa, non riusciva a pensare ad una risposta che sembrasse soddisfacente. Nemmeno la sua mente gli veniva in aiuto, per creargli una qualche fantasia, un sogno, una speranza.

Non c’era più speranza.

Dopo un’eternità, lo sapevano entrambi, non c’era più alcun luogo dove andare. E l’immortalità gli pareva adesso una cosa crudele.

Spike, disse ammorbidendo la voce e lo sguardo per andare a buttare i suoi occhi addosso all’altro. Non farmi domande cui non posso rispondere.

Il biondo chiuse gli occhi. Sentì le dita di Angel sfiorargli la faccia, scendergli lungo lo zigomo, il mento, il collo, il petto, il cuore.

Non c’è alcun luogo dove vorrei andare. Né un tempo che vorrei vivere. Anche questo momento mi va bene così.

E Spike fu grato al crepuscolo che sfumò il suo sorriso mesto. La mano fredda di Angel pesava piacevolmente sul suo petto.

 

FIN





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=660687