Fandom:
Hakushaku to Yousei (Il Conte e la Fata)
Rating:
verde
Words: 200 (fdp)
Note: ho visto quest'anime
e devo dire che, sebbene non sia di quelli dalla trama complessa e i mille
episodi, non è stato malvagio. La scena in particolare (episodio 9) mi
aveva colpita e dunque mi sono detta:
“Perché no?”
Just about
forgiveness
Si sente
così stupida per aver abbandonato le mura familiari di casa sua a
quell'improbabile ora della notte - quegli orari in cui una signorina per bene
dovrebbe stare nelle sue stanze, non per la strada. E' inopportuno, e poco
consono.
Si sente
vittima di un'emozione che ha represso dentro di sé con orgoglio fino ad ora: perché lei non è affatto affascinata
da Edgar o dal suo modo di fare.
Il suo
è solo semplice senso del dovere: lei è il Dottore delle Fate del
Conte, ed intende offrire il suo servizio come da
contratto.
Ma nel
loro accordo non c'è nulla che la obblighi a fargli da balia, o a
preoccuparsi per lui.
Lydia
lascia che il sussurro debole di Egar si perda nella
stanza buia, che si affievolisca fino ad essere
inglobato dal silenzio.
Nella
verità che ha intravisto nelle belle parole del Conte, ha commesso un
errore di valutazione: lui non la inganna, no, ma nemmeno la ama.
Il nome di
Ermine, una persona importante, si ripete nella sua
mente mentre il respiro di lui – addormentato, e ubriaco tanto da essere
stato sincero come un bambino - è vicino al suo viso.
Edgar non
la ama.
Lui vuole
solo essere perdonato.