Little Red Riding Hood.
Caroline sfiorò con tenerezza il volume ormai consunto che giaceva in una
cesta in compagnia di altri vecchi libri per bambini. La giornata di
beneficienza indetta per costruire a Richmond un nuovo orfanotrofio si sarebbe
svolta l’indomani; Caroline, da perfetta detentrice del titolo “Miss Mystic
Falls”, si stava occupando di raccogliere giocattoli e oggetti d’infanzia
destinati ai piccoli orfanelli della cittadina.
La ragazza raccolse con un barlume di malinconia il libro con la copertina
rossa che per anni le aveva tenuto compagnia nei noiosi pomeriggi di temporale,
quando era piccola. Esaminò con attenzione la scritta “Cappuccetto rosso”
stampata a caratteri cubitali sul fronte del volume e grattò via una minuscola
macchia di cioccolata, ancora aggrappata a un angolo della copertina. Ricordò
con tenerezza le tante sere trascorse accoccolata nel lettone dei suoi
genitori: era il periodo in cui sua madre aveva ancora tempo di leggerle le
storie, interpretando con voce buffa la vecchina piena di acciacchi, nonna di
Cappuccetto. Il signor Forbes, invece, era solito recitare la parte del lupo
con un accento del sud talmente marcato, che la piccola Caroline rideva ogni
volta, nonostante la vicenda si svolgesse alla stessa identica maniera tutte le
sere.
Sì, perché la favola della buonanotte era sempre la stessa: Cappuccetto
Rosso. Caroline adorava immaginare di saltellare per i boschi con una splendida
mantellina rossa sulle spalle e un cestino pieno di cose buone da consegnare a
una vecchina fragile e gentile.
Un’unica cosa la Caroline bambina non era mai riuscita ad accettare di
quella fiaba: la morte del lupo.
“Perché invece non facciamo che il lupo scappa via tanto lontano, quando capisce
che non doveva fare male al Cappuccetto e alla sua nonna? Io non voglio che muoia!”
commentava con
voce assonnata la bambina, ogni qual volta che i genitori arrivavano a recitare
il finale della storia.
E così, Caroline aveva concluso per dare origine ad un finale tutto suo
alla favola che da secoli intratteneva piccini di tutto il mondo: per evitare
di fare del male alla piccola Cappuccetto, il lupo sarebbe fuggito e sarebbe
tornato solo un giorno quando, pentito di quello che aveva cercato di fare,
l’avrebbe protetta per sempre.
Hey there little red riding hood
You sure are looking good
You're everything a big bad wolf could want
“Che cosa leggi?”
Caroline sobbalzò, ricondotta alla realtà dalla voce che avvertì a pochi
metri di distanza da lei.
Istintivamente, la ragazza abbracciò il libro con fare protettivo,
lievemente rossa in viso. Quando riconobbe l’espressione confusa di Tyler
scoppiò a ridere di gusto e abbandonò il volume sul tavolo: si era dimenticata
che anche i Lockwood sarebbero stati nei paraggi per dare una mano con la
raccolta fondi.
“Stavo solo…” Caroline recuperò nuovamente il libro e lo ripose fra le mani
del ragazzo con aria imbarazzata.“… frugavo fra vecchi ricordi d’infanzia.” Sorrise
candidamente, mentre Tyler leggeva ad alta voce il titolo del volume. Il
ragazzo aggrottò appena le sopracciglia.
“Cappuccetto rosso?” domandò in tono
di voce scherzoso, prendendo a sfogliare le pagine del libro.
Caroline annuì soddisfatta, le mani intrecciate dietro la schiena.
“Da bambina era il mio libro preferito.”
La ragazza rise, ma la sua risata risultò fuori posto, quando Caroline notò
una leggera ombra di inquietudine affiorare fra i lineamenti del giovane.
“In effetti un po’ ci assomigli a Cappuccetto Rosso.” costatò il ragazzo,
restituendole il libro. “E neanche tu sembri prestare molta attenzione agli
avvertimenti sul lupo.” aggiunse, permettendo a un sorriso esile di piegare con
delicatezza gli angoli delle sue labbra. In quell’abbozzo di sorriso, la
ragazza individuò un bagliore lieve di dolcezza che di rado aveva incontrato
nello sguardo del giovane.
What big eyes you have
The kind of eyes that drive wolves mad
So just to see that you don't get chased
I think you 'ought to walk with me for a ways
Caroline scosse il capo, indirizzando lo sconcerto delle sue iridi turchine
in direzione di Tyler.
“Io mi fido di quel lupo.” commentò
la giovane con tranquillità, prendendo a sua volta a sfogliare le prime pagine del libro. “E poi, da piccola,
avevo immaginato un finale diverso per questa favola. Il lupo sarebbe
sopravvissuto e né lui, né Cappuccetto, si sarebbero inferti altri danni a
vicenda.”
“Ciò non toglie che il lupo potrebbe fare del male a Cappuccetto in
qualsiasi momento.” le fece notare Tyler, emanando bagliori di esitazione dal
nero dilatato del suo sguardo. Sembrava facesse parecchia fatica a tradurre in
parole le frasi ingarbugliate nella sua mente, quasi non fosse allenato a
dichiarare apertamente i suoi pensieri. Anche se tradotti in forma di favola.
Caroline sorrise con dolcezza, prima di appoggiare una mano
sull’avambraccio di Tyler. Il giovane avvertì il proprio cuore accelerare i
propri battiti, spiazzato dall’insolita dolcezza emanata da quel semplice gesto.
“Cappuccetto Rosso conosce i rischi.” Dichiarò in tono di voce deciso la
ragazza, eppur intrappolando una nota di divertimento nel suo tono di voce. “Ne è al corrente sin da quando incontra per
la prima volta il lupo nel bosco. Lei sa che non dovrebbe fidarsi delle
istruzioni delle sue istruzioni: sente che c’è qualcosa di strano nelle sue
parole, eppure lo ascolta comunque; decide di correre il rischio.”
“Non avrebbe dovuto.” commentò
duramente Tyler, aggrottando impensierito le sopracciglia.
Caroline scrollò le spalle e riprese a sfogliare il libro, evocando con
tenerezza le piacevoli serate della sua infanzia.
Osservandola leggere, Tyler non poté fare a meno di lasciarsi sfuggire un
secondo debole sorriso. Ammirò con un pizzico di desiderio la semplicità e il
candore con cui quella ragazza sembrava osservare il mondo, nonostante il
pesante fardello che gravava sulle sue spalle: proprio come Cappuccetto Rosso.
“Forse quello dovresti tenerlo.” mormorò infine, chiudendole il libro.
Glielo sfilò dalle mani e lo lasciò scivolare in una delle tasche esterne della borsa di
Caroline. “Penso di averne una copia simile a casa. Potremmo consegnare quella,
per la raccolta fondi.”
Caroline aprì la bocca per rispondere, quando si accorse di essere
momentaneamente a corto di parole: era una cosa che non le capitava di
frequente.
Si limitò a sorridere, piacevolmente colpita da quel tentativo un po’
maldestro che nascondeva un barlume di premura nei suoi confronti: il Tyler
scontroso che conosceva un tempo non avrebbe mai azzardato una proposta simile.
“Grazie, Tyler.”
I'm gonna keep my
sheep's suit on
Until i'm sure that you've been shown
That I can be trusted walking with you alone
Caroline sorrise, osservando con tenerezza la sua vecchia copia di
Cappuccetto Rosso spuntare dal taschino della sua borsa. “è un pensiero davvero
carino.”
Tyler annuì con aria vagamente innervosita, prima di appoggiare i gomiti
sul tavolino in legno. Raccolse un libro a caso e incominciò a sfogliarlo. “Come finiva?” domandò improvvisamente in tono
di voce un po’ brusco, senza sollevare lo sguardo da “i tre porcellini”. Dall’espressione
indurita sul suo volto, Caroline intuì che tutti quei libri in cui il lupo
veniva raffigurato come l’antagonista della vicenda, lo stavano facendo sentire
a disagio.
“Che cosa?” chiese la ragazza, scoccandogli un’occhiata pensierosa. Incominciò
a scandagliare con lo sguardo i vari volumi che facevano capolino nel cesto.
“La tua versione di Cappuccetto Rosso.”
Tyler abbandonò “i tre porcellini” sul tavolo e si voltò in direzione della
porta, incrociando le braccia al petto.
“Che finale avevi inventato?”
What a big heart I have
All the better to love you with
Little red riding hood
Even bad wolves can be good
Caroline sorrise, individuando nella cesta il volume che stava cercando. Lo
consegnò a Tyler, prima di sistemarsi con cura l’orlo impolverato dei Jeans e
di sciogliere le braccia conserte del ragazzo con un guizzo divertito nello
sguardo.
“Nella mia favola il lupo si pente di aver fatto del male a
Cappuccetto e allora fugge; da piccola pensavo che questo fosse l’unico modo
per evitare il tragico intervento del cacciatore.” commentò con espressione
serena, mentre il ragazzo prendeva a sfogliare le pagine di “Zanna Bianca”.
“Dunque, se ne va?”
La voce di Tyler era priva di qualunque sfumatura, ma Caroline individuò
nel suo sguardo una leggera ombra di inquietudine.
“Dopo qualche tempo, torna da Cappuccetto e promette di proteggerla
per l’eternità.” Spiegò la ragazza, osservandolo leggere per un po’: infine
sorrise. Con un rapido scatto gli rubò il libro e prese farlo ciondolare di
fronte al viso del ragazzo. Tyler fece per riprenderselo, ma Caroline balzò
verso il lato opposto della stanza, ridacchiando con fare sbarazzino.
“Mi sembra il finale perfetto. Non
trovi?” domandò con un sorriso scaltro, prima di interrompere bruscamente la
risata; Tyler l’aveva raggiunta ed era riuscito a placcarla alla parete. Le
loro mani presero a contendersi “Zanna Bianca”, sfidandosi a suon di
scappellotti sulle nocche. Le iridi scure del ragazzo diedero origine ad un’espressione
meno brusca, quando si scontrarono con la limpidezza emanata dagli occhi di
Caroline.
“Perfetto.” mormorò Tyler prima di sorriderle. Sfiorò con il pollice il
dorso del libro, desiderando in gran segreto di poter fare lo stesso con quel
volto: il volto di Cappuccetto Rosso. “Decisamente perfetto.”
Little red riding hood
I'd like to hold you if I could
But you might think that i'm a big bad wolf so I
won't
Nota dell’autrice.
Era da un po’ che il pensiero di Cappuccetto Rosso mi tormentava la
testolina, riportandomi a Caroline e Tyler.
Come avrete probabilmente notato, il finale che Caroline aveva affibbiato
da piccola alla favola, è una sorta di parallelismo rispetto a ciò che è
successo a Tyler in questi ultimi episodi: l’incidente di Caroline, il suo
pentimento e la fuga.
Per quanto riguarda l’ultima parte (il lupo cattivo che ritorna da
Cappuccetto e promette di proteggerla per l’eternità), ovviamente tratta di
qualcosa che ancora non si è verificato. Di sicuro Tyler tornerà, ma non
sappiamo ancora da che parte deciderà di stare. Ma non fa male sperare in un
lieto fine per questi due, no?
Un abbraccio
Laura