Quinta
classificata al contest "Alpha
Leonis", indetto da malandrina4ever e Lellas92 sul forum di
Efp.
Personaggio:
Regulus Black
Prompt:
Fiore
Stella del mattino
La
vita umana viene spesso paragonata al susseguirsi delle stagioni.
Inizia con il fiorire dell’infanzia, raggiunge il suo culmine
nel
calore dell’adolescenza, comincia ad appassire durante
l’età adulta, per poi concludersi con il gelo
della
vecchiaia e della morte.
Ma
non è
così per tutti, ed io ne sono l’esempio vivente.
Viviamo
in un periodo di guerra, fatto di lotte sanguinose e reciproci
tradimenti. Il naturale corso della vita viene spesso interrotto
prematuramente e con violenza. Giovani vite spezzate nel periodo
dell’infanzia si accumulano una dopo l’altra come
macabri
trofei di una guerra che sembra aver perduto ogni senso.
Presto
farò
parte anche io di quella collezione di trofei. Ho solo diciotto anni,
dovrei essere nel pieno dell’estate della mia esistenza, e
invece
mi ritrovo circondato, stretto e immobilizzato da un inverno gelido.
Sarò
morto
ancora prima di avere la possibilità di affacciarmi alla
vita.
Presto il calore del mio corpo si dissolverà, ed io
diventerò freddo e ghiacciato, proprio come la neve che mi
circonda in questo momento.
Rabbrividisco
quando i soffici e candidi fiocchi, volteggiando nell’aria,
si
posano delicatamente sulla mia pelle, facendomi tremare da capo a piedi.
Non
ricordo nemmeno
dove mi trovo, ma non ha importanza. Tutto ciò che vedo
è
una vasta distesa di neve, resa azzurra
dall’oscurità che
mi circonda, mentre gli alberi sono a loro volta ricoperti dello stesso
soffice manto.
Forse
il mio
è un comportamento strano per un ragazzo che sta per andare
incontro alla morte, ma fissare questo paesaggio mi dona un gran senso
di pace, lontano dagli echi e dalle urla di battaglie che non voglio
più combattere.
Il
mio sguardo si
perde in mezzo al turbinio dei fiocchi di neve. Li sento quasi entrare
dentro di me e congelare il terrore che provo da quando ho capito
ciò che devo fare.
Cerco
di non
pensare a quello che mi attende, perché so che la mia
volontà potrebbe vacillare, e non voglio che accada. Non
deve
succedere, non devo farmi prendere dal panico.
Non
posso evitarlo.
Ho sempre compiuto il mio dovere, e facendo proprio il mio dovere
porterò a termine la mia ultima azione.
Stretto
da una
morsa gelida, il viso sferzato dalle raffiche di vento, il cuore che
compie i suoi ultimi battiti, mi rendo conto di essere già
morto. Sono morto nel momento in cui il mio polso sinistro è
stato marchiato, da quando quella cicatrice che porto con me mi ricorda
costantemente quanto la mia anima ormai nera si sia contaminata in modo
irreparabile.
Forse
è per
questo che sto guardando la neve. Vorrei somigliarle, tornare semplice
e puro come ero prima, o come forse non sono mai stato.
Ma
non
succederà: una volta fatta quella scelta che mi ha rovinato
per
sempre, non sono più potuto tornare indietro. Non nutro
alcuna
speranza nel futuro, perché so di non averlo. Gli altri
continueranno a combattere e, se saranno fortunati, sopravvivranno. Il
loro destino può ancora cambiare; nel mio
c’è solo
la Morte.
E
percepisco la sua
presenza intorno a me. La neve ghiacciata che mi sfiora le guance
è sua messaggera, e mi ricorda senza alcuna pietà
che la
mia fine è ormai vicina.
Non
riesco a
mentire a me stesso. Sono disperato; avrei così tante cose
da
fare, da dire. Vorrei abbracciare molte persone per un’ultima
volta, alcune addirittura per la prima. Vorrei chiarire i conti in
sospeso che ho con mio fratello, dire sia a lui sia ai miei genitori
quanto tengo a tutti loro, ma non posso.
Sono
già nel buio, dove nessuno di loro può
più sentirmi, e di fronte a me non vedo alcuna speranza.
All’improvviso,
un raggio di luce illumina la neve ai miei piedi. È
l’alba, e il sole sta iniziando a sorgere. Lo stavo
aspettando,
come se fossi in attesa di un amico: voglio che almeno lui possa
accompagnarmi nel mio ultimo viaggio, facendo da guida ai miei ultimi
passi.
Sto
per voltare le
spalle al paesaggio di cui fino a quel momento sono stato un silenzioso
spettatore, pronto ad andare incontro all’abisso che mi
attende,
quando qualcosa mi frena.
La
luce dell’alba ha illuminato qualcosa che spunta dai numerosi
strati di neve.
Stupito,
mi
avvicino ad osservare quel fiore bianco che fa capolino dal manto
candido, ripiegato su se stesso e con i petali ancora chiusi e rivolti
umilmente verso il basso.
È
un bucaneve.
La
sua apparizione
quasi miracolosa mi colpisce più di quanto mi sarei mai
aspettato. È così fragile e delicato da far
sembrare
impossibile il suo avere la meglio sul manto di neve che cercava di
trattenerlo. Ma ha vinto, ed ora si innalza verso il cielo, simbolo di
vita e di speranza, dopo aver sconfitto i rigori della stagione
più fredda.
E
all’improvviso mi rendo conto che l’inverno non
è la
fine di tutto. Le stagioni seguono un ciclo che si rinnova ogni anno, e
dopo l’inverno, la primavera torna sempre.
Io
non potrò
tornare in vita dopo la morte, ma adesso capisco che varrà
comunque la pena affrontarla a testa alta. Se la mia fine
permetterà a qualcun altro, alle persone cui tengo, di
continuare a vivere, credo che sia un motivo più che valido
per
andare incontro al mio destino.
Io
morirò,
ma la vita andrà avanti per tutti gli altri. E forse la mia
dipartita servirà a qualcosa, potrebbe rendere migliori le
loro
esistenze.
Forse.
Non ne sono certo, ma non ha importanza.
Ho
finalmente trovato qualcosa in cui sperare, e continuerò a
farlo fino all’ultimo respiro.
*Angolo
autrice*
Il bucaneve è
detto
“stella del mattino” perché è
uno dei primi
fiori a spuntare dalla terra dopo l’inverno. Ecco il
perché del titolo. Secondo il linguaggio dei fiori, inoltre,
il bucaneve
simboleggia la vita e la speranza.
Spero che questa storia vi sia piaciuta, perché per
scriverla ci ho messo
tutto il cuore! *-*
Il pensiero "filosofico" sulle stagioni della vita non è
nuovo,
deve essere antico quanto l'arca di Noè. Io comunque sono
stata
ispirata da qualche poesia, ma non ricordo quale: me la
spiegò
in quarta elementare la mia maestra, e questo concetto mi è
rimasto talmente impresso che me lo sono portato fino ad ora. La poesia
però non ricordo quale fosse, è passato un bel
po' di
tempo! ^^
Concludo ringraziando la Picciona e la Suricata per aver indetto un
contest tutto su Regulus <3, e consiglio a tutti di leggere
anche le
altre storie partecipanti!
Giulia
QUINTA CLASSIFICATA A
PARIMERITO
STELLA DEL MATTINO
-Julia Weasley:
Giudizio di Lellas92
Grammatica:10/10
Stile:10/10
Originalità:10/10
Caratterizzazione:10/10
Utilizzo del prompt:10/10
Gradimento personale: 5/5
Totale: 55/55
Di grammatica non ho
trovato assolutamente niente, non una virgola che fosse fuori posto,
davvero un ottimo lavoro. Lo stile mi è anche piaciuto
immensamente, è coinvolgente, con un bel ritmo, la storia
scorre sotto gli occhi senza nessuna fatica e l’ho letta con
un immenso piacere ^^. Originale, decisamente sì, beh,
è chiaro che le tematiche utilizzate sono sempre le stesse,
quindi si deve valutare il modo in cui la “solita”
tematica viene affrontata, e tu l’hai fatto in una maniera
davvero particolare. L’idea della neve, del fiore, il
susseguirsi delle stagioni, cavolo queste cose mi piace solo nominarle
figuriamoci quando le ho lette ** I miei più sinceri
complimenti! La caratterizzazione è perfettamente perfetta,
se mi vorrai concedere questa “licenza”
grammaticale XD Davvero, è lui, con le sue paure, con il suo
coraggio. Incredibile. Il prompt è perfettamente inserito
nel contesto e sei riuscita a dargli un ruolo centrale nella storia,
oltretutto ne hai fatto un utilizzo inusuale, che io non mi sarei mai
aspettata, quindi ho voluto premiare anche questo ^^.
C’è davvero bisogno che io ripeta quanto questa
storia mi sia piaciuta? Beh lo ripeto per sicurezza: ho adorato la tua
storia, davvero, davvero stupenda, con un’ottima forma,
complimenti =D
Giudizio di
malandrina4ever
Grammatica: 10/10
Stile: 9/10
Originalità:
9/10
Caratterizzazione: 10/10
Utilizzo del prompt:
10/10
Gradimento personale: 4/5
Totale: 52/55
Di grammatica non ho
trovato nessun errore e lo stile è davvero scorrevole,
brava^^ Sulla caratterizzazione di Regulus non credo che dovrei
spendere nemmeno una parola, considerando che mi trovo davanti
all’esperta (tendo a dimenticarmelo, ma sei stata tu a
portarmi sull’Eroica via <3)...anzi, una la devo
proprio usare: perfetta. O eroica, che dir si voglia. Mi è
piaciuto molto come hai usato il prompt, ho trovato originale la tua
scelta: il fiore te lo abbiamo dato noi, ma credo che non avresti
potuto sceglierne uno migliore del bucaneve. È una bella
immagine ed è perfetta per Regulus ^^ In conclusione davvero
un ottimo lavoro Julia =)
TOTALE: 107
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